PETESIS (Πετῆσι[ς])
L. Guerrini
Scultore greco, figlio di Papos, di età forse augustea.
La sua firma, in lettere greche, è incisa sulla parte sinistra del seggio in basalto appartenente a una piccola [...] -Romano di Alessandria. Si tratta della figura, ora frammentaria, di Ergeus, rappresentato seduto, con le mani posate sulle ginocchia unite: nelle mani è un volumen aperto. Un'iscrizione incisa sulla base ricorda che la statuetta è stata dedicata ...
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Meissner, Georg
Istologo e anatomista tedesco (Hannover 1829 - Göttingen 1905). Prof. di anatomia all’univ. di Basilea (1855), poi di fisiologia e istologia a Friburgo in Breisgau (1957) e infine a Göttingen [...] (fino al 1901). Corpuscoli di M.: corpuscoli deputati alla sensibilità tattile fine, situati nel derma delle dita delle mani e dei piedi e nella cute delle labbra, delle mammelle e dei genitali esterni. Sono formati dalle terminazioni di fibre ...
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Re visigoto (m. 585). Figlio del re Leovigildo che l'associò al trono, per influenza della moglie merovingia Ingonda, che aveva sposato nel 579, si convertì al cattolicesimo, onde una lunga lotta col padre [...] ariano. Vinto e fatto prigioniero, fu decapitato a Tarragona (o a Siviglia) per aver rifiutato la comunione dalle mani di un vescovo ariano. Fu canonizzato da papa Sisto V. Festa, 13 aprile. ...
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STERILIZZAZIONE
Nicola Leotta
. Termine usato in chirurgia per indicare tutti quei procedimenti con i quali si distruggono i microbî. Conosciuta l'azione che questi sono capaci di esercitare penetrando [...] e fisici. Gli agenti chimici sono usati per rendere sterile ciò che non può essere sottoposto agli agenti fisici, come: le mani del chirurgo, la cute dell'operando, gli oggetti di gomma, ecc. A tale scopo s'utilizzano i numerosi agenti chimici capaci ...
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SARMIZEGETUSA (gia Várhély e Grădişte, ora di nuovo Sarmizegetusa, in Romania)
Roberto Paribeni
Città della Dacia, capitale del regno, quando il paese dei Daci obbedì a un solo sovrano e poi capoluogo [...] della provincia istituita da Traiano. Già dopo la prima guerra di Traiano contro Decebalo, Sarmizegetusa rimase nelle mani dei Romani, e dopo la seconda da Traiano stesso fu eretta a colonia romana col nome di Colonia Ulpia Traiana Augusta Dacica ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] cavalieri riuniti intorno ad Ugo di Payns, originario della Champagne, prestarono i voti di povertà, castità e obbedienza nelle mani del patriarca di Gerusalemme Warmondo di Picquigny, che, su consiglio dei baroni latini d'Oriente, li impegnò alla ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] della madre (che egli definì più tardi come una delle poche donne erudite e amanti degli studi) e soprattutto nelle mani di colui che era ormai il maggiore rappresentante del casato Borromeo, il cugino Carlo, arcivescovo di Milano.
S. Carlo aveva ...
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CARRARA, Conte da
Michele Franceschini
Figlio naturale di Francesco il Vecchio, signore di Padova, e della nobile Giustina Maconia, nacque a Padova verso la metà del XIV secolo. Compiuti gli studi di [...] e nel 1385 divenne arciprete del duomo, carica da lui ricoperta fino a quando, nel 1388, la, città cadde nelle mani di Gian Galeazzo Visconti.
Sostenitore della politica di espansione di Francesco il Vecchio, il C. fu coinvolto in alcuni progetti ...
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Niccolò di Mira, santo
Ugolino Nicolini
Vescovo di Mira nella Licia, morto verso il 350 secondo la leggenda. Più noto come s. Nicola ‛ da Bari ', dalla città che ne conserva le relique dal 1087, quando [...] un gruppo di 62 marinai pugliesi ve le trasferì da Mira, caduta nelle mani degl'infedeli. Verso la fine del sec. IX Giovanni da Napoli tradusse in latino la Vita di N. dalla compilazione greca di Metodio patriarca di Costantinopoli, dando tale ...
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EPHEDRISMOS (ἐϕεδρισμός)
S. Stucchi
Gioco fanciullesco dell'antica Grecia.
Polluce (ix, 119) spiega in che cosa esso consistesse: "Si mette una pietra ritta ad una certa distanza e si cerca di rovesciarla [...] palle ed altre pietre; chi non riesce porta sul suo dorso il vincitore; quest'ultimo gli copre gli occhi con le mani. Il perdente deve camminare portando il vincitore fino a quando arriva, alla cieca, alla pietra che è chiamata pietra limite (δίορος ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...