LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] 'Ottocento, Bologna 1982 pp. 139, 149-152 e passim; F. De Peri, Il medico e il folle, in Storia d'Italia (Einaudi), Annali 7, Malattia e medicina, a cura di F. Della Peruta, Torino 1984, pp. 1081, 1084, 1088-1090, 1094, 1099 s., 1117 s.; A. Hirsch ...
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GAGLIO, Gaetano
Amilcare Carpi De Resmini
Nacque a Girgenti (l'attuale Agrigento) il 5 apr. 1858 da Luigi e da Vincenzina Nocitto, in una famiglia di magistrati. Seguì i corsi di medicina e chirurgia [...] nella prima metà del XIX secolo, si appellava J.G. Rademacher nella sua ricerca di un medicamento valido per ogni malattia.
Nei suoi lavori, il G. mostrò chiaramente di aderire al positivismo scientifico che con il metodo sperimentale si andava ...
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BUONAGRAZIA, Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nato a Firenze il 2 febbr. 1470, è noto sia per la sua attività di medico sia per aver preso parte al tumulto antimediceo del 26 apr. 1527 che va sotto il [...] perciò la confessione, la preghiera, l'elemosina e altre opere buone costituivano la prima linea di difesa contro la malattia.
Il fatto che nessun Buonagrazia coprì uffici pubblici dopo la restaurazione dei Medici nel 1512 può indicare un'opposizione ...
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BASTAI, Pio
Ermanno Ferrario
Nato a Sestola (Modena) il 26 marzo 1888 da Vincenzo e da Oliva Amici, si laureò in medicina e chirurgia a Firenze nel 1913. Fino al 1915 frequentò l'istituto fiorentino [...] tale pneumoconiosi è più raro. Altrettanto innovativa per l'anno in cui fu presentata fu una sua classificazione delle malattie renali bilaterali illustrata in una relazione al LIV congresso della Società italiana di medicina interna, svoltosi a Roma ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Giovanni
Tiziana Pesenti
Nacque a Chioggia (prov. di Venezia) intorno al 1330, secondogenito del medico Iacopo e della nobile Zaccarota di Daniele Centrago.
Le origini della famiglia [...] il D. fu chiamato ad una lettura biennale di medicina nello Studio di Firenze, col salario eccezionale di 300 fiorini l'anno. Una malattia ritardò però la partenza fino al 23 gennaio dell'anno seguente. Sulla via di Firenze, il D. tenne a Bologna una ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] e storia, I (1984), pp. 7-25; R. Villa, Scienza medica e criminalità nell'Italia unita, in Storia d'Italia (Einaudi), Annali 7, Malattia e medicina, a cura di F. Della Peruta, Torino 1984, pp. 1143-1178; Id., Il deviante e i suoi segni. L. e la ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] dovuti all'ignoranza del decorso del male, e consiglia, sulla base di una distinzione tra quattro gradi di contagiosità della malattia, il loro allontanamento dalla società solo negli stadi estremi.
Nel 1575 l'I. si trovò a dover fronteggiare la fase ...
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CORTI (Curti, Curzio, de Curte, de Corte), Matteo
Augusto De Ferrari
Nacque a Pavia nel 1475 da famiglia nobile ma non ricca; pertanto dovette affrontare non pochi problemi per mantenersi agli studi. [...] coerenza: strenuo sostenitore del metodo greco o galenico nella cura della pleurite, quando soffrì egli stesso di tale malattia permise ai suoi medici curanti di usare il metodo arabo, prima aspramente avversato.
Come medico personale e dietologo ...
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GIUNTI, Giulio
Stefano Arieti
Nacque a Cagliari il 23 marzo 1904 da Lorenzo e da Luigia Birocchi. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma nel 1927, iniziò la sua attività scientifica [...] attualissimo tema della leishmaniosi: osservata e descritta per la prima volta in Sardegna nel 1910, la malattia prospettava all'epoca pressanti problemi patologici, clinici e profilattici, specialmente nella sua varietà infantile. Sulla scorta ...
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BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] promotore e poi a fondare e a dirigere l'Istituto sierotgrapico milanese. Fu professore incaricato della fisiopatologia delle malattie infettive presso gli istituti clinici milanesi dal 1906 al 1924; in questo anno, quando venne ultimato l'ateneo ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.