MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] , che è il bordo superiore sinistro con la testa di Medea. Qui M. appare in vesti barbare, con la cassetta magica nelle mani. Sulla testa porta una tiara, sotto il peplo porta un chitone a maniche corte, ma dalla spalla le pende la lunga manica del ...
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SORIA
M.A. Castiñeiras González
Città della Spagna centrosettentrionale, capoluogo dell'omonima provincia nella Castilla-León, ubicata su due colline lungo la riva destra del fiume Duero.L'origine di [...] Alfonso I il Battagliero (1104-1134), che favorì l'afflusso di genti venute dall'Aragona e dalla Navarra, restando S. nelle mani dell'Aragona durante le lotte con la Castiglia. Nel 1136 la città si sottomise ad Alfonso VII (1126-1157), che la ...
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Albanese, Marisa. – Artista italiana (Napoli 1947 - ivi 2021). Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Napoli, la sua poetica è sostanziata da temi nodali della modernità quali la libertà intellettuale, [...] . Tra le sue personali più recenti vanno citate Spyholes (Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte, 2010), Sentieri di mani (Roma, Istituto Centrale per la grafica, 2016), Sguardo nomade (Napoli, Festival International du film d'Art Contemporain ...
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WEISSENAU
Luigi GIAMBENE
. Il convento di Weissenau fu fondato nel 1145 presso Ravensburg nel Württemberg. Divenne (1257) abbazia dell'ordine premonstratense (Augia minor), e, nonostante le fortunose [...] ha memoria fin dal 1290) donata da Rodolfo d'Asburgo. L'abbazia fu secolarizzata nel 1802 e, dopo esser passata per varie mani, fu comprata dallo stato del Württemberg per un milione di fiorini nel 1835; ora è trasformata in un borgo che oltre a varî ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] Nerone (v. tav. a colori a p. 854; 944; 956; 960) siano o no attribuibili al pittore Fabullus (v.), giacché le mani che decorarono quelle pareti furono evidentemente più d'una.
Ci sembra significativo che proprio quei pilastri con le rose che dettero ...
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MATRIMONIO
J. Baschet
Il m. veniva definito nel Medioevo, sulla scia del diritto romano, come l'istituzione tra l'uomo e la donna di una comunione di vita e di beni socialmente riconosciuta, che costituiva [...] in una miniatura inglese degli anni 1250-1260 delle Decretali (Hereford, Cathedral Lib., O. 7. VII, c. 156r): mentre il vescovo avvicina le mani dei due sposi per la consegna dell'anello, un diacono tiene al di sopra del marito un libro che reca l ...
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MEMNON, Colossi di
L. Guerrini
Con questo nome usato dai Greci per un'errata interpretazione del nome egizio e un'errata identificazione con il mitico eroe etiope figlio di Tithonos e di Eos, sono note [...] deserto, nella regione di Tebe. Entrambe le statue rappresentano Amenophis III seduto in trono, nella posa della regalità, con le mani sulle ginocchia e con il tipico copricapo, il nèmes. Ai lati del trono, decorato con le figure che simboleggiano il ...
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ARTUQIDI
M. Bernardini
Dinastia turcomanna che governò, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del 15°, il Diyār Bakr, regione corrispondente al bacino superiore del Tigri; dalla metà del sec. 13° il [...] la città restò artuqide sino al 1409, anno in cui passò nelle mani dei Qara Qoyunlu. Il secondo stabilì invece la sua capitale a Hasankeyf di Balak, in cui il dominio della città passò nelle mani dei Ciubuqidi, per tornare agli A. alla fine del secolo ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] ), popolandola prevalentemente di genti longobarde (Houben, 1993). Nel 1040-1041 M. e la regione del Vulture passarono nelle mani del ribelle Ardoino, che si avvalse nell'impresa anche di milites normanni, insediatisi nel frattempo in città in numero ...
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FABBRI, Ulderico
Lucio Scardino
Nacque a Monestirolo (ora frazione di Ferrara) il 2 luglio 1897 da Chiarissimo, piccolo commerciante, e da Teresa Meotti. Trasferitosi con i genitori a Ferrara nel 1911, [...] , ma fermamente intenzionato a riprendere l'attività scultorea, si trasferì a Roma, dove riuscì a recuperare l'uso delle mani grazie alle cure ricevute presso una casa di rieducazione per militari invalidi e dove studiò all'accademia di belle arti ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...