corpo di Lewy
Paolo Calabresi
Inclusione neuronale intracitoplasmatica patognomonica della malattia di Parkinson e delle altre sinucleinopatie, descritta per la prima volta nel 1912 da Friedrich Lewy. [...] . Altri elementi sono la subunità del proteosoma 26S, la parkina, la sinfilina-1, la proteina 14-3-3. Nella malattia di Parkinson i corpi di Lewy sono localizzati in tutto il sistema nervoso centrale, interessando regioni specifiche a seconda dello ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] stato di salute delle popolazioni.
La medicina dell'epoca, in particolare la scuola igienistica inglese, si trovava a dover affrontare malattie come il colera, e proprio sul colera (di cui era in corso un'epidemia in quell'anno) furono pubblicate nel ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] meccanismo d'azione noto ha poi prodotto, con un effetto rebound, un ulteriore sviluppo della conoscenza della patogenesi di molte malattie. Si è così iniziata un'epoca nella quale le distanze tra la ricerca di base e quella applicata si sono ridotte ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] i virus filtrabili erano la causa di patologie umane contagiose come l'herpes labiale, l'influenza e la poliomielite, nonché di malattie animali quali il colera suino, la rabbia e il vaiolo bovino, tra quelle che colpiscono i mammiferi, e la leucemia ...
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AIDS
Giuseppe Visco
Ubaldo Visco Comandini
Silvia Franceschi
È la sigla dell'inglese Acquired immune-deficiency syndrome, "sindrome da immunodeficienza acquisita", malattia causata da un virus che [...] da altri micobatteri (cosiddetti atipici) ecc.
7.
La terapia
A tutt'oggi, non esiste ancora una terapia né per l'infezione né per la malattia da HIV: sia per l'una sia per l'altra vi sono delle cure, ma non c'è ancora una possibilità di guarigione ...
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Oncogeni e oncosoppressori
Carla Boccaccio
Paolo M. Comoglio
Il cancro è una malattia genetica somatica che colpisce un numero ristretto di geni: gli oncogeni e i geni oncosoppressori. I primi controllano [...] localizzazione nucleare, quelli meglio studiati sono p53, Rb, p16, VHL. L'oncosoppressore p53 è inattivato in una rara malattia ereditaria, la sindrome di Li-Fraumeni, che predispone all'insorgenza di cancri multipli, ma soprattutto si ritrova mutato ...
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Genetica. Screening genetico
Antonio Cao
Maria Cristina Rosatelli
Lo screening genetico consiste nella ricerca di individui la cui costituzione genetica (genotipo) è causa determinante o predisponente [...] programma di screening e consultazione genetica rivolto a persone in età riproduttiva appartenenti alla popolazione ebraica in cui l'incidenza della malattia di Tay-Sachs è di 1:4000 nati vivi e quella dell'eterozigote di 1:30 persone. Questo tipo di ...
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Paleopatologia
Arthur C. Aufderheide
La paleopatologia (composto del greco παλαιός, "antico", πάθος, "malattia", e λόγος, "studio") è la disciplina che studia le malattie di uomini e animali nell'antichità. [...] parte dei cancri. Tra le altre patologie utili a valutare la salute delle popolazioni dell'antichità sono incluse le malattie indotte da anemie gravi, come l'anemia falcemica o talassemia, nella quale il midollo osseo, sottoposto a un superlavoro ...
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Batteriologo giapponese (Okayama 1881 - Tokyo 1919); insieme a R. Inada, identificò (1914) la malattia chiamata morbo di Weil (o spirochetosi itteroemorragica), prodotta da Leptospira icterohaemorrhagiae [...] e trasmessa dal ratto all'uomo ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] i virologi continuano a indicare i v. secondo la nomenclatura comune, cioè con il nome v. seguito da quello della malattia determinata nell’ospite principale: per es., v. della parotite, v. dell’influenza, v. del morbillo, v. del mosaico del tabacco ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.