Nome di varî santi, tra cui vanno ricordati: 1. Uno dei martiri di Scilli. 2. Vescovo di Évreux (Bayeux tra il 610 e il 625 - Évreux tra il 693 e il 695); festa, 19 ott. 3. Prete e martire a Milano. Secondo [...] ragione, a Pavia e a Milano, ove fu assassinato da eretici, detti ariani e manichei; il che ha suscitato incertezze sull'epoca (se si tratta di "manichei" medievali, cioè catari, probabilmente sec. 11º-12º). È assai venerato a Milano. Nel giorno ...
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zandaqa
Termine con cui in origine si indicava, in arabo, il complesso delle dottrine manichee con le quali l’islam condusse una polemica, spinta fino alla persecuzione, nei secc. 8° e 9°. In seguito [...] professasse un atteggiamento teorico o pratico di materialismo o ateismo. Furono accusati così di z. sia veri e propri manichei, come Ibn al-Muqaffa‛, sia pensatori e poeti eterodossi come Bashshar ibn Burd. Il valore generico di «eretico, eterodosso ...
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SERAPIONE di Tmuis, santo
Giuseppe RICCIOTTI
Fiorì nel sec. IV, e morì dopo il 362. Educato fra il clero di Alessandria, e passato poi a dirigere un monastero, divenne vescovo di Tmuis nel Basso Egitto, [...] uno sopra i titoli dei Salmi, e molte utili lettere. Il trattato sui titoli dei Salmi è perduto; quello contro i manichei fu pubblicato la prima volta da J. Basnage, Thesaurus monumentorum eccl. et hist., I (Anversa 1725), pp. 35-55, riprodotto anche ...
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Nome con il quale nei primi secoli del cristianesimo si autodesignarono diverse sette, che si proponevano di rinnovare la purezza di dottrina e di vita della Chiesa dell’epoca apostolica. Una di queste [...] e dualistica (avversione, oltre che alla proprietà privata, al matrimonio), richiamandosi più che alla gnosi o a Marcione, ai manichei, nella cui condanna da parte di Teodosio furono associati.
Nel Medioevo il nome di a. venne ripreso da numerosi ...
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Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] (da Atsigan, Tsigan, adattamento del greco medievale ᾿Αϑίγγανος, «intoccabile», che, al plurale, designava una setta di manichei provenienti dalla Frigia).
Definizione etnica
Il problema della definizione ‘etnica’ dei R. è estremamente complesso ...
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GAYŌMART
Giuseppe Messina
. Nome iranico ("vita mortale" o "vitalità umana"), dato nella tradizione mazdea al primo uomo. A questa figura, che appare nell'Avestā (Yasna 26, 33; Yašt 13, 15; 145; v. [...] una pianta di rabarbaro e da questa la prima coppia umana: Mashī e Mashiānī. In circoli gnostici e manichei la figura di Gayomart ricevette un carattere soteriologico, rappresentò un essere divino, simbolo del profeta, che annunzia la liberazione ...
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ZINDĪQ
Francesco Gabrieli
. Con questo vocabolo i musulmani fino dal sec. II dell'ègira (sec. VIII-IX d. C.) indicarono l'"eretico", dapprima applicandolo in un senso più specifico ai seguaci delle [...] seguisse un atteggiamento teorico o pratico di materialismo, ateismo e simili. "Zindīq" furono così qualificati sia veri e proprî manichei, come, a quanto sembra, fu Ibn al-Muqaffa‛, sia pensatori e poeti di dubbia ortodossia come Bashshār ibn Burd ...
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Poeta svedese (Gärdslösa 1793 - Stoccolma 1823). Fuori d'ogni scuola e d'ogni polemica, sembra racchiudere nella vita breve e infelicissima, come nella poesia, l'essenza stessa del romanticismo. Da esordî [...] ", 1822, e altri) si evolve verso un estremo patetismo. Ricca di motivi speculativi neoplatonico-schellinghiani, astrologico-alchimistici e gnostico-manichei, la sua lirica è affine per ispirazione e sviluppi agli Hymnen an die Nach di Novalis. ...
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PAHLAVĪ
Antonino Pagliaro
. In conformità all'uso persiano, che applica il nome di pahlavī alla lingua della Persia prima della conquista musulmana, si suole designare con questo nome la lingua di carattere [...] , chiamato anche partico arsacidico, documentato nella redazione settentrionale delle iscrizioni sāsānidiche e in una parte dei testi manichei ritrovati di recente a Türfān nel Turkestān orientale; invece il dialetto che è alla base del medio ...
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Confessioni, Le (Confessionum libri XII o Confessiones)
Confessioni, Le
(Confessionum libri XII o Confessiones) Opera di Agostino di Ippona, in 13 libri, quasi certamente redatta nel 397-98. La «confessione» [...] approccio agli studi letterari e retorici (di impronta ciceroniana), le esperienze presso le diverse scuole filosofiche (accademici, manichei, neoplatonici) fino alla passione per gli studi di astrologia e ai contatti con la magia demonica (lib. IV ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...