Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] ' si riferisce piuttosto a un genere hollywoodiano diffusosi negli ultimi vent'anni del 20° sec., e caratterizzato dal conflitto manicheo e violento tra un eroe positivo e atletico e diversi antagonisti, anch'essi atletici e spesso dotati di una ...
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Munk, Andrzej
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico polacco, di origine ebraica, nato a Cracovia il 16 ottobre 1921 e morto a Lowicz il 20 settembre 1961. Tra gli iniziatori della cosiddetta scuola [...] del punto di vista, autentica innovazione novecentesca: per la prima volta, infatti, compariva una kapò 'buona' nel cinema moralmente manicheo dell'Europa dell'Est. D'altra parte una regia razionale (probabile l'influenza di Toute la mémoire du monde ...
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Per un pugno di dollari
Stefano Todini
(Italia/RFT/Spagna 1964, colore, 100m); regia: Bob Robertson [Sergio Leone]; produzione: Arrigo Colombo, Giorgio Papi per Jolly/Constantin/Ocean; soggetto: Sergio [...] all'irruzione di Joe nel fortino dei Rojo; né si può dire che il regista romano rinunzi al dualismo manicheo fra buoni o malvagi, potenti o indifesi, vili o coraggiosi, quel dualismo visitato spesso semplicisticamente nel percorso centenario del ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le loro dottrine imponevano un esasperato...