manchu
(o manciù) Popolazione del ramo meridionale del ceppo tunguso. Il termine è la trascrizione del nome indigeno manju, di etimo ignoto. Discendenti dei juchen, i m. sono i soli sopravvissuti fra [...] i molti gruppi etnici che nell’antichità abitavano la Manciuria, prima che essa fosse colonizzata dai cinesi. Originariamente dediti all’allevamento e alla caccia, guerrieri e famosi cavalieri, assimilarono ...
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triade
Nome dato in Occidente a una società segreta fondata in Cina nel sec. 17° per rovesciare la dinastia Manciù, la cui denominazione fa riferimento a tre concetti base della filosofia cinese: Cielo, [...] Terra, Uomo. Oggi la t. è un’organizzazione criminale, detta anche mafia cinese, di cui Hong Kong e Taiwan costituiscono le basi più importanti, ma diffusa anche in Europa e negli USA; le sue attività ...
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Gesuita (Maastricht 1624 - Ch'angchou 1676), missionario in Cina scrisse la Historia tartaro-sinica nova (1659-65), nella quale sono ricostruite le vicende della conquista manciù nonché delle persecuzioni [...] e dell'espulsione dei missionarî. Curò, insieme ad altri confratelli, la prima edizione della biografia di Confucio dedicata all'Occidente (con un trattato sulla sua dottrina, in lat. e cinese, 1663), ...
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Abahai (propr. Hong Taiji)
Abahai
(propr. Hong Taiji) Sovrano mancese (n. 1592-m. 1643). Ottavo figlio di Nurhaci, gli successe nel 1626. Nel 1635 cambiò il nome del suo popolo da jurchen in manciù [...] e l’anno successivo si proclamò imperatore cambiando il nome dinastico da Hou Jin («Jin posteriori») in Qing. Condusse campagne vittoriose in Cina, in Corea e contro i mongoli, ponendo le basi per la conquista ...
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Uomo politico cinese (Choihang, Guangdong, 1866 - Pechino 1925), noto anche come Sun Wen o Sun Deming o Sun Yixian (la pronuncia cantonese di quest'ultimo nome ha dato origine alla forma Sun Yat-sen, con [...] nazionale della Cina, asservita dai trattati ineguali imposti dalle grandi potenze, sostenendo l'abbattimento della dinastia manciù e la creazione di un regime repubblicano basato sui "tre principi del popolo", nazionalità, democrazia, benessere ...
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Città della Cina nord-orientale (3.995.531 ab. nel 2003; 5.150.000 ab. nel 2009, considerando l’intera agglomerazione urbana), capoluogo della prov. del Liaoning e della regione del Nord-Est, principale [...] , con un’università e numerosi altri istituti di istruzione superiore. Presso la città si trovano i sepolcri dei primi 2 imperatori della dinastia Manciù.
S. fu sede della dinastia mongola degli Yuan nel 12° sec.; fu conquistata nel 1621 dai sovrani ...
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Agitatore politico romeno, nato a IaŞi il 13 settembre 1899. Il romanticismo politico gli venne dal padre Ion Zelinschi il quale, ammiratore dei famosi haiduci, antichi briganti cavalieri vendicatori delle [...] al movimento di A. C. Cuza. Assolto nel processo cui era stato sottoposto per aver ucciso il prefetto di polizia Manciu di IaŞi, fondò la "Legione arcangelo Michele" (1927) detta anche "Guardia di Ferro", che, basata su dogmatici principî di mistica ...
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(cin. Manchou, oggi Dongbei) Regione dell’Asia orientale (circa 800.000 km2 con 107.430.000 ab. nel 2005), identificabile con la sezione nord-orientale della Cina e divisa fra le province di Jilin, Liaoning [...] 1948. Da allora in poi la storia della M. si confonde con quella della Repubblica Popolare di Cina.
Antropologia
I Manciù sono i soli sopravvissuti fra i molti gruppi etnici che nell’antichità abitavano la M.; vivono ampiamente mescolati ai Cinesi e ...
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Sun Yat-sen
Massimo L. Salvadori
Costruire una Cina moderna
È stato il fondatore della Cina moderna e, con Chiang Kai-shek, Mao Zedong e Deng Xiaoping, una delle maggiori personalità della storia cinese [...] ). Restò ben poco in carica, poiché, nel vano tentativo di evitare la guerra civile, si dimise a favore di un generale manciù. La guerra civile fece piombare nel caos la Cina, dove in un clima di anarchia presero a spadroneggiare i «signori della ...
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Tibet
Paola Salvatori
(XXXIII, p. 800; App. II, ii, p. 996; III, ii, p. 954; V, v, p. 497)
La regione autonoma del T. ha una superficie di 1.200.000 km², una popolazione pari a 2.480.000 ab. (secondo [...] la reazione della Cina, che a sua volta occupò militarmente il T. nel 1909. In seguito alla caduta dell'impero Manciù (1912), la guarnigione cinese fu espulsa e il territorio rimase di fatto indipendente fino al 1950, quando venne nuovamente occupato ...
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manciu
manciù agg. e s. m. [dall’ingl. Manchu, fr. mandjou, trascriz. del nome indigeno Manğu, di etimo ignoto]. – Relativo o appartenente ai Manciù, popolazione (costituente il ramo merid. della razza tungide) che nell’antichità abitò la...
mancese
mancése agg. – 1. Che appartiene o si riferisce alla Manciuria, regione dell’Asia orient. compresa nella parte nord-orient. della Repubblica Popolare Cinese; manciuriano. 2. Che si riferisce ai Manciù, popolo antico e moderno della...