Alcott, John
Stefano Masi
Direttore della fotografia inglese, nato a Londra nel 1931 e morto a Cannes il 28 luglio 1986. Innovatore della tecnica di ripresa cinematografica, A. è riconosciuto come uno [...] Brown, e il cui uso, garantendo l'estrema mobilità della macchina da presa, costrinse A. a mascherare, con maniacale attenzione, tutte le fonti di luce. Come altri collaboratori di Kubrick, rischiò di rimanere schiacciato dalla personalità del grande ...
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Nichols, Dudley
Fabio Troncarelli
Scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, nato a Wapakoneta (Ohio) il 6 aprile 1895 e morto a Hollywood il 4 gennaio 1960. Sceneggiatore di successo, [...] si addice ad Elettra) con Raymond Massey, Katina Paxinou, Michael Redgrave, Rosalind Russell. N. mise in scena con maniacale pignoleria il testo di O'Neill, accentuando la magniloquenza originaria e mescolando, con pedanteria, psicoanalisi e tragedia ...
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Assayas, Olivier
Catherine McGilvray
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 25 gennaio 1955. Il suo lavoro di regista, indissolubilmente intrecciato con quello di critico, si è [...] d'autore a basso costo a quello di budget elevato. Tratto dal romanzo di J. Chardonne e preparato con un maniacale lavoro di documentazione, il film mostra una granatura romanzesca, l'ampiezza di un respiro più libero, con cui narrare i sentimenti ...
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Im Lauf der Zeit
Fabrizio Colamartino
(RFT 1975, Nel corso del tempo, bianco e nero, 176m); regia: Wim Wenders; produzione: Wim Wenders; sceneggiatura: Wim Wenders; fotografia: Robbie Müller; montaggio: [...] il paesaggio a dominare. Se da un lato Wenders sembra limitarsi, attraverso la lentezza della narrazione e un'attenzione maniacale per gli aspetti minimali della vita dei due personaggi, a una registrazione del reale priva di intenti espressivi, dall ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] metafora della visione cinematografica come tentativo di comprendere l'esistenza: è la storia di Filip Mosz (Jerzy Stuhr), maniacale 'uomo con la macchina da presa', che a forza di filmare quello che ha intorno finisce per distruggere la ...
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Le trou
Claudio G. Fava
(Francia/Italia 1956-1959, 1960, Il buco, 140m); regia: Jacques Becker; produzione: Serge Silbermann per Play Art/Filmsonor/Titanus; soggetto: dall'omonimo romanzo di José Giovanni; [...] e definitiva, esplorando, come piacque a molti autori di talento nel secondo dopoguerra, la sbrecciata, cupa, disciplinatissima e maniacale realtà delle carceri. Le trou prende le mosse dall'autobiografico romanzo di esordio di José Giovanni, che ...
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All Quiet on the Western Front
Roy Menarini
(USA 1930, All'Ovest niente di nuovo, bianco e nero, 141m a 24 fps, 107m nell'edizione sonora); regia: Lewis Milestone; produzione: Carl Laemmle Jr. per Universal; [...] alcuni procedimenti, quali arditi movimenti di macchina, ambigui stacchi di montaggio, rotture delle convenzioni rappresentative e cura maniacale del dettaglio sonoro (tutto il film è commentato incessantemente da fragori, scoppi e sibili). In questo ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] Cinecittà, così ribattezzata da Federico Fellini. In quel periodo L. acquisì da un lato un'ossessione quasi maniacale per i dettagli documentaristici tipici del Neorealismo italiano, dall'altro un vivo interesse per la realizzazione delle complesse ...
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Testimonianze - Lolita. Dal personaggio del romanzo alla sceneggiatura
Luca Ronconi
Lolita. Dal personaggio del romanzo alla sceneggiatura
Sul finire del luglio 1959, il celebre scrittore Vladimir [...] da Nabokov nel proprio racconto. Come sempre accade nei romanzi nabokoviani ‒ caleidoscopici palcoscenici linguistici, nella loro maniacale precisione verbale, degni delle più immaginifiche boîtes à illusions del 17° sec. ‒ anche in Lolita infatti ...
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Dietrich, Marlene (propr. Marie Magdalene)
Marzia G. Lea Pacella
Attrice teatrale e cinematografica tedesca, naturalizzata statunitense nel 1939, nata a Schöneberg il 27 dicembre 1901 e morta a Parigi [...] nella ricerca del colore dei suoi capelli (da biondo a cenere). Dedicò, a partire da quel periodo, una maniacale attenzione all'illuminazione del volto che doveva essere 'colpito' dai riflettori da speciali angolazioni. Nei primi quattro film diretti ...
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maniacale
agg. [der. di maniaco]. – In psichiatria, di sintomo o fenomeno rientrante nel complesso sintomatologico della mania: forme, tendenze m.; stato m.; spesso con uso estens.: meticolosità, ordine m., e sim.