Agostiniano (Matteo, forse di cognome Spinelli; n. Tarano in Sabina, non in Sicilia; m. nell'eremo di S. Leonardo, Siena, 1309 o 1310); addottoratosi in legge a Bologna, divenne cancelliere di re Manfredi, [...] dopo la sconfitta del quale si rifugiò in Sicilia. Qui, superata una grave malattia, entrò fra gli agostiniani e fu dapprima in un eremo dell'isola, poi nei dintorni di Siena. A Roma, dove era stato chiamato come penitenziere da Niccolò IV, il ...
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Chirurgo (Scandiano 1579 - Bologna 1647). Allievo di F. Rota e G. C. Claudini a Bologna, ove si addottorò nel 1597, fu prima praticante nell'ospedale di S. Maria della Consolazione a Roma, poi fu chiamato [...] alla cattedra di chirurgia di Ferrara. In seguito a una grave malattia si ritirò dall'insegnamento ed entrò in un convento di Cappuccini, col nome di padre Liberato da Scandiano, pur continuando la sua professione. Si ricorda il suo metodo di ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] loro. Controllando gli alberi genealogici di grandi gruppi familiari per l’eredità di un gene che, se mutato, determina una malattia e un gran numero di marcatori, si possono identificare tutti i marcatori ereditati insieme al gene e la loro distanza ...
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Neuropsichiatra tedesco (Aschaffenburg 1884 - ivi 1931). Professore di neuropsichiatria ad Amburgo (1924) e autore di significativi contributi concernenti l'istopatologia e l'anatomia clinica del sistema [...] nervoso; in partic., ha descritto, denominandola pseudosclerosi per la sua affinità sintomatologica con la sclerosi multipla, una particolare sindrome demenziale nota anche come malattia di Creuzfeldt-Jakob. ...
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Patologo (Varsavia 1914 - Israele 2009). Conseguita la laurea in medicina in Italia, ha svolto la sua attività scientifica, come ricercatore e come docente, nell'università ebraica di Gerusalemme (1946-59) [...] e successivamente in quella di Tel Aviv come prof. di patologia. Ha legato il suo nome a una lipidosi (malattia di Wolman). ...
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Pseudonimo del disegnatore caricaturista francese Louis-Alexandre Gosset (Parigi 1840 - ivi 1885). Nelle sue caricature (La lune, L'éclipse, Hanneton) colpì le personalità più in vista del Secondo impero. [...] Benché di origine aristocratica, aderì alla Comune e fu incaricato provvisoriamente della direzione dei musei del Lussemburgo. Morì affetto da malattia mentale. ...
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GUANCIALI, Quintino
Francesco Millocca
Nacque a Loreto Aprutino il 23 nov. 1811 da Domenico, di nobile famiglia originaria di Pisa, e da Isabella Rozzi. All'età di dieci anni entrò nel seminario di [...] Penne per seguire gli studi classici, ma, a seguito di grave malattia, nove anni dopo fu costretto a interrompere il soggiorno presso quell'istituto. Tornato in salute grazie a cure omeopatiche, riprese gli studi in lettere latine, distinguendosi per ...
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Figlia di Ircano II, sposò nel 55 a. C. Alessandro Asmoneo, dal quale ebbe due figli, Aristobulo e Mariamme, data in sposa a Erode il Grande. Con quest'ultimo A. fu sovente in discordia per ragioni dinastiche, [...] sino a che, per aver tentato d'impadronirsi di Gerusalemme durante una malattia di lui, fu condannata a morte (29 a. C.). ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] stagione invernale, annota: "epoca di dolore infinito e di grande bujo intorno". Alla fine di febbraio si definì senza più speranze la malattia del padre, che vivrà ancora miseramente per sei anni; e il C. dovette sostituirlo nel negozio. Poi fu la ...
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Poeta canadese di lingua francese (Montréal 1879 - ivi 1941). Ammiratore di Baudelaire, Verlaine e soprattutto Rimbaud, s'impose giovanissimo tra i maggiori esponenti dell'École de Montréal. Colpito nel [...] 1899 da una grave forma depressiva, finì i suoi giorni in una casa di cura. Nella sua poesia, anteriore alla malattia ma pubblicata nel 1904 dall'amico L. Dantin sotto il titolo Émile Nelligan et son ceuvre, tradusse con grande abilità ritmica la ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.