Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] va ricordato a titolo d'onore l'uso di provocare la narcosi durante le operazioni, facendo inalare vapori d'oppio, mandragora e giusquiamo, delle quali sostanze s'imbevevano spugne; per il risveglio si faceva poi inalare aceto. Teodorico parla delle ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] -Mangiagalli 1924; Radda scene zingaresche Bepi Bianchini-Guido Bianchini 1924; Anna Karenina Igino Robbiani 1926; La mandragora Castelnuovo-Tedesco 1926; Samaritana della Scala da Polenta Gastone Costa-Vincenzo Gusmini 1927; Fata Malerba Salvatori ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive...
mandragorina
s. f. [der. di mandragora]. – Alcaloide estratto dai semi e dalle radici della mandragora, che si presenta come una sostanza incolore, inodore e deliquescente, dotata di azione midriatica e antispasmodica analoga a quella dell’atropina.