Scultore fiammingo (m. Bilbao 1551), forse originario di Malines. Suo capolavoro è la parte scultoria della "Cheminée du Franc" del palazzo di Giustizia a Bruges (1525-1530), eseguita assieme ad altri [...] collaboratori. Recatosi a Bilbao (1533) eseguì un retablo, con più figure, per l'altare maggiore della chiesa di Santiago ...
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VERHULST, Rombout
G. I. Hoogewerff
Scultore, nato a Malines il 15 gennaio 1624, morto a L'Aia il 27 novembre 1696. Dopo un viaggio in Italia si stabilì in Olanda e vi ebbe gran fama come autore di numerosi [...] monumenti sepolcrali, non tutti però eseguiti dietro i proprî progetti e disegni, che si trovano nelle chiese di Delft, L'Aia, Leida, Middelburg, Rotterdam, Utrecht e altrove. Si hanno di lui anche buoni ...
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Pittore, nato a Malines nel 1499, ivi morto il 5 marzo 1592. Dipinse soggetti religiosi, eseguì decorazioni e cartoni per arazzi e invetriate. Fu probabilmente allievo del padre e poi di Bernard van Orley [...] a Roma e vi subì l'influenza di Raffaello: lavorò a Malines e a Bruxelles, dove si conservano suoi quadri. Nel 1539 fu eletto membro della corporazione di S. Luca a Malines.
Bibl.: G. J. Hoogewerff, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VIII, Lipsia ...
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Mistico francescano (n. in Brabante inizio 15º sec. - m. Malines 1477). Dai Fratelli della vita comune (1445) passò ai frati minori (1450), e fu provinciale di Colonia (1470) e superiore a Malines (1473). [...] Tre dei suoi scritti (Soliloquium divini amoris; Directorium contemplativorum; Eden seu Paradisus contemplativorum) furono pubblicati da D. Lober col titolo Theologia mystica (1538); questa, messa dapprima ...
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Architetto (Anversa 1601 - ivi 1690), gesuita, attivo a Lovanio, Malines, Bruxelles, Gand, Roma e Anversa. La sua opera principale è la chiesa dei gesuiti a Lovanio (1650-66). ...
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Famiglia di incisori e editori (secc. 16º-17º), trasferitasi da Malines a Colonia. Nikolaus (m. 1539), oriundo di Monaco, lavorò nel 1527-28 e nel 1536-37 per la città di Malines; l'opera sua più nota [...] VII a Bologna (1530), eseguite con tecnica magistrale. Il membro più importante della famiglia è il figlio di Nikolaus, Franz (n. Malines prima del 1540 - m. Colonia 1590 o 1592), celebre per le vedute di città edite a Colonia in collaborazione con G ...
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Scultore e architetto. Nacque a Malines nel 1617, vi morì nel 1697. Allievo del padre e del suocero, Massimiliano Labbé, ma soprattutto del Rubens, di cui fu protetto e amico, mentre frequentava lo studio [...] cappella di Thurn et Taxis nella chiesa di Sablon a Bruxelles.
Bibl.: E. Neeffs, Hist. de la peint. et de la sculpt. à Malines, II, Lovanio 1876, p. 150; G. Sobotka, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., XI, Lipsia 1915; J. H. Plantenga, L'arch. relig. du ...
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Storico della Chiesa (Lovanio 1804 - ivi 1865). Sacerdote (1827) a Malines, prof. del seminario e archivista della diocesi; seguace delle idee di F.-R. de Lamennais, prese parte attiva con la sua produzione [...] fu nominato rettore dell'università cattolica fondata dai Belgi, dopo la conquista dell'indipendenza nazionale, prima a Malines e poi a Lovanio. Nel 1836 ebbe parte preponderante nella ricostruzione della società dei bollandisti. La sua produzione ...
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Orientalista belga (Goyck 1836 - Lovanio 1906), prof. di esegesi a Malines; rettore a Lovanio (1886-98); pubblicò il Chronicon ecclesiasticum di Barebreo (3 voll., 1872-77). ...
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Naturalista belga nato a Malines il 19 dicembre 1809, morto a Lovanio l'8 gennaio 1894. Studiò medicina, ma si dedicò poi esclusivamente alla zoologia. Fu conservatore del museo di Lovanio, poi professore [...] di zoologia a Gand, indi di zoologia e paleontologia a Lovanio. Studiò soprattutto la fauna marina delle coste dei Paesi Bassi, occupandosi specialmente di Briozoi, Molluschi e Celenterati. Si occupò anche ...
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