NEW YORK (XXIV, p. 727; II, 11, p. 404)
Mario Manieri Elia
Architettura e urbanistica. - La popolazione, quasi stabile dal dopoguerra, s'avvicina agli otto milioni con tendenza all'aumento in Queens, [...] si pone in atto un'inversione di tendenza di cui si fa promotore, ancora una volta, Rockefeller, insediando il suo Chase Manhattan Bank nella Down Town, presso Wall street. Faranno seguito, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta, le ...
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TSCHUMI, Bernard
Alessandro Carbone
Architetto franco-svizzero, nato a Losanna il 25 gennaio 1944. Vive e lavora tra New York e Parigi. Dopo gli studi svolti a Parigi e al Politecnico federale di Zurigo [...] forma e programma (funzione): una trascrizione architettonica della realtà attraverso una storia d'amore e di morte a Manhattan. Il secondo periodo è caratterizzato dal tentativo di mettere in pratica i concetti precedentemente teorizzati. Il punto ...
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grattacielo
Fabrizio Di Marco
Con la testa tra le nuvole
Il grattacielo (dall'inglese sky-scraper), un edificio alto più di 15÷20 piani, è il simbolo della città americana, specialmente di Chicago ‒ [...] che con i suoi 382 m di altezza è stato per molti anni l'edificio più alto del mondo. La struttura di Manhattan sarà poi definita dal gigantesco complesso multifunzionale del Rockefeller Center (1931-40), con il grattacielo centrale di 70 piani dalla ...
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KOOLHAAS, Rem
Gianni Celestini
Architetto olandese, nato a Rotterdam nel 1944. Tra il 1952 e il 1956 vive in Indonesia, poi si trasferisce ad Amsterdam. Dopo un breve periodo nel quale svolge attività [...] (1972). K. inizia anche la stesura di un libro (Delirious New York: a retroactive manifesto for Manhattan, pubblicato nel 1978) nel quale analizza le conseguenze sull'architettura della cultura metropolitana emergente; parallelamente, insieme a ...
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FIVE ARCHITECTS
Roberto Perris
Denominazione di un gruppo di cinque architetti statunitensi formatosi verso la fine degli anni Sessanta a New York. L'affinità intellettuale che li accomunava, sintetizzata [...] , Princeton e alla Cooper union (New York). È autore di numerose case unifamiliari, del progetto urbano per il waterfront di Manhattan esposto al Museum of Modern Art (1967), di una ricerca sulle strade urbane commissionata dall'U. S. Departement of ...
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FRIEDMANN, Yona
Cinzia Corradini
Architetto naturalizzato francese, nato a Budapest il 5 giugno 1923. Diplomatosi in Architettura all'Istituto tecnologico di Haifa, è tra i maggiori esponenti delle [...] a risolvere il problema della climatizzazione delle città (affrontato anche da B. Fuller con il suo progetto per Manhattan).
In Francia questa ''Architettura dell'utopia'' ha avuto la sua massima diffusione nel 1965, attraverso l'organizzazione di ...
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MERRILL, John
Pia Pascalino
Ingegnere e architetto statunitense, nato a St. Paul il 10 agosto 1896. Nel 1935-36, con A. N. Owings e L. Skidmore, ha costituito la società S.O.M. di progettazione per [...] , il centro artistico, la biblioteca. Altre opere della S.O.M.: New York, Lever House, 1951-54; New York, Chase Manhattan Bank, 1957-61; San Francisco, Alcoa Center, 1968.
Bibl.: H. Russel Hitchoock, Architektur von Skidmore, Owing & Merrill 1950 ...
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URBANISTICA
Gabriele Scimemi
Giuseppe Lavitola-Paolo Nervi
(XXXIV, p. 768; App. III, II, p. 1037; IV, III, p. 740)
Il processo di progressiva urbanizzazione della popolazione mondiale continua nel [...] la superficie che attualmente non trova locatari: infatti gli spazi non occupati rimangono intorno al 20% nel centro di Manhattan. Per quanto riguarda i nuovi settori portanti dell'economia di New York, l'amministrazione locale guarda con interesse ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] . Le aree urbane sono ormai vedove del mito dei Van der Bilt o dei Rockefeller, le grandi famiglie che costruirono Manhattan. Gli architetti, e quindi le città, devono confrontarsi con un cliente invisibile. Infatti, l'accumulo di risorse non è più ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] 15-17.
J. Habermas, Theorie des kommunikativen Handelns, Frankfurt am Main 1981 (trad. it. Bologna 1986).
B. Tschumi, Manhattan Transcripts, London 1981.
G.C. Argan, Progettazione, in Enciclopedia universale dell'arte, 11° vol., Novara 1983, ad vocem ...
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robosoldato
(robo-soldato), s. m. Automa dotato di tecnologie molto avanzate, capace di sostituire l’uomo in azioni belliche particolarmente delicate e pericolose. ◆ Dalla cenere di Manhattan alla polvere dell’Afghanistan, è resuscitata la...
controsummit
(contro-summit), s. m. inv. Incontro organizzato come protesta nei confronti di una riunione al vertice precedentemente convocata. ◆ i no-global porteranno scompiglio a Manhattan [sede del World Economic Forum] […]: oggi due «contro-summit»...