Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] ne venne fatta una stima: avanzandosi dubbi sulla sua solidità, se ne fissò il prezzo in cui perfetta analogia, nonostante le mani diverse, rimanda a un modello città di Firenze, a cura di G. Cinelli, Firenze 1677.
F.L. Del Migliore, Firenze città ...
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GIAMBERTI, Francesco, detto Francesco da Sangallo o Il Margotta
Sandro Bellesi
Figlio dello scultore e architetto Giuliano e di Bartolomea Picconi, nacque a Firenze il 1° marzo 1494 nella dimora di [...] di Firenze, il suo intervento nel ripristino delle fortificazioni della città (Milanesi, in Vasari, IV, pp. 289 s. n nella resa incisiva delle mani e nella fisionomia Roma (Middeldorf, 1938, pp. 128 s.).
Sulla scia di quest'opera è stato avanzato, in ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] ) e la Beata Diana Andalò che fa professione nelle mani di s. Domenico (Bologna, Museo di S. Domenico belle arti... per la città di Bologna, I, pt. I, Bologna 1816, pp. 88 s.; M. Gualandi, Nuova raccolta di lettere sulla pittura..., Bologna 1856, IV ...
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BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] avvenimento di rilievo, l'ingresso solenne in una città, come la firma di un'alleanza o di è la lunga striscia di tessuto sistemata sull'orlo della tavola per permettere ai convitati di pulirsi la bocca e le mani, quale compare sino alla fine del sec ...
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FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] crociate. I veri centri del califfato furono comunque la città del Cairo e l'Egitto, che caddero sotto i l'isola era passata nelle mani dei Normanni da parecchi decenni, figura alta oltre un metro, poggiante sulle quattro zampe, e un leone di ...
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LIPPO MEMMI
C. De Benedictis
Pittore, figlio di Memmo di Filippuccio, L. è documentato dal 1317, anno in cui firmò la Maestà del palazzo del Popolo di San Gimignano, al 1347, quando acquistò una vigna [...] il riconoscimento delle due mani. La pala venne grande respiro per le chiese della città e per quelle del contado - Paragone 14, 1963, 159, pp. 27-44; C. De Benedictis, Sull'attività orvietana di Simone Martini e del suo seguito, AV 7, 1968 ...
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CESARE da Sesto
Giulio Bora
Figlio di un Giacomo (Beltrami, 1920, p. 10), se ne deduce la data di nascita, 1477, dal necrologio milanese (Motta, 1891), che in data 27 luglio 1523 ne registra la morte [...] esiste un disegno a Venezia con studi delle mani (Cogliati Arano, 1966) e uno a New insigni che stanno esposte al pubblico nella città di Milano, Milano 1671, pp. , II, pp. 61, 433;L. Venturi, Saggio sulle opere d'arte ital. a Pietroburgo, in L'Arte, ...
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CATERINA da Siena, Santa
L. Bianchi
Nata a Siena il 25 marzo 1347, ventiquattresima figlia di Iacopo di Benincasa e di Lapa di Puccio di Piagente, C. entrò a far parte dell'Ordine della penitenza di [...] in vari luoghi e forse anche sulla parete accanto al sepolcro eretto nella destinato al Palazzo Pubblico della stessa città. Il reliquiario, finora considerato dalla Comunione che C. riceve dalle mani di Cristo.La sostituzione della scena delle ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] che deteneva in città e nelle campagne di M. ora a Brera e alcune ipotesi sulla sua attività come cartografo, in Raccolta Vinciana, XXIV Quattrini, Giovanni Agostino da Lodi e M.: quadri a due mani da S. Maria della Pace a Milano, Milano 2002; A ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] C. mentre dipingeva con tutte e due le mani, come scrisse, quasi vent'anni dopo, nel 196, F. Alizeri, Guida artistica per la città di Genova, Genova 1846-47, passim;W. ], pp. 216 s.); P. Rotondi, Appunti sull'attività giovanile di L. C., Genova 1956; ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...