morva /'mɔrva/ s. f. [dal fr. morve]. - (veter.) [malattia infettiva degli equini, a esito spesso letale, che provoca vari disturbi a carico degli organi e apparati interni e della cute] ≈ malleo. ‖ farcino. ...
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raffreddore /raf:re'd:ore/ s. m. [der. di raffreddare]. - (med.) [malattia delle vie respiratorie superiori, caratterizzata da infiammazione delle mucose nasale e faringea] ≈ coriza, costipamento, Ⓖ (region.) [...] costipazione, Ⓖ (region.) costipo, Ⓖ (region.) infreddatura, (pop.) scalmana. ‖ rinite, rinorrea ...
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cronico /'krɔniko/ agg. [dal lat. chronĭcus, gr. khronikós, der. di khrónos "tempo"] (pl. m. -ci). - 1. (med.) [di malattia a lento decorso e con scarsa tendenza a risolversi: bronchite, asma c.] ≈ Ⓖ permanente, [...] Ⓖ persistente. ↑ Ⓖ inguaribile, Ⓖ insanabile, Ⓖ irreversibile. ↓ acuto. ↔ Ⓖ transitorio. 2. (fig.) a. [di abitudini, difetti e sim., assimilati al punto tale da apparire irrimediabili: avere il vizio c. ...
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crudo agg. [lat. crūdus "non cotto; immaturo; crudele"]. - 1. [non sottoposto o sottoposto solo parzialmente a cottura: questa carne è ancora c.] ↔ cotto. ↑ stracotto, [con riferimento alla pasta] scotto. [...] giudizi c.] ≈ brusco, rude. ↓ diretto, franco, schietto, sincero. ↔ addolcito, attenuato, edulcorato, raddolcito. 4. (lett.) [di vicenda, destino, malattia, ecc., che provoca un intenso dolore: Cioè come la morte mia fu c. (Dante)] ≈ [→ CRUDELE (2. a ...
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idrofobia /idrofo'bia/ s. f. [dal lat. hydrophobĭa, gr. hydrophobía, comp. di hydro- "idro-" e -phobía "fobia"]. - 1. a. (med., veter.) [malattia virale, trasmessa all'uomo dal morso di un cane o di un [...] lupo, il cui sintomo tipico è uno spasmo laringeo e faringeo che si produce al contatto o alla vista dell'acqua] ≈ (non com.) lissa, rabbia. b. (fig.) [moto improvviso e violento, determinato dalla perdita ...
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cura s. f. [lat. cūra]. - 1. a. [interessamento solerte e premuroso per qualcuno o per qualcosa: dedicare ogni c. alla famiglia; non darsi c. di nulla] ≈ attenzione, premura, sollecitudine. ↔ disinteresse, [...] cure di. 3. (med.) [complesso dei mezzi terapeutici e delle prescrizioni mediche che hanno il fine di guarire una malattia: prescrivere una c.; avere un malato in c.] ≈ terapia, trattamento. ‖ antidoto, ricetta, rimedio. ● Espressioni: casa di cura ...
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nerume s. m. [der. di nero]. - (bot.) [malattia fungina dei cereali che rende neri gli organi della spiga] ≈ carbonchio, carbone, golpe. ...
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sporadicità s. f. [der. di sporadico]. - [l'essere sporadico: la s. di una malattia, di un fenomeno] ≈ episodicità, occasionalità, rarità, saltuarietà. ↔ consuetudine, continuatività, costanza, frequenza, [...] regolarità, usualità. ‖ sistematicità ...
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sporadico /spo'radiko/ agg. [dal lat. sporadĭcus, gr. sporadikós "sparso, isolato", der. di sporás-ádos (da spéirō "spargere")] (pl. m. -ci). - 1. [che accade o si manifesta di tanto in tanto: le sue visite [...] ≈ episodico, occasionale, raro, saltuario. ↔ consueto, continuo, costante, frequente, numeroso, regolare, usuale. ↑ sistematico. 2. (med.) [di malattia, che si manifesta in luoghi e ambienti diversi, in forme di limitata frequenza e diffusione e sim ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo...
malattia
Stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la sua transitorietà, il suo andamento...