COLONNA, Giovanni
Francesco Surdich
Nacque da Bartolomeo di Giovanni, del ramo dei signori di Gallicano col titolo di domicello di Belvedere, nell'ultimo decennio del XIII secolo: non è possibile accettare [...] in compagnia del Petrarca, conversando con lui di storia, di morale e di estetica (VI, 2); ad una certa età fu colpito dalla gotta, malattia che lo afflisse fino alla morte (III, 13, 7; VI, 3, 58); nei suoi ultimi anni visse a Tivoli (VI, 3, 6 e 67 ...
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ARIOSTO, Malatesta
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, di nobile e antica famiglia bolognese, trasferitasi a Ferrara nel sec. XIV e legata a quella di Ludovico da lontana parentela, nacque a Ferrara [...] affidava delicate missioni diplomatiche, ma egli poco volentieri si allontanava dalla sua città. Ancora convalescente di una malattia, fu, tuttavia, costretto ad accettare una ambasciata presso il duca di Milano, rischiando una pericolosa ricaduta ...
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CHIARA, Bernardo
Giuliana Scudder
Nacque il 28 apr. 1863 in Vauda di Front, piccolo comune del Canavese, da Giacomo e Anna Maria Massa. La famiglia aveva lasciato la gestione della rivendita di sale [...] 1891) ne apprezzò soprattutto la lingua chiara e lo stile.
Nel 1893 il C. tornò nella casa natia, per una grave malattia della madre, e nei due anni che vi trascorse non cessò dall'inviare recensioni e racconti alla Gazzetta piemontese, alla Gazzetta ...
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FASSI VICINI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Carpi (prov. di Modena) il 9 dic. 1748, da Gianfrancesco Fassi, patrizio di quella città, e da Giulia Tirelli.
La famiglia, anticamente denominata [...] di giurisprudenza di quell'università. Ma tale scelta, fatta obtorto collo solo per compiacere il suo benefattore, e una malattia lo spinsero nel 1766, ormai superati tutti gli esami ed a pochi giorni dalla laurea, ad abbandonare questi studi. Forse ...
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FORTEGUERRI, Michele
Lucia Megli Fratini
Nato a Pistoia da una delle più illustri famiglie della città, era figlio di Gio. Pietro e di Maria Brunozzi e fratello di Giovambattista il Vecchio. La sua [...] questa supplica si configura come un'ulteriore testimonianza dell'impegno poetico latino del Forteguerri. Per i motivi trattati, la malattia e le precarie condizioni di vita, essa si ricollega invece a un'ampia lettera inviata allo stesso Conti pochi ...
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ALBERTINI, Paolo, detto Paolo Veneto
Guido Rizzi
Umanista veneziano. Nacque verso il 1430 da famiglia veneziana, da cui uscirono altri letterati. Vestì a dieci anni l'abito dei serviti e fu novizio [...] registro dei dottori dell'università di Bologna dove si legge: "Ad Turcorum Imperatorem Orator". Morì però poco dopo, per un'improvvisa malattia, nel 1475, a soli quarantacinque anni, e fu sepolto nella chiesa di S. Maria dei Servi a Venezia. Il suo ...
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Poeta inglese (Londra 1688 - Twickenham, Middlesex, 1744). Poeta tra i maggiori del suo tempo, nelle opere di P. lo spirito classico della poesia inglese giunse all'apice. Della poesia, che ha per argomento [...] il fanciullo crebbe in un'atmosfera di segretezze e di sotterfugi che lasciò traccia indelebile sul suo carattere. Una pericolosa malattia sofferta a 12 anni lo lasciò debole e con una deformità permanente, ciò che contribuì ad accrescere in lui la ...
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WERGELAND, Henrik Arnold
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Kristiansand il 17 giugno 1808, morto a Cristiania il 12 giugno 1845. Poeta spontaneo, irruento, immaginoso, e, al medesimo tempo, uomo [...] gli venne così a poco a poco tornando, e cresceva anzi in sempre più vasta misura, quando nella primavera del 1844 una malattia polmonare lo atterrò, consumandone le forze, ancora per un anno intero, fino alla morte. Già l'anno delle nozze era stato ...
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Pirandello, Luigi
Mirella Schino
Le due facce della realtà
Luigi Pirandello rivoluzionò il teatro del Novecento e il suo nome è oggi fra quelli dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Autore di [...] l’Istituto superiore di magistero. La sua famiglia ha un tracollo economico, che coincide con i primi sintomi della malattia mentale della moglie, dalla quale ha avuto tre figli. Inizia una serie di collaborazioni con quotidiani e riviste letterarie ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] ottenendo la votazione piena e la lode.
Subito dopo la laurea iniziò per il L. la pressante ricerca di un lavoro a causa della malattia del padre, che morì nel 1942. Il L. fu impiegato, dal dicembre 1941 al giugno 1942, in una cava di amianto che si ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.