sisomicina Antibiotico amminoglucosidico, C19H37N5O7, ottenuto da Micromonospora inyoensis, strutturalmente correlato con una componente del complesso della gentamicina C (gentamicina C1A). La s. mostra [...] agli stipiti gram-negativi, e presenta quindi ampie possibilità d’impiego clinico per la terapia di numerose malattieinfettive, specie per quelle causate da Enterobatteriacee e da Pseudomonas aeruginosa. La sua velocità di battericida è molto ...
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Igienista e batteriologo tedesco (Francoforte sull'Oder 1852 - Berlino 1915); fu medico igienista nell'esercito, poi prof. d'igiene nell'univ. di Greifswald e infine direttore dell'Istituto per le malattie [...] infettive dell'univ. di Berlino. Scoprì nel 1884il bacillo della difterite (detto anche bacillo di L.), il bacillo della morva, il bacillo del malrosso dei suini, il bacillo della setticemia dei topi e dimostrò la natura virale dell'afta epizootica. ...
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Pediatra e batteriologo tedesco (Ansbach 1857 - Vienna 1911). Dal 1890 prof. di pediatria all'univ. di Graz. Approfondì la ricerca microbiologica, in cui egli ravvisa il più valido mezzo per risolvere [...] molti dei problemi pediatrici. Contribuì ad ampliare le conoscenze su alcune malattieinfettive (tetano, tubercolosi, colera, difterite) e sulla patologia da dismicrobismo intestinale; e soprattutto legò il suo nome alla identificazione e alla ...
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Scarso contenuto di fibrinogeno nel sangue (valore normale: 200-400 mg per 100 cm3 di plasma). Le i. sono distinte in essenziali e secondarie. Alle i. essenziali appartengono la i. congenita e le grandi [...] patologiche: ridotta sintesi da disfunzioni epatiche, aumentata distruzione per complicanze gravidiche, neoplasie, interventi chirurgici, numerose malattieinfettive. Le i. possono dar luogo a emorragie qualora il tasso di fibrinogeno sia inferiore a ...
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Medico (n. Ludwigslust, Meclemburgo, 1878 - m. 1947). Svolse la sua attività professionale e di ricerca soprattutto a Berlino, orientando i proprî studî prevalentemente sulle malattieinfettive acute. [...] nell'inoculazione intradermica di una piccola dose di siero di soggetto convalescente di scarlattina o immunizzato verso la malattia. Se l'esantema è veramente scarlattinoso, nel punto dell'iniezione l'esantema scompare (fenomeno dell'estinzione). ...
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Malattia a focolai multipli, diffusi a tutto l’asse cerebrospinale, ma allo stesso tempo limitati, esclusivamente o quasi, alla sostanza bianca. Le e. si possono manifestare come complicanza delle malattie [...] infettive comuni (influenza, rosolia, scarlattina ecc.), delle vaccinazioni, o corrispondere a una forma acuta della sclerosi a placche. Caratteristiche comuni sono l’inizio acutissimo, la rapida diffusione dei sintomi (paresi, paralisi, convulsioni, ...
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Neurologo francese (Rouen 1876 - Parigi 1961). Da lui prende, in parte, nome la cosiddetta sindrome di G.-Barré: nella definizione originale (1916) è una radicoloneurite, primitiva o susseguente a malattie [...] infettive, associata ad alterazioni del liquor, per lo più tendente a spontanea guarigione. Ha descritto anche la sindrome del crocicchio ipotalamico, emiparesi con associati disturbi neurologici particolari (sindrome di G.-Alajouanine), e una forma ...
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Medico (Bordeaux 1862 - Parigi 1950); professore di epidemiologia al Val de Grâce e al Collège de France. Ha orientato la maggior parte delle sue ricerche sull'eziologia, la clinica e la terapia delle [...] malattieinfettive. Ha tra l'altro fornito contributi alla descrizione di una particolare forma di tonsillite (angina di Plaut-V.) e ha allestito un vaccino antitifico e antiparatifico e varî sieri (anticancrenoso, anticolibacillare, ...
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Medico e batteriologo tedesco (Hannover 1850 - ivi 1918); direttore dell'Istituto di igiene dell'univ. di Giessen e poi dell'ospedale per le malattieinfettive di Berlino, succedendo a R. Koch. Autore [...] di importanti studî sul carbonchio, la peste, il colera, ecc. Nel 1884, coltivò per primo il bacillo del tifo, già isolato nel 1880 da K. J. Eberth, che è pertanto detto bacillo di G.-Eberth ...
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Medico (n. Philippeville, Algeria, 1876 - m. 1969), "chef de laboratoire" all'Istituto Pasteur di Parigi (1906), poi direttore dell'Istituto Pasteur di Algeri (dal 1910). A lui si devono fondamentali contributi [...] di ordine microbiologico ed epidemiologico, nel campo delle malattieinfettive dell'uomo (melitense, tracoma, tifo petecchiale, ecc.) e degli animali (tripanosomiasi del dromedario, malaria degli uccelli, piroplasmosi). ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
infettivo
agg. [der. di infettare; cfr. lat. infectivus «che serve a tingere»]. – Che può infettare, che provoca o diffonde un’infezione: agente i.; microrganismi i.; malattie i., sinon. in genere di malattie contagiose; che è dovuto a infezione...