Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] nella prima metà del sec. XIX; l'inizio della sua storia appare segnato dalla comparsa del Giornale Italiano di malattieveneree e della pelle, nel quale apparvero via via i nomi di Pietro Gamberini, Augusto Michelacci, Angelo Scarenzio, Giuseppe ...
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È l'infiammazione acuta delle ghiandole linfatiche che può essere dovuta a diversi agenti morbosi (v. linfatico, sistema). Sono particolarmente note le due forme seguenti, l'una nella patologia umana, [...] , per la sede, per la precedenza o concomitanza di ulceri veneree; di prognosi favorevole, salvo complicazioni da auto-innesto, è suscettibile (39°-40°).
Adenite equina. - È una malattia infettiva e contagiosa generalmente a decorso acuto, assai ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] sessuale, numerosi figli, probabilmente a causa di infezione venerea da virus erpetico che in tal modo contraggono (v in un raggio di due chilometri dalle città l'incidenza della malattia, nella forma di leucemia mieloide, fu calcolata essere da sei ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] l'ottava revisione (1965) sono state sensibilmente ridotte le categorie per la tubercolosi, la malaria e le malattieveneree, mentre si è prestata maggiore attenzione all'analisi della morbilità dovuta alle affezioni virali del sistema nervoso, alle ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] della pelle, studiò a fondo una malattia allora molto diffusa nell'isola ed in special modo in alcune regioni dell'interno: la framboesia o pian, frequente sia negli adulti sia nei bambini, sicuramente non venerea come già aveva intuito A. Breda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal XII secolo l’astrologia, che si è sviluppata soprattutto nel mondo arabo, [...] , in particolare sulle origini e sul decorso di malattie. È una versione più debole dell’astrologia, non che significa la religione dei saraceni, che è in tutto voluttuosa e venerea. Se con Mercurio, la religione mercuriale, che è la cristiana, finché ...
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FRACASTORO, Girolamo
Arturo CASTIGLIONI
Ca. C.
Nato a Verona nel 1478 (non nel 1483), morto nella paterna villa d'Incaffi l'8 agosto 1553, fu poligrafo così dotto da parere quasi mente universale. [...] d'esametri nel quale tratta dell'indole e della cura della lue venerea. Il poema era stato scritto nel 1521, dedicato al Bembo, al del Cinquecento. Immagina il F. che l'origine della malattia sia dovuta al fatto che un giovane pastore Sifilo divenne ...
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SIFILIDE (lat. scient. syphilis; sin. lue, lue venerea)
Agostino PALMERINI
Alessandro DALLA VOLTA
Vittorio CHALLIOL
Mario TRUFFI
Intorno all'origine della sifilide non vi sono dati assolutamente sicuri. [...] all'individuo e alla società, una delle più deleterie calamità sociali. La sifilide andò confusa a lungo con le altre malattieveneree; solo nella prima metà del secolo XIX s'imparò a distinguerla dalla blenorragia e dall'ulcera molle. I primi ...
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PORCELLANA (fr. porcelaine; sp. porcelana; ted. Porzellan; ingl. porcelain, china)
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica durissima, a corpo bianco. Rilucente, translucida, sonora, impermeabile all'acqua [...] all'appellativo di una conchiglia dei mari orientali (Concha venerea) detta appunto "porcellana", la quale, avendo il colore moda che ne sorge e ne fa una vera e propria "malattia"; le basi di organizzazione delle grandi industrie che si creano in ...
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RETTO, INTESTINO (lat. sc. intestinum rectum; ted. Mastdarm)
Giuseppe LEVI
Mario DONATI
È la porzione terminale del tubo digerente (v. digerente, apparato).
S'estende dalla 3ª vertebra sacrale all'apertura [...] l'origine luetica della stenosi; quella del Frei può stabilire se la stenosi è attribuibile a infezione venerea da linfogranuloma (quarta malattia).
La cura della proctite, quando questa sia tuttora in atto, costituisce l'indispensabile trattamento ...
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venereo
venèreo agg. [dal lat. venereus o venerius, der. di Venus «Venere; amore, atto amoroso»]. – Attinente all’amore fisico, ai rapporti sessuali: atto v.; piacere v.; già il v. fuoco gli avea sì accesi, che tardi la freddezza di Diana...
quarta malattia
quarta malattìa locuz. usata come s. f. – In medicina, nome (propriam. quarta malattia esantematica) di una malattia infettiva, epidemica, considerata come una forma attenuata di scarlattina (e detta anche pseudoscarlattina,...