Medico e letterato (Venaria Reale 1852 - Catania 1930), prof. di patologia generale a Catania (dal 1882); nel 1883 osservò per primo, in materiale patologico di soggetti deceduti per meningite cerebro-spinale, [...] il meningococco, che poi A. Weichselbaum riuscì a coltivare (1887) e H. Jaeger a dimostrare essere l'agente causale della malattia. A U. si devono opere scientifiche (tra cui La febbre, 1893) e letterarie (Il dottor Valdina, romanzo per medici e ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] e i morti), Tranströmer ha ripreso la sua attività con Sorgegondolen (1996, La gondola del dolore), al termine di una lunga malattia che lo aveva privato della facoltà di scrivere e parlare. Fra i poeti più giovani si è segnalato K. Frostenson (n ...
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LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] di Morro (oggi Morrovalle), poco distante da Macerata, dove i genitori solevano trascorrere l'estate.
Una malattia contratta in tenera età lo privò dell'uso di un occhio: la menomazione non gli impedì di frequentare la scuola: fino a diciott'anni fu ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] – l’uomo che ne è il portatore». Ciò che secondo Ongaro «occorre vedere è in quale misura il mutare del rapporto medicina/malattia risulti legato a ciò che è l’uomo sano/malato in un dato momento storico, alla sua figura sociale, a ciò che ...
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Scrittore svizzero tedesco (Zurigo 1825 - Kilchberg, Zurigo, 1898), di famiglia patrizia. Si dedicò, da autodidatta, alla storia: decisivi, a integrazione dei suoi studî storici, i viaggi a Parigi (1857) [...] , 1871). Costituzionalmente debole e psichicamente labile, sempre schivo e solitario, visse costantemente minacciato da ricadute nella malattia. Esordì con le anonime Zwanzig Balladen von einem Schweizer (1864). Il poema lirico Huttens letzte Tage ...
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Scrittore italiano (n. Genova 1949). Dopo la laurea in filosofia a Milano esordì con la raccolta di racconti L’ora di memoria nel 1981. Tra i promotori della rivista Nuova prosa, per la quale ha scritto [...] ancora racconti, nel 1992 giunse alla pubblicazione dell'opera autobiografica Il bacio della maestra, seguito da La malattia del commissario (1994) e Il talento (1997, premi Campiello e Comisso): in quest'ultimo, sorta di romanzo di formazione dai ...
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Scrittore ucraino (Kantemir, Voronež, 1898 - Soloveckie Ostrova 1936). Profonda sfiducia nella natura umana e amara constatazione del fallimento degli ideali socialisti furono i motivi centrali della sua [...] trovando poi più matura espressione nei versi raccolti in Rannja osin´ ("Primo autunno", 1927). Il romanzo Neduha ("La malattia", 1928) e il dramma Profesor Suchorab ("Il professor S.", 1929) forniscono un'analisi precisa e disincantata della crisi ...
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Romanzo (1904) della scrittrice G. Deledda (1871-1936).
Ambientato in Sardegna, narra con toni cupi la storia di Anania, figlio di una giovane che viene sedotta da un contadino e che poi scompare. Il ragazzo, [...] padre, vorrebbe sposare Margherita e per ottenere il consenso deve solo terminare gli studi laureandosi. Quando ha notizia della malattia della madre corre ad assisterla e scrive a Margherita il proposito di prenderla con sé dopo il matrimonio; al ...
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OSTROVSKIJ, Nikolaj Alekseevič
Anjuta MAVER
Scrittore russo, nato a Vilija, in Volinia, il 29 settembre 1904 e morto a Mosca il 22 dicembre 1936. È diventato famoso con un unico romanzo (Kak zakaljalas′ [...] negli ultimi anni di vita (1932-34; pubbl. 1935), quando, cieco e immobilizzato a letto per una grave malattia, conseguenza delle ferite riportate in guerra, con ammirevole energia volle continuare, come scrittore, a prendere parte attiva alla vita ...
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Hanák, Dušan
Eusebio Ciccotti
Regista, fotografo e poeta slovacco, nato a Bratislava il 27 aprile 1938. È il più noto e premiato regista slovacco insieme a Jurai Jakubisko e con il suo lungometraggio [...] sovietica della Primavera di Praga, con una storia forte e decisa: fu il primo film dell'Est europeo sulla malattia e la solitudine (vincitore ex aequo all'Internationales Filmfestival Mannheim-Heidelberg). H. riuscì a girare con una certa regolarità ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.