Uno degli ultimi discendenti degli Inca del Perù (m. 1563 circa), fratello di Huáscar e Atahualpa; nel 1533 fu riconosciuto da Pizarro sovrano legittimo e incoronato a Cuzco. Nel 1536, a causa delle continue violenze perpetrate dagli Spagnoli, capeggiò una rivolta e pose l'assedio a Cuzco; non essendo riuscito a prendere la città si rifugiò nelle montagne ...
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Stato dell’America Meridionale, confinante a N con l’Ecuador e la Colombia, a E con il Brasile e la Bolivia, a S con il Cile; a O è bagnato dal Pacifico per 2270 km.
Il territorio del Perù (sp. Perú) [...] (1532). Uccisi sia Huáscar, fautore della resistenza, sia Atahualpa, Pizarro s’impadronì di Cuzco e impose sul trono MancoCápac II; questi, dapprima disposto a collaborare, di fronte a violenze e saccheggi perpetrati dagli Spagnoli, approfittò dell ...
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Popolazione di lingua quechua delle Ande peruviane che al momento della conquista spagnola (1532) dominava un vastissimo impero nell’America Meridionale, sotto l’autorità di un sovrano assoluto, ritenuto [...] Cenni storici
Secondo la tradizione, gli I. si installarono nella regione di Cuzco nel 13° sec., sotto la guida del mitico MancoCapac. La formazione dell’Impero i. ebbe inizio a partire dal 15° sec., a opera di Pachacúti, che nel 1438 sconfisse gli ...
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(o Cusco) Città del Perù (348.935 ab. nel 2007); capoluogo del dipartimento omonimo (72.104 km2 con 1.171.403 ab. nel 2007). Il nome in quechua significa «ombelico» e si riferisce alla posizione geografica [...] .
Per l’epoca precolombiana la storia di C. coincide con quella del Perù incaico. La sua fondazione è attribuita al mitico MancoCapac I. Conquistata dagli Spagnoli (F. Pizarro vi entrò alla fine del 1533, saccheggiandola) e privata del suo grado di ...
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1. - Re (1156-97) degli Incas del Perù, quinto del ramo di Hurin-Cuzco, figlio di Mayta Capac; crudele e potente, estese l'impero incaico soprattutto a spese degli Aymará. 2` Generale inca (sec. 14º) che, [...] al servizio di suo fratello il re Titu MancoCapac, sottomise parecchie tribù confinanti. ...
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Ultimo Inca del Perù (m. Cuzco 1572), figlio di MancoCápac II. Dopo la sottomissione del fratello Sayri Túpac, continuò a regnare a Vilcabamba e a combattere gli Spagnoli, finché questi ultimi lo catturarono [...] e condannarono a morte ...
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Conquistatore (Trujillo, Estremadura, 1475 circa - Lima 1541). Il suo nome è indissolubilmente legato al ricordo di una delle imprese più temerarie delle conquiste spagnole in America. Determinato a conquistare [...] L'entrata di P. a Cuzco (15 nov. 1533) e il saccheggio della città furono seguiti dalla nomina a imperatore di MancoCápac II e dal consolidamento della conquista: Almagro partì alla conquista del Cile, mentre P. fondò Lima (genn. 1535), Trujillo e ...
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Inca del Perù, per alcuni cronisti il secondo della serie (1062-1092), figlio del mitico MancoCapac I e di Mama Ocllo; secondo il cronista Montesinos, invece, fu il primo. Prese comunque per primo il [...] titolo di Inca, e incominciò a estendere il suo dominio sulle zone circostanti Cuzco. Gli successe il figlio Lloque Yupanqui ...
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precolombiane, civilta
precolombiane, civiltà
Definizione invalsa da tempo per indicare l’insieme delle culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e [...] amministrativa. La mitologia incaica attribuisce la fondazione di Cuzco, futura capitale del regno, al valoroso condottiero MancoCapac (divinizzato dalla tradizione posteriore), la cui stirpe avrebbe originato la dinastia regnante. Nel corso del 13 ...
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Tupac-Amaru
Túpac-Amaru
Ultimo sovrano inca del Perù (m. Cuzco 1572). Figlio di MancoCápac II, dopo la sottomissione del fratello Sayri Túpac continuò a regnare a Vilcabamba e a combattere contro gli [...] spagnoli, finché questi ultimi lo catturarono e lo condannarono a morte ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o desiderabile; o non esserci affatto, di...
meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, contrapponendosi direttamente a più....