TARAXIPPOS (ταράξιππος)
C. Saletti
Demone che faceva imbizzarrire i cavalli.
Sappiamo da Pausania (vi, 20, 15-19) che tali Taraxìppoi erano ad Olimpia, sull'istmo di Corinto e a Nemea: ma dovevano essere [...] spiriti demoniaci, non ancora antropomorfizzati della tradizione eroica mitologica. Un T. è stato identificato nel nano che tiene con le mani il suo enorme fallo, dipinto alle spalle di un cavaliere su un pinax corinzio di Berlino. Così pure lo si è ...
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Vedi BETLEMME dell'anno: 1959 - 1994
BETLEMME (ebr. Bēt leḥern)
M. Avi-Yonah
Città della Giudea, 9 km a S di Gerusalemme, un po' fuori della strada principale che corre lungo la linea spartiacque palestinese [...] cui nome significava "Casa di Laḥmu" (nome di una divinità) - al tempo della conquista di Canaan da parte degli Israeliti venne nelle mani della tribù di Giuda. Nell'XI sec. a. C. fu la città natale della famiglia di Isai, padre di David, che divenne ...
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Vedi PHTHONOS dell'anno: 1965 - 1973
PHTHONOS (Φϑόνος)
Red.
Personificazione dell'Invidia.
Sappiamo da Luciano che era raffigurato nel dipinto di Apelle, la Calunnia, con l'aspetto di un uomo emaciato, [...] , 30) rinvenuto a Cefalonia (v.) appare come un giovane assalito da quattro animali (leone, tigre, pantera, leopardo), le mani portate al collo in atto di protezione. Probabilmente si tratta di un simbolo profilattico contro il malocchio (il mosaico ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] prigionieri o schiavi, costretti a combattere in occasione di funerali di illustri cittadini per soddisfare con il loro sangue i Mani del personaggio. Nel caso particolare erano detti bustuarü e le lotte si svolgevano nel momento in cui il cadavere ...
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Pittore, scultore, architetto, miniatore (Siena 1505-10 - ivi 1571). Nella sua versatile attività, N. ebbe come costante riferimento l'arte del Sodoma, di cui fu allievo e genero, di D. Beccafumi e di [...] (Siena, pinacoteca), Annunciazione, in stucco (Siena, coll. Chigi Saracini), palazzo Tantucci (1449). Dopo la capitolazione della città nelle mani dei Medici, lavorò a Lucca (1555-68) e, tornato a Siena, si dedicò al progetto del coro del duomo e ...
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KAULOS (Καῦλος)
E. Joly
Figlio dell'amazzone Kleite, eponimo ed ecista di Kaulonia in Magna Grecia (Serv., Ad Aen., 3, 553; Steph. Byz., s. v. Καυλωνία). Monete di argento da Kaulonia, coniate tra il [...] foglie e sul braccio sinistro proteso una figuretta virile in atteggiamento di corsa, coi piedi alati e con rami in ambedue le mani. Nel campo a destra è una cerva. Il retro delle monete presenta la medesima figura in incuso. Tra le ipotesi avanzate ...
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Amalrico
M.C. Rossini
Amanuense della prima metà del sec. 9°, il cui nome compare nel colophon della Bibbia detta di Alcuino, conservata nel Tesoro del Duomo di Monza (gi'a Bibl. Capitolare, G 1/1). [...] capiens in dextera libros / Exiguus Christo devotus famulus almo / Amalricus calamum atque hic sua otia fregit". Composta da più mani in una chiara minuscola carolina e riccamente miniata, la Bibbia è comunemente riferita, per ragioni stilistiche e ...
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KOMODIA (Κωμῳδία, Comoedia)
G. Gualandi
Personificazione della Commedia, quasi sempre unita nelle raffigurazioni con quella della Tragedia. Oltre che nel dipinto di Aetion (v.), K. appare nel piano inferiore [...] una delle due erme colossali del Vaticano dalla Villa Adriana di Tivoli.
Come menade, con tirso fiorito e un kàntharos nelle mani, precede Dioniso nel ritorno di Efesto sul cratere a figure rosse G 421 del Louvre nella maniera del Pittore di Ettore ...
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2°. - Incisore monetale il cui nome compare sul rovescio di un didracma di Nasso per esteso, mentre la sigla Π contrassegna altri conî della stessa città.
La particolarità che lo stesso nome è da Diodoro [...] (xiv, 15, 2) attribuito al magistrato di Nasso che nel 403 determinò la caduta della città nelle mani di Dionisio, ha dato origine alla ipotesi che sulla moneta di Nasso il nome indichi il magistrato e non l'incisore o che, almeno, le due persone si ...
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PAIDIKOS (Παίδικος)
E. Paribeni
Il nome dovrebbe indicare un ceramista attico attivo intorno all'ultimo decennio del VI sec. a. C. Insieme o alternativamente al nome viene usata la formula προσαγορέυω [...] del Pittore di Euergides e che presentano una notevole unità di indirizzi, le altre coppe e gli alàbastra rivelano diverse mani di pittori e varî indirizzi. Per di più un certo numero di coppe raggruppate in base a questa caratteristica formula ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...