MACCHIA, Giovanni
Serenella Rolfi
(App. III, II, p. 1)
Critico letterario. Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal 1978, nel 1992 è stato insignito del premio Balzan per la storia e la critica [...] "rappresentazione simbolica dell'essenza stessa della sua arte" (Garboli), in capitoli che toccano temi quali il rapporto tra malattia e creazione, o recuperano le tracce dei riferimenti al pittore "maître préféré", Vermeer.
Al vasto numero di saggi ...
Leggi Tutto
LA CAVA, Mario
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Bovalino (Reggio Calabria) l'11 settembre 1908, morto ivi il 16 novembre 1988. Dopo una giovinezza trascorsa in Calabria, nel 1928 fu a Siena dove [...] . Al romanzo La C. giungeva con Mimì Cafiero (1959), storia di sesso e di violenza, di solitudine morale e di malattia in un mondo di pregiudizi. Il pessimismo che vi dominava tornava in Vita di Stefano (1962), infelice biografia di un giovane ...
Leggi Tutto
De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] del paese con l’inserimento dell’educazione fisica tra le materie d’insegnamento. Nel 1880, colpito da una grave malattia agli occhi, rassegnò le dimissioni. Gli studi più importanti elaborati nell’ultimo decennio di vita teorizzano la modernità del ...
Leggi Tutto
BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] dovette decidersi a lasciare Roma. Ma il riposo nella sua villa padovana non gli giovò. Era ormai un uomo infermo, e la malattia si aggravò nell'inverno, a Venezia, al punto che quando, nel dicembre, giunse notizia della morte di Leone X, un amico ...
Leggi Tutto
CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] fiorentina", oppure: "Ti scrivo e ho la testa poggiata alla palma aperta della mano, tanto sono debole, e l'eco della malattia ancora risuona in me, nel mio orribile interno". Quindi l'annuncio sospirato e sofferto: "Sono tornato a Roma e l'aria ...
Leggi Tutto
PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] , il franco, l’alamanno altero» (Cavatorti, 1907, p. 83). Fu ammesso nell’Arcadia con il nome di Falimbo Tilangense.
La grave malattia della madre lo richiamò a Reggio nel 1754. L’anno seguente, dopo la sua morte, Paradisi rimase con la sorella Maria ...
Leggi Tutto
PERTICARI, Giulio
Simona Brambilla
PERTICARI, Giulio. – Nacque a Savignano sul Rubicone, in Romagna, il 15 agosto 1779, primogenito del conte Andrea e della contessa Anna Cassi; dal matrimonio nacquero [...] membri della scuola classica romagnola, tra cui Borghesi, erano riparati dopo la restaurazione pontificia.
Debilitato da una lunga malattia che aveva dato le prime avvisaglie durante il soggiorno romano, ma era stata sottovalutata da lui stesso e dai ...
Leggi Tutto
MAIA MATERDONA, Gianfrancesco
Emilio Russo
Nacque a Mesagne, presso Brindisi, il 4 sett. 1590 da Pomponio Maia e da Ippolita Materdona, entrambi di famiglia nobile.
Fu destinato alla professione giuridica [...] e in diverse città dell'Abruzzo (Chieti, L'Aquila, Vasto), fino all'approdo, nel 1621, a Roma dove, superata a stento una malattia grave (più avanti descritta nell'Utile spavento del peccatore, Roma 1649, p. 73 e in Rime, n. 390: da qui in avanti ...
Leggi Tutto
FABRONI, Ignazio
Valeria Ronzani
Figlio di Atto di Lorenzo e di Anna Sozzifanti, probabilmente terzo figlio maschio di prole numerosa (cfr. gli alberi genealogici della famiglia Fabroni custoditi nel [...] tomba di famiglia nella chiesa di S. Domenico a Pistoia. Morì a Pistoia il 26 maggio 1693, dopo quindici giorni di malattia; il corpo fu esposto nella chiesa di S. Andrea, proprio di fronte a palazzo Fabroni, e il giorno successivo accompagnato in ...
Leggi Tutto
BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] Federico Borromeo a Milano, nel quale servizio di sei anni (circa 1595-1600), piuttosto gravoso e rattristato da una malattia che lo tenne convalescente nel monastero di Sant'ambrogio, cominciò a dare alle stampe i suoi lavori: L'Amoroso sdegno ...
Leggi Tutto
malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.