Filosofo francese (Poitiers 1926 - Parigi 1984), prof. successivamente alle facoltà di lettere e scienze umane di Clermont-Ferrand (1964-68), Vincennes (1968-70) e, dal 1970, al Collège de France di Parigi. [...] , trad. it. 1969), ha tentato d'indagare, prendendo ad esempio lo sviluppo storico della medicina, il costituirsi della malattia e della follia come "oggetti scientifici". In Les mots et les choses, une archéologie des sciences humaines (1966; trad ...
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Teologo, mistico, filosofo e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell'anno 1091 al-Gh. insegnò alla madrasa Niẓāmiyya, dove divenne uno dei personaggi più eminenti. Nel 1095, in seguito [...] a una malattia nervosa, abbandonò la sua carriera di giurista e teologo per dedicarsi a una vita tutta rivolta al sufismo, nell'ambito del quale al-Gh. rappresentò l'iniziatore dell'ala moderata. In questi anni scrisse il suo capolavoro Iḥyā' 'ulūm ...
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Chirurgo (Innsbruck 1871 - Lipsia 1946). Professore a Greifswald, poi a Königsberg e infine a Lipsia. Introdusse nella tecnica chirurgica la puntura esplorativa cerebrale e fornì contributi nel campo della [...] chirurgia addominale. Prende il suo nome una malattia caratterizzata dalla stenosi dell'angolo colico sinistro per addossamento del colon traverso con quello discendente causato da aderenze. ...
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Poeta iracheno (n. Giaykūr, Iraq, 1926 - m. nel Kuwait 1964). Membro del Partito comunista, fu arrestato per attività sovversive: rilasciato, si trasferì in Iran e in ultimo in Kuwait, dove morì a causa [...] di una grave malattia. Autore di alcune raccolte poetiche (Azhār dhābila "Fiori appassiti", 1947; Anshūdat al-maṭar "La canzone della pioggia", 1960), di articoli e traduzioni, as-S. si allontanò dai canoni classici della poesia araba aprendosi a ...
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Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] di vaiolo bovino, o vaccino (malattia benigna nell'uomo), non ammalavano di vaiolo umano. Avendo da ciò dedotto che il vaiolo vaccino rappresenta una difesa contro quello umano, J. decise (1796), dopo venti anni di esperienze, di inoculare in un ...
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Pseudonimo della poetessa e drammaturga ucraina Larisa Petrovna Kosač-Kvitka (Novograd-Volynskij 1871 - Surami 1913). Studiò lingue e letterature europee e visse a lungo all'estero (Germania, Austria, [...] Italia, Egitto), anche a causa di una grave malattia. Tra le principali interpreti del realismo ucraino, scrisse raccolte poetiche (Na krylach pisen´ "Sulle ali dei canti", 1893; Orhija "L'orgia", 1913) e drammi (Vavylons´kyj polon "La cattività ...
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Medico statunitense (East Hampton, Connecticut, 1851 - Cairo, New York, 1916), discendente da una famiglia di medici; pubblicò (1872) la descrizione della corea cronica degli adulti (corea di H.), già [...] individuata dal nonno e dal padre. È una malattia ereditaria dominante, a insorgenza tardiva ed evoluzione progressiva, connessa a processi di atrofia di aree cerebrali. Il gene coinvolto è localizzato sul cromosoma 4. ...
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Patologo statunitense (Yonkers 1923 - Tromsø 2008). Figlio di immigrati ungheresi si laureò in medicina alla Harvard University. Nel 1955 si recò in Australia dove ipotizzò che il kuru (affezione degli [...] aborigeni caratterizzata clinicamente da tremori) fosse una malattia infettiva del sistema nervoso. Successivamente identificò il virus responsabile del kuru iniziando così lo studio dei cosiddetti virus lenti ora considerati come possibili fattori ...
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Pediatra svizzero (Poschiavo 1892 - Zurigo 1979); prof. univ. dal 1929, ha insegnato (1929-62) pediatria nell'univ. di Zurigo. Fra le ricerche da lui compiute, rivestono particolare importanza quelle che [...] hanno avuto per oggetto la celiachia, la malattia fibroso-cistica del pancreas, gli aspetti fisiopatologici del ricambio idrosalino e del fosfato di calcio, la scarlattina, la polmonite atipica, la meningite asettica linfocitaria, la poliomielite e ...
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BRANDOLINI, Raffaele Lippo
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze intorno al 1465; fu figlio di Matteo e fratello minore dell'umanista Aurelio. Detto, come Aurelio, "Lippus Florentinus" o "Lippus Brandolinus" [...] perché soggetto a una grave malattia agli occhi, compare talora con la denominazione di iunior. Ancora bambino seguì la famiglia a Napoli, dove studiò e frequentò l'Accademia del Pontano, che nel De fortitudine parla di lui tra coloro che da forti ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.