EUSTASIO
Hubert Houben
La prima menzione di E. si trova in una carta del novembre 1082 (l'anno va probabilmente emendato in 1083), che, sicuramente non autentica nella forma in cui è conservata, potrebbe [...] . Nicola, senza per questo abbandonare il governo della sua abbazia. Nel giugno 1105 Leo Pilillo, dietro compenso, rinunciò nelle mani di E. a tutti i privilegi derivantigli dalla partecipazione all'opera di traslazione delle reliquie di S. Nicola da ...
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BALBI, Bernardo
Angelo Ventura
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Benetto (Benedetto). Era uno di quei patrizi veneziani di mediocre fortuna, che si dedicavano prevalentemente alle redditizie [...] , perché il figlio Alvise potesse entrare nel Maggior Consiglio prima dell'età normale. Il 14 maggio 1523 fece parte delle prime due "mani" di elettori del doge.
Il 2 apr. 1525 fu eletto podestà e capitano a Feltre, ove fece il suo ingresso il 28 ...
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BAIETTI (di Baietto), Antonio
Remigio Marini
Nacque a Udine forse intorno al 1380; nel 1423, insieme con Domenico Lu Domine, dipinse l'Incoronazione della Vergine nel catino dell'abside della basilica [...] coetanei, erano allora sulla trentina. Il B. morì a Udine dopo il 1445.
Poiché è impossibile distinguere le due mani in quell'affresco, possiamo pensare che il loro linguaggio, se non il loro valore poetico, fosse similare. Comunque, nei ...
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ALTAVILLA, Abbalardo d'
Gina Fasoli
Figlio di Unfredo e di una nipote di Gisulfo di Salerno, alla morte del padre (1057) fu affidato, col fratellastro Ermanno, alla tutela dello zio, Roberto il Guiscardo, [...] poi ad attaccare Ascoli Satriano. Ma, rinchiuso ed assediato dal Guiscardo in Bari, fuggi, per non cadergli nelle mani, e trovò rifugio nell'Impero bizantino (1080).
Recatosi alla corte di Alessio Comneno, fu dall'imperatore incaricato di fomentare ...
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ANDREA
Alessandro Pratesi
Divenne duca di Napoli nel settembre dell'834, dopo aver allontanato dal ducato il genero Leone.
Rifiutatosi di pagare al principe di Benevento il tributo pattuito, dovette [...] Contardo, sdegnato, ordì una congiura che, nel febbraio o marzo dell'840, portò all'uccisione di A. e dette nelle sue mani il potere; dopo tre giorni, però, i Napoletani presero le armi per combattere l'usurpatore il quale venne a sua volta trucidato ...
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ALFIERI, Francesco Ferdinando
Lia Sbriziolo
Nacque a Padova ove fu, dopo Bartolomeo Tagliaferro, celebrato maestro d'armi dell'Accademia Delia. Fiorì nel Seicento, cioè nel secolo della più vasta applicazione [...] 1682). È dello stesso anno Lo Spadone...(Padova, Seb. Sardi, 1653), dedicato unicamente al maneggio della spada a due mani. Quest'arma era stata quasi completamente abbandonata nel Seicento, ma anche prima essa era stata oggetto soltanto di poche e ...
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CARLO II, duca di Savoia
Lino Marini
Nacque a Chasey il 10 ott. 1486. Figlio di Filippo II - che aveva retto il ducato sabaudo dal 1496 al '97 - e di Claudia de Brosse, succedette al fratellastro Filiberto [...] spesso molto dura, l'economia agricola alterata, le arti e i traffici colpiti. La stessa Vercelli cadde per un momento in mani francesi nel novembre 1553. E tutto ciò ebbe, fra le altre, una conseguenza che merita qui il più preciso rilievo possibile ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] di studiare […] conosce già originalmente Aristotile, Spinoza, Kant; e divora e si assimila quanto di Hegel gli capita alle mani" (La Critica, 1910, p. 214). Fiorilli, amico di quegli anni napoletani, diceva di lui che "sapeva benissimo di greco ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] (9 luglio 1496), ricordata nella Chronica de Mantua, e fu presente alla caduta di Sora, sede del feudo dei Cantelmo, nelle mani del re Federico. Questa disfatta divise i tre fratelli Cantelmo: Giampaolo andò in esilio e morì in povertà, Sigismondo si ...
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FONTEBUONI (Fontibuoni, Fontibonius), Anastagio (Anastasio, Astasio, Stagio)
Enrico Parlato
Figlio di Piero di Stagio, nacque a Firenze il 21 sett. 1571., come risulta dall'atto di battesimo (Papi, [...] certe dell'artista. Cinque fogli del Gabinetto dei Disegni degli Uffizi (Inv. 5170-5174) che portano il suo nome sono di mani diverse (Thiem, 1977); i due connessi alla decorazione del casino mediceo (Uffizi, Inv. 492, 9041F) che la Masetti (1962 ...
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mani
s. m. pl. [dal lat. Manes, propr. plur. sostantivato dell’agg. arcaico manis «buono»]. – 1. Con iniziale per lo più maiuscola (e spesso nella locuz. dèi mani o dèi Mani), nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti,...
mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...