BORGONGINI DUCA, Francesco
Giuseppe Caputo
Nato a Roma il 26 febbr. 1884 da Giovanni e da Rosa Scalzi, fu avviato alla carnera ecclesiastica, compiendo presso il Pontificio seminario romano gli studi [...] singolare scrittore, l'Ambrosiastro, aveva aderito alla soluzione più pessimistica, ma più consona alle sue inclinazioni manichee, provocando anche la modifica dell'atteggiamento ufficiale della Chiesa. Erano evidenti, sullo sfondo, le implicazioni ...
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CACCIARI, Pietro Tommaso (al secolo Petronio Cesare)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna da Stefano e da Francesca Franzoni il 5 ott. 1693, entrò nel convento di S. Maria delle Grazie, vestendo l'abito [...] il Bottari e il Mamachi (il quale ultimo segnalò al carmelitano la necessità di confutare l'Histoire critique de Manichée et du manichéisme, Amsterdam 1734-39, di Isacco Beausobre), due dei più validi difensori della scuola agostiniana. Del resto ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
mandeismo
s. m. [der. di mandeo]. – Religione di origine gnostica che risale ai primi secoli dell’era cristiana ed è tuttora praticata da una comunità vivente nella Mesopotamia di carattere dualista (vicino a tematiche iraniche e manichee)...