Le più belle poesie, le più giuste nella storia della letteratura di ogni tempo e Paese hanno come un vento dentro che le sommuove, sostiene, le libera e le trattiene. Barbara Carle ha scritto, nel suo ancora non lungo cammino, con il lume della “feroce eleganza” del suo stile tante rigorose poesie. Esse hanno un impianto classico, una impalcatura che si apparenta ai più grandi poeti della davvero ...
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Iacopo MelioÈ facile parlare di disabilità (se sai davvero come farlo)Prefazione di Vera GhenoCon contributi di Fabrizio Acanfora e Flavia MonceriTrento, Erickson, 2022 Con il libro È facile parlare di [...] Si tratta di un manuale, un vademecum, e forse anche questo è uno degli aspetti originali del volume: non abbiamo tra le mani un trattato teorico che giudica o demonizza chi ha utilizzato sinora una lingua, nel migliore dei casi, “distratta”. Chi ha ...
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Siamo abituatissimi a digitare sulle tastiere di computer e smartphone. Non siamo più abituati a scrivere a mano: tanti non ci riescono più o quasi. Cosa stiamo perdendo? Per capirlo, può aiutarci questa testimonianza: «Ho riconosciuto subito la calligrafia di mio padre, quasi ottanta anni dopo. Che emozione!». È una recente confidenza ricevuta (dall’autore di questo articolo). Sono parole di Massimiliano, ...
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Nei dizionari della lingua italiana la definizione di internato [dal francese internat, derivato di interne «interno»] propone molte variabili. Per esempio, identifica chi è ricoverato a forza in un ospedale [...] (oggi, per questioni anagrafiche, la ricevono i familiari, visto che gli ex IMI viventi si contano sulle dita di due mani). A partire dal 2025, il 20 settembre diventa la «Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante ...
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«Ma ad un tratto tutto dentro di me si spense» – scrive Giorgia al principio di quest’anno scolastico lasciandomi in cuore un brivido e nella testa un interrogativo sempre più forte: come può una ragazza [...] della palla ovale architettata poche domeniche fa, mentre Elia dice di «un amico che se la prese e gli alzò le mani» con parole più antiche delle fresche cicatrici. Troncando con il futuroSo bene che si potrebbe fare: sguazzare di penna rossa, di ...
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Da qualche anno, l’universo giornalistico di Giuseppe Fava, con la sua quarantennale militanza della parola, è entrato all’Università di Palermo nei programmi dei corsi Linguistica italiana, di Lingua [...] altrove, è inutile scacciarle, si posano dovunque, sui bicchieri, sui cani, sulle palpebre dei vecchi, sui tavoli, camminano sulle mani e sulla faccia della gente. […] Poi i bambini - Metà della popolazione è formata da bambini sotto i dieci anni di ...
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A che serve essere vivi, se non c'è il coraggio di lottare?(Giuseppe Fava, La Violenza, opera teatrale, 1969) Il Grottesco della condizione umana, la maniera buffa,con cui sono organizzati i rapporti umani:per [...] . Paternostro-Pinello 2022, p. 352). Dopo aver sedotto il lettore nei primi paragrafi e consegnatogli empaticamente tra le mani una città vivida, dolorante, fragile come una persona, Fava riflette sulla crudeltà della morte a Palermo. L’oggetto dell ...
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Sono una studentessa del quarto anno del Liceo delle Scienze Umane presso l’istituto Giosuè Carducci situato a Volterra. Durante una recente lezione di letteratura, è emersa una riflessione riguardo a [...] la quale è un organismo vivo e acefalo (o, viceversa, dalle centinaia e centinaia di migliaia di teste e di bocche e di mani), non è imposta da un’élite ristretta, dall’alto, ma si consolida e si fa norma soprattutto sulla base dell’uso continuativo ...
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Leggendo la voce dispatrio (2018), si trova nell’ultima riga: «- Già attestato nel Corriere della sera del 23 novembre 1993, p. 29 (Giulio Nascimbeni)». Nella Introduzione di Matteo Giancotti a Il Dispatrio [...] nostro attento lettore per le informazioni aggiuntive e utilmente correttive che ci ha potuto fornire avendo avuto tra le mani la da lui citata edizione dell’opera di Luigi Meneghello, preceduta dall’introduzione di Matteo Giancotti. Integreremo in ...
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Il corpo che ci abita. Su Electra di Violetta Bellocchio e Donne che non muoiono di Maristella LippolisÈ il corpo, con la sua carica sovversiva, il fuoco di due delle opere più intense pubblicate [...] distorta e tragica di sentirsi in fondo complici, inidonee al proprio ruolo. Così Romina, che dinnanzi al marito, le cui mani «da un momento all’altro possono trasformarsi in armi contro di lei» abbassa lo sguardo e pensa:Forse stai sbagliando, non ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
Maní Centro del Messico (2500 ab. ca.), nello Stato dello Yucatán, 17 km a E di Ticul. Nei suoi pressi si trovano le rovine dell’omonima città maya, fondata dai Tutul Xiu nel 15° secolo. Dopo la distruzione di Mayapán, divenne centro del culto...
Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate degli antenati, oggetto di culto personale...