Vescovo italiano (m. 962 circa); di nobili origini, apparteneva alla stirpe dei conti di Macon; fu abate di Goudargues, d'Aniane e di Cruas, poi arcivescovo di Arles (dal 920). Con l'appoggio di Ugo, re d'Italia, ottenne la commenda dei vescovadi di Mantova (933-45), di Verona (933-46) e di Trento (933-57). Dal 946 ebbe poi l'arcivescovado di Milano. Rivolto a interessi mondani, si preoccupò soprattutto ...
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Re di Giuda (687 circa - 642 a. C.), figlio e successore di Ezechia. Fu ardente fautore dell'introduzione dei culti stranieri, e in particolare assiri, nel quadro di una politica di asservimento alla potenza mesopotamica; perseguitò pertanto con grandi stragi i fautori della religione nazionale. Secondo il libro II delle Cronache 33, 12-20, M., portato prigioniero in Babilonia, finì col pentirsi delle ...
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Manasse
Personaggio biblico, figlio di Giuseppe e di Asenet, da cui prende nome una delle tribù d’Israele. Secondo la tradizione biblica, essa occupava a occidente del Giordano la zona mediana della [...] Palestina, confinando a Sud con la tribù di Efraim e a Nord con quella di Issacar; a oriente del Giordano occupava una zona ancora più ampia, estendentesi da Mahanaim a Sud fino al Monte Hermon a Nord ...
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Scrittore bizantino (sec. 12º). La sua opera principale è una cronaca universale in 6733 versi politici intitolata Σύνοψις ἱστορική, che comincia con la creazione del mondo e finisce con la morte di Niceforo Botoniate (1081). Ebbe larga popolarità e diffusione, come si rileva dai molti manoscritti e riassunti pervenutici. Ha lasciato parecchi altri saggi e poesie, in gran parte inediti ...
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Re di Giuda dal 641 al 639 a. C.; figlio di Manasse, favorì come il padre le pratiche idolatriche e quindi fu avverso ai principî religiosi propugnati dai profeti. Fu ucciso da una congiura di palazzo, [...] ma il popolo uccise a sua volta i congiurati e pose sul trono suo figlio Giosia ...
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Metropolita di Naupatto (m. prima del 1233), nipote dell'arcivescovo di Naupatto, Manasse, cui succedette; al sorgere del despotato d'Epiro (1204), e specialmente dopo la presa di Tessalonica da parte [...] di Teodoro Angelo (1222), fomentò la costituzione di una chiesa autocefala, senza legami con Roma né con il patriarcato greco di Costantinopoli (trasferito a Nicea), seguendo però una politica ondeggiante ...
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Gesuita (Genova 1703 - Modena 1770), famoso predicatore, autore anche di tre tragedie (Sedecia, Manasse, Dione), le più vigorose del "teatro gesuitico". Nel 1761 fu chiamato a Vienna come predicatore di [...] corte ...
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Re di Giuda (640-609 a. C.), figlio di Amon e nipote di Manasse. Approfittò della crisi dell'impero assiro, messo in difficoltà da Medi e Babilonesi, per sospendere il pagamento del tributo e per annettere [...] i territorî già d'Israele e poi province assire. Sotto di lui i profeti Geremia e Sofonia iniziarono la loro carriera e fu trovato nel tempio di Gerusalemme il Libro della legge; morì per le ferite ricevute ...
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ADELMANNO
Cinzio Violante
Sacerdote della Chiesa milanese, che una tarda tradizione ritiene "cimiliarca" della cattedrale di S. Maria "Yemalis",fu eletto arcivescovo di Milano nel 948, in contrasto [...] , i Milanesi e A. si erano mantenuti ostili a Ottone durante tutti i quattro mesi della sua permanenza a Pavia, mentre Manasse rivestiva la carica di arcicancelliere (come tale appare dal 10 ott. 951 al 15 febbr. 952).
Forse l'ostilità permanente dei ...
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Beniamino
L’ultimo dei figli del patriarca ebreo Giacobbe, capostipite della tribù omonima, prediletto del padre. La tribù, che faceva parte, con quelle di Manasse e di Efraim, del gruppo di Rachele, [...] si stanziò in Palestina intorno alla metà del 13° sec. a.C. occupando la parte centrale della regione con Gerusalemme. Nel periodo dei giudici la tribù di B. dovette far fronte all’intera Lega israelitica ...
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manere
manére v. intr. [dal lat. manere] (pass. rem. mansi, manésti, ecc.; non documentato nel part. pass. e nei tempi composti), ant. – Rimanere: tanti Speculi fatti s’ha in che si spezza, Uno manendo in sé come davanti (Dante).
-mania
-manìa [dal gr. -μανία; cfr. manìa]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco (per es., andromania, metromania), o, più spesso, formate modernamente sul modello greco, indicanti in modo generico un’inclinazione, una...