GUGLIELMO CAPPARONE
HHubert Houben
Si tratta probabilmente di un condottiero tedesco venuto in Italia al seguito dell'imperatore Enrico VI. Quando Marcovaldo di Annweiler, su ordine dell'imperatrice [...] nel 1202, G. si precipitò a Palermo per mettere le mani sul palazzo reale e sul giovane Federico II. Ciò dovette al a consegnargli Palermo e il giovane re, passati poi entrambi nelle mani di Gualtiero di Palearia. Da allora G. rimase il capo del ...
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(lat. di Infĕri) Le divinità e in genere gli abitanti dell’oltretomba per gli antichi Romani. Il giorno festivo a essi dedicato era il 21 febbraio, in cui si celebravano i Feralia, al termine dei Parentalia. [...] ; tra questi i più importanti erano Dis Pater e Proserpina.
Le Inferie erano un sacrificio offerto dagli antichi Romani ai Mani in feste private che, in epoca imperiale, si celebravano di solito in 4 giorni determinati dell’anno (giorno natalizio ...
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Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] e alla sua autorità si sostituì quella del papa e dell’aristocrazia senatoria romana. Con la caduta dell’Esarcato nelle mani dei Longobardi, quest’aristocrazia senatoria non poté divenire padrona di fatto del Ducato (che comprendeva anche la Tuscia ...
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Dea della febbre, molto temuta da Babilonesi e Assiri. Nei testi cuneiformi appare come nome comune di una collettività di demoni femminili, ma generalmente si presenta con un alto grado di personificazione, [...] o Enlil; nefasta specialmente ai bambini, la sua sfera negativa si estende a tutto il ciclo della gravidanza e del parto. Ha testa di leone e denti asinini; tiene serpenti nelle mani, mentre le sue mammelle sono morse da un cane nero e da un maiale. ...
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ADEODATO I, papa (detto anche Deusdedit)
Girolamo Arnaldi
Romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, al momento di diventare papa era già prete da quarant'anni. Successe a Bonifacio IV dopo [...] Eraclio in Italia, da Ravenna, ove aveva sedato una rivolta, passava per Roma prima di recarsi a Napoli, caduta nelle mani del ribelle Giovanni da Compsa (Conza). A. autorizzò il trasferimento a Caorle del vescovado di Concordia (P. F. Kehr, Italia ...
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stimmate Nel linguaggio ecclesiastico, le piaghe sul corpo di Cristo, conseguenza della crocifissione.
In greco il termine indicava il marchio impresso con ferro sul bestiame in segno di proprietà, o anche [...] sofferti per Cristo, che sono i suoi ‘marchi’. Successivamente fu introdotto l’uso di indicare come s. le piaghe nelle mani, nei piedi e nel costato di Cristo (attorno alle quali, dal Medioevo, si sviluppò un culto particolare) e la riproduzione ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] modificare l'itinerario e di incontrarsi coi comandanti di Carlo V. L'obbiettivo era quello di ottenere la consegna di Milano nelle mani del papa come garante di una tregua a cui doveva seguire la pace. La tregua non fu raggiunta e, avvicinandosi il ...
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PIO da Pietrelcina, santo
Sergio Luzzatto
PIO da Pietrelcina (Francesco Forgione), santo. – Nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 maggio 1887, quarto di otto figli. Il padre Grazio [...] Carmelo da San Giovanni in Galdo, fu invece diverso. Se il corpo di padre Pio fosse stato esposto sul catafalco con le mani e i piedi nudi, la scomparsa delle stigmate si sarebbe prestata a «false e affrettate interpretazioni», e a «scandalo per i ...
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Ngagwang Lobsang Gyatso
(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalai lama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie [...] (sde srid) la cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del dalai lama. Consolidò e sviluppò la scuola dei dGe lugs pa, restaurando la disciplina monastica e assegnando un patrimonio fondiario a ...
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EGINO, Codice di
K. Bierbrauer
Manoscritto (mm. 390-310) conservato a Berlino (Staatsbibl., Phill. 1676), composto di trecentonove carte; il codice prende il nome da E. (720 ca.-802), vescovo di Verona [...] E. sulla base dell'Omeliario di Alano di Farfa (761-770). Il testo, in minuscola carolina, fu redatto da più mani; per le parti scritte che si volevano evidenziare (incipit, titoli) vennero usate lettere capitali, nella maggioranza dei casi su fondo ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...