Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] H. Richter in Germania, i film del pittore-fotografo dadaista ManRay, del pittore cubista F. Léger, e il celebre Intermezzo di di nuove cinematografie, da quella indiana (che vantava autori come S. Ray e M. Sen), a quella cubana (con registi come T. ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] possibile residuo di serietà documentaria fu W. Wegman che inscenò una serie di composizioni facendone protagonista il suo cane, ManRay, in una gran varietà di costumi e maschere; la comica futilità degli sforzi di Wegman di trasformare intieramente ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] estreme dell'Underground americano e all'orizzonte delle metafore della visione (da Viking Eggeling a Fernand Léger, da ManRay a Kenneth Anger, da Stan Brakhage ad Andy Warhol).
All'interno di queste macrocategorie è possibile individuare modelli ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] The aviator di Scorsese, Alexander (2004) di O. Stone e Ray (2004) di T. Hackford. Discorso a parte merita Q. Tarantino come il mediocre Hulk (2002) di A. Lee o i due Spider-Man (2002, 2004) di S. Raimi che hanno confermato quest'ultimo tra i ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] è in rapporto a esso che si possono capire le tecniche che man mano vengono in uso. Si consideri, per es., il modo in fiammeggiante' americano degli anni Cinquanta (Samuel Fuller, Nicholas Ray ecc.), con la sua esigenza di esasperare le convenzioni ...
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New American Cinema
Franco La Polla
Se storicamente l'esperienza di Jonas Mekas e dei registi riuniti nel New American Cinema Group (NACG) viene identificata nell'etichetta di N. A. C., in un senso [...] quelli, gli anni in cui Morris Engel, Ruth Orkin e Ray Ashley giravano The little fugitive (1953; Il piccolo fuggitivo), suscitando opere come Flaming creatures (1963) di Jack Smith, Twice a man (1964) di Gregory J. Markopoulos, Scorpio rising (1963) ...
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artbook (art book) s. m. 1. Pubblicazione o libro che raccoglie testi e documenti d’arte visiva, fotografie, illustrazioni relativi all’opera di un artista visuale o a produzioni artistiche multimediali, come film, videogiochi e simili commercializzati...