BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] della madre (che egli definì più tardi come una delle poche donne erudite e amanti degli studi) e soprattutto nelle mani di colui che era ormai il maggiore rappresentante del casato Borromeo, il cugino Carlo, arcivescovo di Milano.
S. Carlo aveva ...
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CARRARA, Conte da
Michele Franceschini
Figlio naturale di Francesco il Vecchio, signore di Padova, e della nobile Giustina Maconia, nacque a Padova verso la metà del XIV secolo. Compiuti gli studi di [...] e nel 1385 divenne arciprete del duomo, carica da lui ricoperta fino a quando, nel 1388, la, città cadde nelle mani di Gian Galeazzo Visconti.
Sostenitore della politica di espansione di Francesco il Vecchio, il C. fu coinvolto in alcuni progetti ...
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BELENZANI, Rodolfo
Giorgio Cracco
Appartenente a un nobile casato di Trento che aveva costruito la sua fortuna economica amministrando e sfruttando i feudi del vescovo-principe (un suo ascendente, Guglielmo, [...] con un colpo fortunato, il B. si impadronì di Trento e le offri la città in dedizione. La Repubblica sperava l'annessione dalle mani dello stesso, duca. L'alternativa sfumò quando la città cadde per il ritorno dei ducali, e il B. fu ferito a morte: 5 ...
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Uomo politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt], 1937 - Baghdād 2006). Tra i protagonisti del colpo di Stato (1968) attuato dal partito nazionalista arabo Ba´th, nel 1979 concentrò nelle sue mani [...] tutti i poteri. Deciso a imporre l'egemonia irachena nella regione, mosse guerra all'Iran (1980-88), e al Kuwait (1990); con quest'ultimo conflitto provocò l'intervento militare di una coalizione guidata ...
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Bhonsle, Shahu
Sovrano maratha (n. 1682-m. 1749). Prigioniero dei Mughal a Delhi dal 1689 al 1707, con l’aiuto del peshwa (primo ministro) Balaji Viswanath (1680-1719) riuscì ad avere la meglio sulla [...] zia Tarabai e divenne re a Satara nel 1714. Durante il suo regno il governo effettivo passò nelle mani dei peshwa, a Pune, che consolidarono ed estesero il dominio maratha nel subcontinente. ...
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Uomo politico spagnolo (prima metà del sec. 18º); venne scelto dalla regina Elisabetta e dal suo ministro José Patino come segretario di stato dell'infante Carlo di Borbone, chiamato a cingere la corona [...] di Napoli. Il peso degli affari gravò unicamente su di lui finché alcuni rami fondamentali dell'amministrazione passarono in altre mani: ciò non diminuì tuttavia la sua potenza, anzi, al ritiro del conte di Santo Stefano (1738), M. ne ereditò l' ...
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Fujiwara no Kamatari
Capostipite giapponese dell’influente clan dei Fujiwara, il cui cognome originario era Nakatomi (n. 614-m. 669). Fu primo ministro a corte e, alleato del futuro imperatore Tenchi [...] (626-672), contrastò e contribuì a distruggere il potere dei Soga. Fu l’iniziatore della riforma Taika, che accentrò il potere nelle mani imperiali a scapito dei capi dei clan locali (➔ ). ...
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Ostetrico (Budapest 1818 - Vienna 1865), prof. nell'univ. di Budapest (1855), assertore della natura contagiosa della febbre puerperale e degli adatti metodi di profilassi (Die Ätiologie, der Begriff und [...] che l'infezione responsabile della febbre puerperale era di origine esterna, probabilmente dovuta alla scarsa igiene delle mani dei medici. Per i risultati ottenuti fu detto il salvatore delle madri, ma i suoi assertori suscitarono ugualmente ...
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Nobile polacco (sec. 14º); nel 1352, sotto il regno di Casimiro il Grande (1333-1370), si mise a capo della prima "confederazione" della nobiltà polacca che, pur professando un formale lealismo verso il [...] sistematica resistenza contro la sua amministrazione, opponendosi soprattutto ai suoi tentativi di recuperare le terre della corona, passate in mani di privati. Casimiro riuscì a isolare a gruppi i nobili malcontenti e nel 1358 domò la ribellione. ...
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Soprannome di varî sovrani musulmani. Il più noto tra essi è il sultano ayyubita al-Malik al- ῾Ā´dil I (Siria 1145-1218), noto anche col soprannome di Saif ad-dīn ("spada della religione") divenuto presso [...] i crociati Safadino. Fratello minore di Saladino, e suo fido collaboratore, seppe alla morte di questo riunire nelle sue mani l'imperio ayyubita, che divise poi tra i proprî figli, sostituendoli ai diretti discendenti del Saladino. ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...