Questo termine viene differentemente usato in medicina per esprimere repentine modificazioni d'uno stato morboso, talora utili, talora nocive. Così esso significa la risoluzione della polmonite e, in senso [...] più generico, la rapida caduta della temperatura in questa e in altre malattieinfettive, e si contrappone al termine lisi (da λύω "sciolgo") che significa invece caduta lenta e graduale della febbre (tifo). In altri casi il termine crisi viene ...
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Dal terzo al ventesimo anno, con frequenza maggiore dal settimo all'ottavo, si può osservare, specie nelle femmine, un'albuminuria, per lo più di modico grado, che insorge con la posizione eretta (onde [...] lordosi provocata, ma di grado più accentuato; maggiormente poi nei bambini predisposti per nefriti pregresse o recenti malattieinfettive (M. Pincherle). È quindi logico pensare ad un concomitante fattore costituzionale o ad una minorata resistenza ...
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Medico e batteriologo, nato a Nizza nel 1863, vivente. Come medico di marina ebbe modo di fare lunghe crociere nelle colonie francesi. Fondò (1891) l'istituto batteriologico di Saigon. Tornato in Francia [...] (il C. ha recentemente studiato un metodo di vaccinazione preventiva antitubercolare), sulla peste e su altre malattieinfettive; sulle fermentazioni industriali, sulla depurazione biologica delle acque di rifiuto, ecc. È lo scopritore del siero ...
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. Sostanza che risulta dalla combinazione (molecola a molecola, con eliminazione di acqua), tra l'anilina e l'acido acetico, C6H5 NH2 + CH3 COOH − H2O − C8H5 NHCOCH3, si presenta cristallizzata in laminette [...] analgesico e antipiretico e venne prescritta nel tifo, nella pleurite, nella febbre puerperale, nel reumatismo articolare acuto e in altre malattieinfettive acute, alla dose di gr. 0,25 - 0,50. La sua azione s'inizia a circa un'ora dall'introduzione ...
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Sviluppo dagli occhi dei tuberi di patata di germogli esili, gracili e relativamente lunghi, all'incirca della grossezza di un filo di lana. La filosità si deve a cause molteplici: il più delle volte è [...] una conseguenza di alcune malattieinfettive; nell'arricciamento della patata è un sintomo quasi costante.
Sotto il nome di filosità s'indica anche una speciale malattia da virus della patata, la quale si manifesta con la produzione di germogli ...
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Medico, nato il 13 ottobre 1873 in Burgkundstadt; laureato a Würzburg nel 1897; libero docente di medicina interna nel 1904. È noto specialmente nel campo della ematologia per la cosiddetta "formula di [...] nucleare (in condizioni normali 5%); 2°, con due (35%); 3°, con tre (41%); 4°, con quattro (17%); 5°, con cinque (2%). In alcune malattieinfettive aumentano di numero il 1° e il 2° gruppo (forme giovani); in altre il 3°, il 4°, il 5°; l'A. parla nel ...
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KITASATO, barone Shibasaburo
Arturo Castiglioni
Medico e batteriologo, nato il 20 dicembre 1852 a Kumamoto (Giappone), morto a Nakanocho il 13 giugno 1931; compì gli studî medici nella scuola di medicina [...] universale; ebbe la presidenza dell'ufficio sanitario centrale, fu membro del senato, pubblicò una serie di lavori scientifici nel campo della batteriologia e delle malattieinfettive. Pubblicò (1917-25) i Kitasato Archives of Experimental Medicine. ...
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Pediatra, nato a Venezia il 15 novembre 1870. Laureato a Firenze nel 1894, si dedicò subito alla pediatria sotto la guida di G. Mya. Libero docente in clinica pediatrica nel 1901; professore ordinario [...] , in collaborazione con R. Jemma, del Trattato dì pediatria, 3 voll., Milano 1934; redattore di varî capitoli per il Trattato di malattieinfettive, diretto da A. Lustig, 2a ed., ivi 1921.
Bibl.: Scritti medici dedicati a C. Comba nel XXV del suo ...
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Anatomopatologo, nato a Silkeborg (Jütland) il 23 aprile 1867, morto a Copenaghen il 30 gennaio 1928. Laureatosi in questa città nel 1890, e perfezionatosi nello studio della batteriologia e delle malattie [...] in anatomia patologica e nel 1900 la cattedra a Copenaghen.
I suoi lavori più importanti si riferiscono alle malattieinfettive (tubercolosi, difterite) e allo studio dell'etiologia del cancro, per il quale descrisse nel 1913 un particolare agente ...
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NOCARD, Edmond-Isidore-Ètienne
Agostino Palmerini
Patologo, nato a Provins (Seine-et-Marne) il 22 gennaio 1850, morto l'8 agosto 1903 a Parigi. Discepolo di L. Pasteur, allievo della scuola di veterinaria [...] nel 1878, studiò le malattieinfettive degli animali, particolarmente la tubercolosi. Nel 1892 indicò un germe, che fu detto poi bacillo di Nocard, quale agente della psittacosi. È descritta come malattia di Nocard una articolare infiammazione ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
infettivo
agg. [der. di infettare; cfr. lat. infectivus «che serve a tingere»]. – Che può infettare, che provoca o diffonde un’infezione: agente i.; microrganismi i.; malattie i., sinon. in genere di malattie contagiose; che è dovuto a infezione...