VATTEL, Emmerich de
Diplomatico e internazionalista, nato a Couvet (Neuchâtel) il 25 aprile 1714, morto a Neuchâtel il 28 diCembre 1767. Studiò a Basilea e a Ginevra; nel 1741 andò a Berlino; nel 1743 [...] e di difetti, derivanti dalle astrazioni filosofiche del secolo, ebbe nella prassi giuridica internazionale un'importanza immensa.
Bibl.: A. Mallarmé, in Les fondateurs du droit international, Parigi 1904, pp. 481-601; A. Rolin, Grotius et V., in ...
Leggi Tutto
Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] della privazione»). Alla musicalità e alla leggerezza il d'Annunzio arrivò per altra via da quella seguita dal Rimbaud e dal Mallarmé, non per la via dell'invenzione, ma per quella della limitazione: «Certo da una limitazione può nascere la più vasta ...
Leggi Tutto
SCIPIONE
Virgilio Guzzi
. Pseudonimo del pittore Gino Bonichi, nato a Macerata il 25 febbraio 1904, morto ad Arco il 9 novembre 1933. Cominciò ad essere più largamente noto e apprezzato dopo la mostra [...] , d'una cultura e d'un gusto, d'un atteggiamento psicologico e morale dove entrerebbero facilmente i nomi di Mallarmé, Rimbaud, D'Annunzio, Barrès, De Chirico, De Montherlant, Chagall, Barilli, Ungaretti; d'una virtù disegnativa esperimentatasi sulle ...
Leggi Tutto
MASSON, André
Alexandra Andresen
(App. III, II, p. 44)
Pittore francese, morto a Parigi il 28 ottobre 1987. Pur rielaborando con curiosità inesauribile le consuete tematiche (serie delle Métamorphoses, [...] produzione grafica (Féminaires, album di incisioni a colori, Parigi, 1956; Un coup de dés jamais n'abolira le hasard di Mallarmé, 1961, con illustrazioni e testo litografato; illustrazioni per l'Elégie à Pablo Neruda di P. Arangon, 1966, per Aurélia ...
Leggi Tutto
PICA, Vittorio
Davide Lacagnina
PICA, Vittorio. – Nacque a Napoli il 28 aprile 1862 da una relazione extraconiugale fra il patriota abruzzese Giuseppe, professore di diritto criminale all’Università [...] Francia specialmente, dove s’intensificarono le sue collaborazioni con la Revue indépendante, segnate da nuove aperture su Huysmans e Mallarmé (Gotta, 1955). Ai contatti con la rivista si deve far risalire anche l’incontro con il musicologo Téodor de ...
Leggi Tutto
GUIDACCI, Margherita
Simona Carando
Nacque a Firenze il 25 apr. 1921 da Antonio, avvocato, e da Leonella Cartacci.
Figlia unica, trascorse un'infanzia e un'adolescenza solitarie, a contatto con un mondo [...] , per andare alle radici della formazione ungarettiana, aveva approfondito la letteratura francese, in particolare l'opera di S. Mallarmé e di P. Valéry.
Nella Firenze degli anni Quaranta, interessandosi di poesia, la G. si trovò inevitabilmente a ...
Leggi Tutto
filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] seconda metà del 19° sec. con C. Baudelaire (sulle orme di E.A. Poe e, in parte, di S.T. Coleridge) e S. Mallarmé, dalla Francia la poesia p. si diffuse all’Europa, insieme con quell’atteggiamento dello spirito e del gusto che va sotto il nome di ...
Leggi Tutto
Diplomatico e letterato (Monterrey, Nuevo Léon, 1889 - Città di Messico 1959). Svolse vasta attività diplomatica per il suo paese come ministro plenipotenziario e ambasciatore in varî stati e come delegato [...] testimonio de Juan Peña (1930); Verdad y mentira (1950); Quince presencias (1955). Le sue opere liriche, in cui si avverte, accanto all'influsso della poesia popolare, quello di Góngora e di Mallarmé, sono raccolte con il titolo Obra poetica (1952). ...
Leggi Tutto
Poeta portoghese, nato a Mexilhoeira Grande (Portimão, Algarve) il 29 aprile 1949. È professore di letteratura portoghese presso l'Universidade Nova di Lisbona.
La ricerca di un proprio stile espressivo [...] passato sono testimoniate dalle prose di O voo do Igitur num Copo de dados (1981), in cui risulta evidente l'influenza di S. Mallarmé e dei simbolisti. J. è anche autore di opere di narrativa (A manta religiosa, 1982; Adagio, 1989, trad. it. 1994), e ...
Leggi Tutto
Figlia di Aristobulo - figliolo di Erode il Grande e della prima Mariamne -, e di Berenice. Fu dapprima maritata a Erode Filippo I e poi al fratello di questo, Erode Antipa (v.). Da questo secondo matrimonio [...] . Ma è soprattutto presso i poeti e artisti moderni - da Heine a Lenbach, da Delacroix a Flaubert, da Moreau a Mallarmé - che E., come immagine di morbosa voluttà e lussuria, più frequentemente ricompare: spesso accanto alla figlia Salomè, come nella ...
Leggi Tutto
allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...
simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...