Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra letteratura e arti visive, la grande stagione internazionale della Maniera è caratterizzata [...] sono infatti le qualità richieste nella vita di corte in Italia come in Europa.
È quindi possibile parlare di una "civiltà della Maniera " per opere che si pongono come vere e proprie espressioni di una cultura ben definita; si può allora definire la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Periodizzazioni
Le periodizzazioni storiche cambiano a seconda delle discipline. Nelle arti [...] storici fanno finire il Rinascimento al 1520, anno della morte di Raffaello, e vedono subito dopo l’inizio del manierismo). In letteratura alcuni storici non italiani fanno iniziare il Rinascimento almeno da Petrarca e Boccaccio. In filosofia alcuni ...
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In letteratura, l’espressione dei sentimenti o stati d’animo più intimi, dei moti più profondi della sensibilità o della coscienza; ovvero la rappresentazione di aspetti della vita o di ambienti raffigurati [...] sec., in reazione agli aspetti esteriori, enfatici e titanici del Romanticismo (dal quale tuttavia deriva), e al manierismo storicistico in particolare. Già presente nella narrativa a sfondo analitico e psicologico, e parte essenziale del naturalismo ...
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Pittore spagnolo, nato a Saragozza nel 1734, morto a Madrid nel 1795. Fece i primi studî nella sua città natale sotto la direzione di Luján, scolaro del Solimena, e poi come regio pensionato con Antonio [...] Mengs. Questi esercitò un grande influsso sul B. Fu pittore di corte dal 1767. I suoi 25 quadri al Prado rivelano il manierismo eclettico del tempo. Senza dubbio, le opere migliori del B. sono i suoi disegni e i suoi ritratti, alcuni dei quali hanno ...
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ROTTENHAMMER, Johann
Fritz Baumgart
Pittore, nato nel 1564 a Monaco, morto il 14 agosto 1625 in Augusta. Subì a Venezia l'influsso del Tintoretto. Dopo il 1606 lavorò a Monaco e in Augusta, dipingendo [...] , fiori e animali.
Opere sue sono a Monaco, a Berlino e in numerosi musei della Germania. Fuse il tardo manierismo italiano con influssi fiamminghi, senza rigidezza, grazie alla sua educazione artistica veneziana.
Bibl.: R. A. Peltier, H. R., in ...
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MOTTA, Raffaele
Stefano De Mieri
MOTTA, Raffaele (Raffaellino da Reggio). – Nacque nel 1550 a Codemondo (Reggio Emilia) da Pietro, muratore, come documenta il profilo biografico tracciatone sin dal [...] Zavatta, 2008, pp. 85-104). La sua riscoperta, però, è piuttosto recente e si inquadra nella fioritura degli studi sul tardo manierismo a Roma, a cominciare da un saggio di Italo Faldi del 1951. In precedenza Herman Voss (1920) e Luisa Collobi (1937 ...
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CROCE (Croci, dalla Croce), Baldassarre (Baldassarino)
Laura Possanzini
Figlio di Arcangelo, nacque a Bologna (Baglione, 1642, p. 297) nel 1558. La prima notizia sicura si riferisce alla sua presenza [...] villa nel sec. XIX, ci rimane una descrizione del Malvasia (1678, p. 377) che, inoltre, vi riconosce una forte influenza della maniera di Guido Reni. A tali lavori è forse da riferire un documento del 1613, firmato dal C., in cui l'artista ricorda la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire della prima metà del Cinquecento l’incontro con la tradizione toscana e romana del disegno [...] bottega di Raffaello e in ambito toscano. Nel 1541 è la volta di Giorgio Vasari, la cui formazione basata sul primo manierismo fiorentino e sugli esempi romani è messa al servizio di Pietro Aretino, a Venezia dal 1527, per l’allestimento della sua ...
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Pittore (n. Brescia 1530 circa - m. 1573 o 1574), studiò con G. e A. Campi e con G. Romanino, e con questo collaborò agli affreschi mitologici di palazzo Averoldi a Brescia. Tra le sue opere bresciane, [...] Vescovado; quelli nel palazzo del Comune; la Natività dei SS. Faustino e Giovita. A Parma eseguì, con B. Gatti, gli affreschi nel duomo raffiguranti Storie di Cristo e Profeti (1567-73). Fu decoratore vivace, risentendo del manierismo lombardo. ...
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Scrittrice britannica (Eastbourne 1940 - Londra 1992). Cominciò a lavorare come giornalista a Croydon, nel Surrey (1958-61), quindi si trasferì a Bristol, dove si laureò in letteratura inglese medievale. [...] , 1984). La dissacrazione di certezze e valori istituzionali è al centro della sua opera, caratterizzata da una scrittura di alto manierismo, ricca di elementi parodici e gergali. I primi romanzi, Shadow dance (1966) e The magic toyshop (1967), sono ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...