Ferzetti, Gabriele (propr. Pasquale)
Nicola Fano
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 17 marzo 1925. Nelle sue interpretazioni ha privilegiato un atteggiamento di distacco psicologico e [...] (1955) e successivamente, accanto a Monica Vitti e Lea Massari, in L'avventura. Del 1965 è Trois chambres à Manhattan (Tre camere a Manhattan) di Marcel Carné, mentre del 1967 è A ciascuno il suo di Elio Petri (con Gian Maria Volonté protagonista ...
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Barsacq, Léon
Sabina Tommasi Ferroni
Scenografo cinematografico francese, nato a Feodosija (Russia, oggi Ucraina) il 18 ottobre 1906, da madre russa, e morto a Parigi il 23 dicembre 1969. Fratello maggiore [...] una 'strada teatro' di grande forza espressiva. Lavorò nuovamente con Carné nel 1965 per Trois chambres à Manhattan (Tre camere a Manhattan), ma con minor successo. Durante la sua carriera collaborò, in qualche caso come assistente scenografo, con ...
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Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, [...] , la solitudine, il disagio esistenziale, il vuoto interiore, l'ossessione, il delitto (La fenêtre des Rouet, 1946; Trois chambres à Manhattan, 1946; La neige était sale, 1948, trad. it. 1952; L'horloger d'Everton, 1954; Le fils, 1957). Gran parte di ...
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Brody ⟨bródi⟩, Adrien. − Attore cinematografico statunitense (n. New York 1973). Dopo aver studiato all'American academy of dramatic arts e alla High school for performing arts, ha interpretato il primo [...] 2014); entrambi nel 2015, Septembers of Shiraz e Tian jiang xiong shi (La battaglia degli imperi - Dragon blade, 2015); Manhattan nocturne (2016); The French Dispatch (2021); Blonde (2022); Asteroid City (2023); The Brutalist (2024), per il quale ha ...
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Pseudonimo del writer ed artista statunitense Lenny McGurr (n. New York 1955). Formatosi nell’ambiente dell’era pioneristica del graffiti-writing è autore, in una fase successiva, del sovvertimento della [...] da F. non mancano di portarlo sul palcoscenico artistico locale più entusiasmante dei primi anni Ottanta, quell’East Village a Manhattan che ruota attorno alla Fun Gallery di Patti Astor. A notare il suo lavoro anche lo storico gruppo punk dei Clash ...
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Architetto svizzero (n. Losanna 1944) con doppia nazionalità (svizzera e francese). Tra i maggiori interpreti del decostruttivismo, è uno dei punti di riferimento dell'architettura internazionale. Il suo [...] prendono spunto anche da fenomenologie appartenenti ad altre discipline. È autore di numerosi saggi, tra cui si segnalano: The Manhattan transcripts (1981), La case vide (1986) e Architecture and disjunction (1994). La sua ricerca teorica gli è valsa ...
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Artista concettuale tedesco (n. Colonia 1936). Da installazioni che sperimentano interrelazioni ed equivalenze di sistemi fisici e ambientali (Cubi di condensazione, 1963-65; Cubo d'erba, 1967) è passato [...] 1931) ha profondamente contribuito all'impostazione della sua ricerca.
Opere
Oltre ai lavori citati si segnalano: Shapolsky et al. Manhattan real estate holdings, a real-time social system, as of May 1st, 1971 (1971, installazione per una personale ...
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Gopnik, Adam. – Scrittore e giornalista canadese (n. Philadelphia, Pennsylvania, 1956). Collaboratore del New Yorker dal 1986, dall’anno successivo ha curato la critica d’arte di questa testata, diventandone [...] on the season (2012; trad. it. L' invenzione dell'inverno, 2016), At the strangers' gate: arrivals in New York (2017; trad. it. Io, lei, Manhattan, 2019) e The real work: on the mystery of mastery (2023; trad. it. Il segreto del talento, 2024). ...
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BONCI, Alessandro
Angelo Mattera
Nato a Cesena (Forlì) il 10 febbr. 1870, apprendista calzolaio, fu presentato da A. Dell'Amore a C. Pedrotti, direttore del liceo musicale di Pesaro, dove venne subito [...] suo ritiro dalle scene, il B. percorse l'Europa e gli Stati Uniti d'America (dove debuttò il 3 dic. 1906 al Manhattan Opera House di New York con I puritani e il 22 nov. 1907 al Teatro Metropolitan della stessa città con il Rigoletto), interpretando ...
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Griffith, Melanie
Altiero Scicchitano
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 9 agosto 1957. Ha ottenuto i suoi migliori risultati in Something wild (1986; Qualcosa di travolgente) [...] in Body double (Omicidio a luci rosse) di Brian De Palma e quello della spogliarellista in Fear city (Paura su Manhattan) di Abel Ferrara. Ma è stato in Something wild, trasformandosi dall'aggressiva Lulù (caschetto nero alla Louise Brooks, vestito ...
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robosoldato
(robo-soldato), s. m. Automa dotato di tecnologie molto avanzate, capace di sostituire l’uomo in azioni belliche particolarmente delicate e pericolose. ◆ Dalla cenere di Manhattan alla polvere dell’Afghanistan, è resuscitata la...
controsummit
(contro-summit), s. m. inv. Incontro organizzato come protesta nei confronti di una riunione al vertice precedentemente convocata. ◆ i no-global porteranno scompiglio a Manhattan [sede del World Economic Forum] […]: oggi due «contro-summit»...