Calore
Francesco Figura
Come calore viene definita l'energia che un corpo macroscopico o, più in generale, un sistema termodinamico cede o riceve a causa di una differenza di temperatura con altri corpi [...] , per es., il sistema nervoso centrale cessa di funzionare a temperature di 44-45 °C. Gli Uccelli e i Mammiferi sono capaci di mantenere la loro temperatura corporea in un ambito di variazione assai ristretto, e vengono pertanto detti omeotermi ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] che le tartarughe giganti delle Galápagos e di altre isole possano vivere fino a 200 anni. Anche gli elefanti, le balene e altri grossi Mammiferi hanno v. lunga (oltre un secolo). Il cammello può vivere 40-50 anni. Molto più breve è la v. dei ...
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Antropologia
Società primitive
Termine introdotto nella seconda metà dell’Ottocento dagli antropologi evoluzionisti in riferimento alle prime società umane e alle loro usanze; per estensione, alle società [...] a una corolla gamopetala.
In embriologia, linea o stria primitiva, la formazione del solco (negli Uccelli e nei Mammiferi) attraverso cui i materiali mesodermici si dispongono sotto l’ectoderma.
Fisica
Nel moto relativo di due corpi rigidi (in ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] hanno dimostrato però come l'organizzatore non sia richiesto per l'induzione neuronale negli amnioti (inclusi i mammiferi) iniziando questa allo stadio di blastula, prima della formazione dell'organizzatore. In generale, negli amnioti l'induzione ...
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ORMONI (XXV, p. 571)
Luigi DE CARO
Le caratteristiche principali dei prodotti delle ghiandole endocrine o ormoni sono ancora oggi considerate le stesse di quelle fissate da C. E. Brown-Séquart (1889): [...] tessuti distinti: il corticale e il midollare, i quali, sebbene anatomicamente in stretti rapporti, nei mammiferi, sono tuttavia morfologicamente, embriologicamente e funzionalmente differenti. Si distinguono, perciò, ormoni del tessuto corticale e ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] e decenni per alcune forme vegetali e diversi animali. Nessun animale raggiunge le longevità di certi alberi, ed è noto che tra i mammiferi vi è un grande divario; spesso le forme meno longeve sono anche più piccole di mole e hanno un metabolismo più ...
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ONCOGENI
Vittorio Colantuoni
Si definiscono o. quei tratti di DNA che contengono l'informazione genetica per la sintesi di proteine capaci d'indurre la trasformazione maligna di una cellula e di portare [...] dell'attività trasformante. L'amplificazione genica è un'altra abnormalità cromosomica riscontrata in cellule tumorali di mammiferi. Anche in questo caso possono essere interessati i protooncogeni, come manifestazione occasionale in diversi tumori, o ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] , le quali acquistano quindi la capacità di restare vitali anche a temperature inferiori a 0 °C.
Ottenuti i primi mammiferi modificati geneticamente per produrre farmaci. Si tratta di due topi transgenici, uno dei quali capace di secernere nel latte ...
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RNA. Piccoli RNA
Elisabetta Ullu
Fino agli anni Settanta del XX sec. le funzioni biologiche note dell'acido ribonucleico (RNA) erano ristrette alla funzione codificante (RNA messaggero) e alla sintesi [...] 'RNA sono la metilazione della posizione 2′-OH del ribosio e la conversione di uridina a pseudouridina. Nell'RNA ribosomale di mammifero più di duecento nucleotidi sono modificati, circa la metà sono 2′-O-metilazioni e il resto sono pseudouridine. In ...
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L'Ottocento: biologia. Zoologia e tassonomia animale
Ilse Jahn
Zoologia e tassonomia animale
Agli inizi dell'Ottocento la zoologia non godeva ancora, in ambito accademico, di un pieno riconoscimento; [...] infusori, polipi, meduse, coralli e spugne; a questi si aggiungevano poi le tre classi superiori e separatamente i mammiferi e l'uomo. Queste classi, tuttavia, non erano rappresentate graficamente come una scala lineare, ma entro cerchi concentrici ...
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mammifero
mammìfero agg. e s. m. [comp. del lat. mamma «mammella» e -fero; propr. «fornito di mammelle»]. – Appartenente alla classe dei mammiferi: l’uomo è un m.; la balena è un animale mammifero. Come s. m. pl., mammiferi (lat. scient. Mammalia),...
pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione libera, e una radice che presenta al suo...