LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] quel pontefice. Se, dopo il 1250, non cessò la guerra contro i suoi discendenti ed eredi (Corrado IV, Corradino, Manfredi), la fase precedente delle ostilità coincise con il punto culminante del conflitto, che segnò l'avvio del tramonto della potenza ...
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CASTANIA, Blasco Lanza barone di
Roberto Zapperi
Nacque a Catania nel 1466.
Secondo una tradizione inaugurata dallo stesso C. e rivendicata poi tenacemente dai suoi discendenti che la fecero accreditare [...] A. Inveges, Parte terza degli Annali della felice città di Palermo, Palermo 1651, pp. 89 S-), egli sarebbe nato da un Manfredi, cadetto di Blasco Lancia barone di Longi. Ma questa versione, che apparenta i Lanza all'anfica e potente famiglia Lancia ...
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BOSSI, Luigi
Maria Franca Baroni
Figlio del consigliere ducale Antonio, appare al servizio di Filippo Maria Visconti duca di Milano a partire dal 1431. Fu da lui inviato come procuratore in varie missioni, [...] portata a termine nel giugno del 1447, quando il B. si recò a Faenza per sollecitare l'aiuto di Guidazzo Manfredi, passato al servizio del duca contro i Veneziani. Dello stesso periodo possediamo una sua lettera, scritta il 25 giugno, indirizzata ...
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Architettura, Regno di Sicilia
CCorrado Bozzoni
Una trattazione, anche sintetica, dell'architettura fridericiana nel Regno di Sicilia implica la risposta ad alcune questioni preliminari, necessarie [...] cioè dall'assunzione della corona di Sicilia da parte di Enrico VI (1194) alla definitiva sconfitta e morte di Manfredi (1266). Consegue già da tali considerazioni, e trova conferma dall'analisi delle opere, che all'architettura fridericiana non può ...
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Musulmani
Bruna Soravia
Se la seconda metà del sec. XII aveva conosciuto una ripresa parziale dell'offensiva musulmana contro la minaccia cristiana, con la cacciata dei normanni dalle coste nordafricane [...] come nuovo console di Sicilia a Tunisi il figlio di Andrea Capuano, mentre nel 1266, poco prima della sua morte, Manfredi avrebbe inviato un'ambasciata a Tunisi. La continuità dei rapporti con la casa sveva ebbe tuttavia una conferma clamorosa di lì ...
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CAETANI, Roffredo
Daniel Waley
Figlio di Roffredo (I) e di Emilia Patrasso, secondo di questo nome, conte di Caserta (dal 1295), nacque intorno al 1225 o poco dopo.
Del padre del C., Roffredo, abbiamo [...] , Gelasio Caetani, non sono sempre esatte: ad esempio suo padre non era certamente Mattia de' conti di Anagni (un sostenitore di Manfredi), né egli fu mai nominato rettore della Marca d'Ancona, né, infine, pare che a lui si debba la costruzione delle ...
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Famiglia fiorita in Sicilia dal sec. 11º al 15º e che forse può ricollegarsi ai Clermont di Francia. I più antichi membri ricordati sono un Edgardo di Capua e un Ugo signore di Colubraro e Policoro (Basilicata), [...] Giovanni, detto il Giovane, fiero avversario di Roberto d'Angiò, di cui cadde prigioniero a Lipari, nel 1339; Manfredi II, vicario generale del Regno (m. 1353); Manfredi III (v.) e Andrea (v.). Durante il regno di Pietro II d'Aragona (1337-42) e di ...
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GUERCIO, Guglielmo
Enrico Basso
Nato presumibilmente a Genova nel terzo decennio del sec. XIII, apparteneva a una famiglia di origine vicecomitale tra le più influenti dell'aristocrazia consolare che [...] progettato e sperato.
Agli inizi del 1264 il G. venne infatti accusato di aver ordito, in accordo con re Manfredi di Sicilia, una cospirazione per rovesciare il governo imperiale e aprire ai Latini le porte di Costantinopoli; arrestato e tradotto ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Anticristo e nel tramonto della sua casa la fine del mondo.
La successione al Regno fu problematica anche in Calabria. Manfredi mantenne il dominio, dapprima come luogotenente del fratello Corrado IV, e in tale veste si affidò a Pietro Ruffo, maestro ...
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Famiglia fiorentina, potentissima nel sec. 12º, si scontrò con l'oligarchia consolare capeggiata dai Giandonati (1177), nel momento in cui la venuta di Federico Barbarossa in Toscana sembrava loro particolarmente [...] concorso alla strage dei Buondelmonti (1215), gli U. alzarono bandiera ghibellina; poi (1258) tentarono di dare la città a Manfredi, ma furono cacciati a furor di popolo, riparando a Siena. Dopo Montaperti (1260), in cui ebbe parte eminente Farinata ...
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overtourism s. m. inv. Sovraffollamento turistico, concentrato in alcuni periodi dell’anno in città e siti famosi, che provoca o può provocare danni ai monumenti e all’ambiente, oltreché disagi per i residenti. ◆ I numeri in crescita fissa dell'industria...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...