Bramante, Donato
Fabrizio Di Marco
L'architetto del Rinascimento
Donato Bramante, nato da una famiglia povera in un borgo del ducato di Urbino, diventò uno dei maggiori architetti del Rinascimento; [...] quella tendenza architettonica che si sviluppò dopo il 1520-25, caratterizzata dall'uso delle forme classiche e rinascimentali in maniera libera e fantasiosa. Fu il primo architetto incaricato di progettare la nuova basilica di S. Pietro, dove le sue ...
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Manganèlli, Giorgio. - Scrittore e saggista italiano (Milano 1922 - Roma 1990). Fu esponente di rilievo del Gruppo 63, del quale ha rappresentato gli aspetti più paradossalmente tradizionalisti, tra il [...] manierismo antiquario e la sottigliezza teologica delle riflessioni sulla letteratura, rispettivamente esemplati fin dall'inizio da Hilarotragoedia (1964) e da La letteratura come menzogna (1967). La radicale ambivalenza della sua ispirazione (di ...
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NALDINI, Battista
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Fiesole circa il 1537 morto a Firenze il 18 febbraio 1591. Scolaro e aiuto del Pontormo per otto anni (1549-57), poi a Roma a studiare, quindi (1565-1571) [...] a Roma dopo il 1574, specialmente per S. Giovanni Decollato e la Trinità dei Monti. Anzi, invecchiando, accentuò quel suo manierismo artificioso nel trittico di S. Martino a Maiano (1584) e nella Concezione di S. Francesco di Volterra (1585). Più di ...
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Scrittore d'arte e collezionista (Siena 1558 - Roma 1630), medico di Urbano VIII (dal 1623). Fu appassionato collezionista e tra i primi ad apprezzare il naturalismo in pittura. I suoi scritti, a lungo [...] rimasti inediti ma ampiamente conosciuti e sfruttati, sono fonte di grande interesse per l'arte del manierismo e del primo barocco e rivelano una particolare attenzione per l'arte medievale e un'acuta critica alla storiografia artistica precedente: ...
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Pittore, vissuto nel sec. XVII, oriundo di Tricarico, dove rimangono di lui due cicli di affreschi in S. Chiara e al Carmine che conserva anche qualche sua tela È forse il più importante artista che abbia [...] prodotto la Basilicata nel periodo barocco. Abile assimilatore del manierismo napoletano, dei modi michelangioleschi e parmigianeschi, possiede uno stile largo e rapido, se anche poco variato. Citiamo inoltre di lui un'Annunziata ad Albano e una ...
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ORLANDI, Guido
Santorre Debenedetti
Rimatore fiorentino del sec. XIII. Di lui ci rimangono una ventina di componimenti, quasi tutti sonetti amorosi. Fu in corrispondenza, talora arguto e bizzarro, con [...] Dino Compagni, con Dante da Maiano, con l'Alighieri, col Cavalcanti. La sua poesia, per lo più chiusa nel manierismo guittoniano (artifici di rime e sentenze), trova tuttavia qualche suo proprio accento quando la passione politica la muove (v. il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Trasferendo la capitale dell’Impero da Vienna a Praga, Rodolfo II fonda un centro [...] alla sua morte, avvenuta a Praga il 20 gennaio 1612. Il tempo della storia oltrepassa presto il tempo sospeso del manierismo praghese. L’insurrezione boema è nell’aria. L’esperienza del mecenatismo tollerante e illuminato di Rodolfo II d’Asburgo si ...
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Pittore (n. Firenze 1560 circa - m. Napoli dopo il 1631); allievo di G. B. Naldini, lavorò a Firenze (affreschi nell'oratorio dei Pretoni, 1590), a Roma (affreschi in S. Prassede e in S. Giovanni dei Fiorentini) [...] e a Napoli (affreschi nel chiostro del Carmine maggiore), ripetendo motivi e forme del tardo manierismo toscano. ...
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Scultore (Milano 1540 - ivi 1587). Attivo soprattutto a Milano, scolpì statue e rilievi per la chiesa di S. Maria presso S. Celso: per la facciata, Sibille, Profeti e Angeli, in cui motivi rinascimentali [...] si fondono con una esuberante fantasia già barocca; per l'altare, l'Assunta (1586), elegante esempio di manierismo lombardo. Fu anche incisore su vetro (vasi di cristallo di rocca al Louvre), medaglista (medaglia del pittore e amico G. P. Lomazzo) e ...
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Storica dell'arte italiana (Firenze 1927 - ivi 2016). Prof. univ. dal 1966, ha insegnato alla Scuola Normale di Pisa dove ha costituito e diretto anche il Centro di elaborazione automatica di dati e documenti [...] storico-artistici. Prof. emerito della stessa, si è dedicata soprattutto allo studio del Rinascimento e del Manierismo (Il Rosso Fiorentino, 1950; Vasari pittore, 1964; Michelangelo e la sua scuola, 1962-64), curando anche numerose edizioni critiche ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...