LANGETTI, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore, nato a Genova nel 1625, morto a Venezia l'11 novembre 1676. La sua attività fu quasi solamente veneziana. Dopo un periodo di probabile educazione locale, [...] e per bravura di risalti la semplice decorazione, e diveniva uno degli elementi tonici che valsero a trarre la pittura lagunare dal manierismo. Sono databili del 1675 i due apostoli Pietro e Paolo di san Daniele a Padova, già in Sant'Agostino.
Bibl ...
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RUSCONI, Camillo
Giampiero Pucci
Scultore, nato a Milano il 14 luglio 1658, morto a Roma l'8 dicembre 1728. Scolaro di Giuseppe Rusnati, si perfezionò a Roma nello studio di Ercole Ferrata. Ebbe larga [...] a Ripa, per limitarsi alle più importanti testimonianze di una vasta attività svolta entro i confini di un sapiente manierismo.
Bibl.: L. Pascoli, Vite dei pittori, scultori e architetti moderni, Roma 1730, I, p. 259; F. Titi, Descrizione di ...
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NONNI, Ottaviano, detto Mascherino
Isabella Salvagni
NONNI (de’ Nonni), Ottaviano (Ottavio), detto Mascherino (Mascarino). – Figlio di Giulio, nacque a Bologna e fu battezzato nella cattedrale di [...] delle sue opere – allorché spesso ancora di controversa attribuzione –, ben rappresentando il momento di transizione dal tardo manierismo al barocco. La sua attività professionale rimane in gran parte da definire, in particolare quella di architetto ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] -648; K. Noehles, La chiesa dei Ss. Lucae Martina nell'opera di Pietro da Cortona, Roma 1969, p. 46; G. Frabetti, Manieristi a Ferrara, Ferrara 1972, p. 25; S. Susinno, I ritratti degli accademici, in L'Accademia nazionale di S. Luca, Roma 1974, pp ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Eugenio
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio del pittore aretino Patrizio e di Casilda de la Fuente, nacque in Spagna intorno al 1575 se si presta fede ad una sua personale [...] Greco, ben vivo e operante a Toledo, si pone però più particolarmente in rapporto con certi fatti dell'ultima fase del manierismo romano, dando ragione all'antica affermazione di J. Martinez (1675) circa un più o meno lungo, in ogni caso importante ...
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MODIGLIANI, Livio
Federico De Martino
– Figlio di Evangelista, nacque a Forlì nel 1535 o nel 1536 (Zaccaria, pp. 528 s.).
La prima testimonianza della sua attività risale al 1566, quando fu arrestato [...] ; per Gianfrancesco pp. 38, 54 s., 58, 65, 68, 72, 75, 79, 83, 89; A. Colombi Ferretti, I due Livii. Appunti sul manierismo forlivese, in Culture figurative e materiali tra Emilia e Marche. Studi in memoria di Mario Zuffa, a cura di P. Delbianco, II ...
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CASTELLUCCI, Salvi
Anchise Tempestini
Nacque ad Arezzo nel 1608. Allievo ed imitatore di Pietro Berrettini da Cortona, fu attivo ad Arezzo, Cortona e Città di Castello. Ritenuto dalle fonti più felice [...] porta laterale; Resurrezione e Assunzione, affreschi già esistenti sopra la porta centrale della facciata; Museo civico: prima sala del manierismo, barocco e Ottocento al secondo piano, sulla porta, Preghiera nell'orto, e a sinistra, Padre Eterno, e ...
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GRECO
Giuseppe Fiocco
. Col nome di El Greco è noto il pittore Domenico Theotokópoulos, nato a Candia intorno al 1545, morto a Toledo nel 1614. Creta era dominio fedele della repubblica di Venezia [...] un teatrino e piccoli modelli - è complicato da influenze correggesche, tratte dallo studio della Notte e dall'intervento del manierismo del Parmigianino e dei Romanisti, attinto a Roma. Ivi l'artista fu, come attestano il Clovio e il Mancini ...
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Pittore, nato a Lendinara, vissuto nella prima metà del sec. XVI. La sua attività artistica ricostruita dalla critica recente, lo ha rivelato come il pittore più notevole della piccola famiglia artistica [...] agosto 1602), che fu a Roma, verso la metà del secolo, allievo di Michelangelo e derivò da quel contatto un suo manierismo, addolcito da un colorito e uno sfumato che si devono all'influsso del Correggio.
Bibl.: Thieme-Beckedr, Künstler-Lexikon, XI ...
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Il noir contemporaneo
Renato Venturelli
Noir, post-noir, neo-noir, o addirittura neon noir, secondo la definizione di Woody Haut, che ha così intitolato il suo volume (Neon noir. Contemporary American [...] tendenze europee di sicuro interesse. In Gran Bretagna si è sviluppata per qualche tempo una linea pulp presto esauritasi nel manierismo (da Snatch, 2000, Snatch – Lo strappo, di Guy Ritchie a Layer cake, 2004, The pusher, di Matthew Vaughn), mentre ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...