La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] ). L’Africa romana non è ancora quella di Agostino (nato nel 354) e della sua giovinezza vissuta all’interno della comunità manichea (373), come uditore, e poi fuori di essa (dal 383); l’Agostino uditore, che il pagano Simmaco sceglie comunque per la ...
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Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] 92.
70 Si veda C. Humfress, Roman Law, cit., pp. 131-132; Id., Citizens and Heretics, cit., pp. 128-142. Sui manichei come avversari di Ario ad Alessandria e sulla loro considerazione di eretici cristiani cfr. R. Lyman, Arians and Manichees on Christ ...
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Ambrogio, santo
Vescovo di Milano, di cui è patrono (Treviri 333 o 340-Milano 397). È una delle massime figure della cristianità. Governatore di provincia, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] . Fu autore di molte opere a carattere esegetico, dogmatico e teologico. Avversario di eretici (tra cui gli ariani e i manichei), pagani e dissidenti, fu difensore del primato della Chiesa di Roma. Entrò più volte in contrasto con il potere dell ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] essere perdonati (sermone 48, 4).
Per quanto poi riguarda il problema delle comunità eterodosse, il caso più vistoso è quello dei manichei. Poco più di mezzo secolo prima, Agostino era stato tra loro e, attraverso le sue notizie, si deduce che a Roma ...
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uiguri
(o uighur) Tribù turche appartenenti alla confederazione dei ttele, note alle fonti cinesi dal tempo della dinastia Wei. Stanziate sulla Selenga (Mongolia), dal 7° sec. instaurarono un forte [...] come religione di Stato nel 763, al posto del buddhismo; questo portò a Ordu Baliq un gran numero di sogdiani manichei che assunsero ruoli preminenti alla corte degli u.; la loro presenza determinò importanti cambiamenti sociali e culturali, tra cui ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] di questa presenza sono visibili non solo nei testi manichei di Medinet Madi, nelle rielaborazioni e riscritture dei testi le traduzioni della Bibbia, di testi gnostici e di testi manichei, non possiamo pensare che un egiziano li potesse leggere o ...
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Anastasio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Siricio. Il Liber pontificalis menziona la sua origine romana, il nome del padre, Massimo, e la durata del suo pontificato in tre anni e dieci [...] parere, a meno che non rechino con sé un attestato sottoscritto da cinque o più vescovi, e si chiede di non accogliere i manichei che la lettera attesta essere presenti nella città di Roma (cfr. Appendix ep. 1, in P.L., XX, coll. 75-7; Regesta ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] , organizzata in vescovati e diocesi.
I catari, cioè i puri (dal greco katharòs), affermavano, al pari dei manichei, una concezione dualistica della realtà. Secondo i loro miti cosmogonici, all'origine dell'universo stavano due princìpi coeterni e ...
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Eresie
AAntonia Fiori
Dal momento dell'incoronazione romana fino alla scomunica del 1239, la repressione delle eresie impegnò Federico II in un'articolata attività legislativa, tanto imperiale quanto [...] alcuna esplicita relazione tra i due crimini, se non con "l'eccezione" (De Vergottini, 1952, p. 27) riguardante i manichei ‒ seguaci di un culto orientale e non propriamente eretici ‒ la cui persecuzione era stata più antica e più aspra rispetto a ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...