CARRACCI
Donald Posner
Famiglia di artisti attiva a Bologna e a Roma tra gli ultimi decenni del sec. XVI e i primi del XVII. Il Malvasia (I, p. 457) pubblica l'albero genealogico della famiglia, di [...] "riforma" della pittura bolognese, da loro attuata tra il 1580 e il 1590. Si opposero al facile manierismo dei loro predecessori, fondato essenzialmente sulle formule comuni nell'Italia centrale, e reintrodussero uno stile naturalistico ispirato alla ...
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MAMELI, Giovanni
Maura Picciau
Poche notizie d'archivio documentano la biografia di questo argentiere attivo a Cagliari e dintorni nella seconda metà del XVI secolo: se ne ignorano infatti la paternità, [...] replicati, le anfore hanno spesso suscitato l'interesse della critica, che vi ha individuato una prima apertura al manierismo italiano, forse mediata dalla cultura del committente (Ferru). In realtà il M. - con ogni probabilità l'esecutore materiale ...
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Scultore (Douai 1529 - Firenze 1608). Ad Anversa (1540) apprese la scultura da J. du Broeucq. Recatosi a Roma insieme a F. e C. Floris, avvicinò Michelangelo. Si recò nel 1562 a Firenze, ove fu protetto [...] di R. Borghini (cui si deve una celebre esegesi del gruppo, alta testimonianza della critica d'arte del manierismo), trasformato nel soggetto di storia romana (Ratto delle Sabine), e dotato di un bassorilievo raffinatissimo in cui si amplia ...
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Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] nelle tre figure di santi l'ispiratore è Donatello, nelle altre sculture, e specie nei rilievi, prevalgono i contatti col manierismo toscano e le affinità col Giambologna.
Così è lecito supporre che, prima ch'egli passasse in Toscana, a Pisa, nel ...
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VITTORIA, Alessandro
Vittorio Moschini
Scultore, nato a Trento nel 1524, morto a Venezia il 27 maggio 1608. Giunto nel 1543 a Venezia, ove poi generalmente dimorò, si mise alla bottega del Sansovino, [...] di movenze. Altrettanto vivo il suo interesse per le manifestazioni del manierismo, attestato anche dalla sua predilezione per i disegni del Parmigianino; manierismo da lui inteso particolarmente in certe preziosità di ritmo nelle opere ornamentali ...
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Scultore piemontese, nato a Casal Monferrato il 14 marzo 1859, vivente a Torino, senatore del regno. Figlio di Giovanni B., scultore in legno, studiò all'accademia di Brera (1876-1879); ma più delle opere [...] della morte, L'olocausto, La purificazione) nelle quali sembrò che il B. si perdesse in un complicato e artificioso manierismo di gusto floreale, mentre la sua sensibilità pittorica trovava, in quegli stessi anni, più alta e più contenuta espressione ...
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MORALES, Luis de, detto il Divino
José F. Rafols
Pittore, nato a Badaioz nel 1509, morto ivi il 9 maggio 1586. Si dice che nei primi passi nell'arte fu protetto da Girolamo Suárez vescovo di Badajoz [...] improntata di questi, tanto da precorrere nell'esaltazione mistica l'arte spagnola del secolo XVII, ed è originale nel manierismo delle sue forme tormentate e del colorito volutamente arbitrario, nei toni lividi, nelle ombre nerastre, poiché trova un ...
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GANDINO, Antonio
Enrico Maria Guzzo
Figlio diBernardino de Zambaitis, "cognomento Gandino" dal paese di provenienza, nel Bergamasco, nacque verso il 1560 (e non nel 1565, come solitamente riportato) [...] , a cura di M. Gregori, Milano 1986, p. 215; R. Stradiotti, ibid., p. 255; E.M. Guzzo, La pittura del tardo manierismo bresciano a Bergamo, in Brixia sacra, XXII (1987), pp. 134, 136; Id., Le effigi dei vescovi nel salone episcopale di Brescia…, in ...
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NERONI, Bartolomeo
Mauro Mussolin
NERONI, Bartolomeo (detto il Riccio). – Di questo artista proveniente da una famiglia di pittori originaria di Montecchio, nel contado pisano, non si conoscono il luogo [...] di Siena in età medicea (1557-1737), a cura di M. Ascheri, Cinisello Balsamo 1996, pp. 200-283; B. Sani, I manieristi della seconda generazione, in G. Chelazzi Dini - A. Angelini - B. Sani, Pittura senese, Milano 1997, pp. 396-399; M. Pagni, Giorgio ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] partenza dei cugini, il C. non ebbe più rivali importanti fra i pittori della città, sicché la sua opera influì in maniera determinante sulla pittura dell'inizio del sec. XVII a Bologna e, più generalmente, in Emilia. Tuttavia, attorno al 1610 il suo ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...