Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] uterina dell’orificio interno.
Fra le altre alterazioni della p. vanno ricordate le turbe vascolari che accompagnano le malattieinfettive materne; gli infarti, talora causa di aborto; le placentiti, affezioni infiammatorie dovute per lo più alla ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] astrociti. Spesso è presente anche una più o meno grave perdita di neuroni. A differenza di altre malattieinfettive, sono assenti infiltrati di cellule infiammatorie (da cui il termine encefalopatia invece di encefalite).
Lesione caratteristica è ...
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Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso [...] annientati, non vi è più forza fisica. Le minori difese dell’organismo fanno spesso sovrapporre a tali conseguenze varie malattieinfettive. Accanto ai casi di iponutrizione totale, vi sono le forme di carenze specifiche.
La f. specifica più grave e ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] dei mezzi di profilassi e terapia. Le malattie delle piante si possono dividere in fisiopatie (malattie non infettive e non parassitarie), dovute a eccezionali condizioni ambientali; malattieinfettive, dovute a infezioni da virus (virosi), batteri ...
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Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattieinfettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (chemioterapia delle elmintiasi, [...] con i metodi della tossicologia, con prove in vivo e in vitro, che prendono in considerazione l’agente patogeno, l’organismo infetto e le sue cellule di difesa. È tanto più elevato quanto è maggiore la dose tossica per l’organismo e quanto minore ...
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Medico tedesco (Bamberga 1866 - Berlino 1925). A lui si deve l'ideazione della reazione di W., esame di laboratorio per la diagnosi della sifilide. L'esame è basato sulla proprietà di alcuni anticorpi [...] (complementi).
Vita e attività
Diresse la sezione di terapia sperimentale e di biochimica nell'istituto per le malattieinfettive R. Koch, dove fu anche professore ordinario; indi passò all'istituto di terapia sperimentale alla Kaiser-Wilhelm ...
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Medico e batteriologo tedesco (Clausthal, Hannover, 1843 - Baden-Baden 1910). Svolse la maggior parte della sua attività a Berlino, come direttore dell'ufficio imperiale di igiene (1880) e poi come professore [...] di igiene (1885) e direttore dell'istituto per le malattieinfettive (1891). Aprì alla microbiologia nuove e feconde possibilità di studio: sia con la preparazione di terreni di coltura trasparenti e solidificabili, che permisero poi ad altri ...
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Batteriologo e immunologo statunitense (West Hartford, Connecticut, 1897 -Waterford, Connecticut, 1985); direttore delle ricerche sulle malattieinfettive al Children's Medical Center di Boston. Con i [...] di studio e ponendo le premesse per la realizzazione del vaccino specifico. Da ricordare inoltre i suoi lavori sull'anafilassi, sull'immunologia nelle infezioni batteriche, sulle malattie da virus e da rickettsie degli uomini e degli animali. ...
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Medico (Auburn, Alabama, 1916 - Cleveland, Ohio, 2003), professore della Scuola di medicina della Western Reserve di Cleveland, Ohio dove diresse il reparto di pediatria e malattieinfettive dell'ospedale [...] . Weller, il premio Nobel per la medicina, per ricerche sulla coltivazione in vitro del virus della poliomielite. Altri lavori scientifici riguardarono, oltre alle malattie virali, le forme da rickettsie e la febbre Q presente nell'area mediterranea. ...
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Igienista e batteriologo (Confolens, Charente, 1853 - Parigi 1933), direttore dell'istituto Pasteur dal 1904; socio straniero dei Lincei (1918). Autore di fondamentali ricerche in batteriologia (sulle [...] tossine difteriche, sulla inoculazione sperimentale della sifilide nelle scimmie, sugli agenti causali di molte malattieinfettive, ecc.) e di importanti contributi in immunologia, che favorirono l'avvento della sieroterapia. ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
infettivo
agg. [der. di infettare; cfr. lat. infectivus «che serve a tingere»]. – Che può infettare, che provoca o diffonde un’infezione: agente i.; microrganismi i.; malattie i., sinon. in genere di malattie contagiose; che è dovuto a infezione...