Morte cerebrale e coma
Carlo Alberto Defanti
Gli stati di sonno, coma e morte sono accomunati dal fatto che in tutti e tre è assente la coscienza. In una prospettiva strettamente clinica, può essere [...] ‒ ha una durata limitata, di solito non superiore alle tre-quattro settimane. Trascorso questo tempo, a meno che la gravità della malattia che ha provocato il coma non sia tale da condurre alla morte, il paziente inizia ad aprire gli occhi, cioè a ...
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Ferro
Anna Maria Paolucci
Il ferro, elemento chimico metallico (simbolo Fe) diffuso in natura sotto forma di composti minerali, dal punto di vista biologico appartiene alla categoria dei microelementi, [...] possono risultare tossiche, a meno che non esistano difetti genetici relativi a tale regolazione. È il caso della emocromatosi idiopatica, malattia che produce disfunzioni multiple in diversi organi, secondo un meccanismo ancora non ben chiarito. La ...
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Condotto muscolo-membranoso, lungo circa 25 cm, interposto tra la faringe e lo stomaco. Si trova situato quasi interamente nel torace, davanti alla colonna vertebrale. Presenta nel suo decorso tre restringimenti [...] ) o organico (tumore ecc.). Si manifesta con disfagia e talora con rigurgito.
L’ esofagostomosi nodulare è la malattia parassitaria provocata da Vermi Nematodi, che può colpire scimmie, ruminanti, suini, cani ed eccezionalmente anche l’uomo ...
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sclerosi Profonda alterazione della struttura di un tessuto o di un organo, caratterizzata da addensamento delle formazioni connettivali di sostegno, da corrispondente atrofia delle cellule parenchimali [...] ; a seconda della gravità delle lesioni si ha una paraparesi o una paraplegia spastica. S. multipla (o s. a placche disseminate). Malattia, a meccanismo di comparsa non ancora chiarito, che predilige l’età tra i 20 e i 40 anni ed è caratterizzata da ...
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Agnosia
Bruno Callieri
L'agnosia, termine che deriva dal greco ἀγνωσία (composto di ἀ- privativo e γνῶσις, "conoscenza") è un disturbo del riconoscimento degli oggetti, senza alterazione della coscienza, [...] capacità di riconoscere i colori e di denominarli correttamente da parte di soggetti che prima dell'insorgenza della malattia erano in grado di identificarli perfettamente.
c) Agnosia spaziale visiva. È la perdita della capacità di rappresentazione ...
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Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione ecc.). In base alla [...] la sospensione di essa può equivalere a eutanasia.
Nella bioetica, in relazione alle situazioni di fine vita e di malattia grave, si sono configurate due diverse definizioni della persona e della sua dignità: una di tipo funzionalista, che identifica ...
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Primo elemento di parole composte, nelle quali indica il naso (o genericamente l’organo olfattorio) o relazione col naso (gr. ῥίς ῥινός).
In anatomia comparata rinoteca, parte superiore della ranfoteca [...] condizioni morbose, caratterizzata da prurito, dolore, cefalea, epistassi, talora da complicanze neurologiche. Rinoscleroma Malattia infettiva delle vie respiratorie superiori caratterizzata inizialmente da infiltrazione e iperplasia della mucosa ...
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(o collageno) Principale proteina strutturale extracellulare presente nei tessuti connettivale e osseo di quasi tutti gli animali. Nel tessuto connettivo, nella pelle e nelle cartilagini le fibre di c. [...] , come costituente di involucri per formaggi.
Sotto la denominazione patologia del c. s’include un gruppo indefinito di malattie a genesi per lo più oscura che hanno in comune un’alterazione caratteristica della sostanza amorfa fondamentale. In tale ...
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Il rumore che viene emesso durante il sonno in corrispondenza degli atti respiratori, fino a qualche anno addietro era considerato semplicemente, anche dalla medicina ufficiale, un fastidioso e sgradevole [...] giorno e, infine, alterazioni a carico dell'apparato respiratorio e cardiovascolare (aumento del rischio relativo di malattia ischemica cardiaca e ictus cerebrale, crisi anossiche gravi, cuore polmonare, scompenso cardiaco destro, arresto cardiaco e ...
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Ascesso
Giancarlo Urbinati
Si intende per ascesso (termine che deriva dal latino tardo abscessus, calco del greco ἀπόστημα, letteralmente "ciò che se ne va dal corpo") una raccolta di pus all'interno [...] cronico, attualmente piuttosto raro, in relazione alle moderne possibilità di trattamento e alla diminuita incidenza della malattia tubercolare (un tempo responsabile, anche se non esclusiva, della grandissima maggioranza dei casi, come, per es ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.