Scultore (Viggiù 1562 circa - Roma 1634). Artista di scarso valore, è un tipico rappresentante del manierismo romano della seconda metà del secolo 16º (statua di s. Giacomo, in S. Giacomo degli Incurabili; [...] di Clemente VIII, nella cappella Aldobrandini in S. Maria sopra Minerva; rilievi con La pace tra i re di Francia e Spagna, sulla tomba di Clemente VIII, 1612, e con l'Incoronazione di Paolo V, 1615, nella ...
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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; [...] con personale e raffinato linguaggio e vivace senso del colore, affrontò temi tratti dalla letteratura e dalla realtà, privilegiando il genere amoroso e il paesaggio: frammenti di affreschi della facciata ...
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Pittore e incisore francese (notizie 1600-1617), originario di Nancy. Uno dei più raffinati esponenti del manierismo francese: il suo stile personalissimo, che trae origine, in parte, dal Parmigianino [...] e dal Baroccio, giunge a risultati di una suggestiva stravaganza con le incisioni Le tre Marie e Annunciazione ...
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Ammannati, Bartolomeo. - Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco [...] stesso - l'A. ottenne un risultato di perfetta, scattante eleganza, che esemplifica singolarmente quanto di più originale sia nella sua maniera. Nell'ultimo periodo della sua vita. l'A. svolse una vasta attività anche a Roma, dove dava i progetti per ...
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Storico dell'arte (Budapest 1887 - Londra 1954). Allievo di M. Dvořak a Vienna, compì notevoli studî sul manierismo, interpretandolo in relazione alle vicende spirituali dell'epoca e sul Quattrocento fiorentino. [...] In Florentine painting and its social background (1948; trad. it. 1960), e in altri studî (tra cui la monografia su Hogarth, postuma, 1962; trad. it. 1964) ha esteso la ricerca storica all'esame delle ...
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Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei [...] a Roma, prima del 1527. Dalle giovanili premesse, la pittura del P. si svolge secondo la linea coerente di un manierismo di sempre più preziosa, complessa, rigorosa eleganza. La Madonna con s. Zaccaria (1530) degli Uffizi, la Madonna della rosa di ...
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Pittore portoghese (n. 1560 circa - m. 1629 circa). Si formò forse in Italia, o almeno sugli esempî del manierismo italiano e in particolare di G. Vasari. A capo di una fiorente bottega a Lisbona, eseguì [...] i retabli per le cattedrali di Portalegre (1590 circa) e di Leiria (1610 circa), oltre a numerosi altri dipinti devozionali conformi ai dettami della Controriforma ...
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Pittore (Firenze 1577 - ivi 1621), figlio di Alessandro, del quale prese anche il soprannome. Si discostò presto dal manierismo del padre per avvicinarsi, attraverso G. Pagani e L. Cigoli, all'eclettismo [...] dei bolognesi. Ebbe gran fama tra i contemporanei per la fermezza del disegno e la scelta preziosa dei colori: qualità di cui è esempio la celebre Giuditta di Pal. Pitti, ritratto della sua bella amante ...
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Architetto (n. forse Amiens 1520 circa - m. Écouen, Val-d'Oise, 1578), uno dei maggiori architetti francesi del manierismo. Fu a Roma (1540 circa) e, tornato in patria, entrò al servizio di Anna Montmorency [...] (1556), fu soprintendente alle costruzioni di Enrico II (1557-59) e architetto della regina madre Caterina de' Medici (1570-78). Scrisse la Règle générale d'architecture des cinq manières de colonnes (1564). ...
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Pittore (Pontormo, oggi Pontorme, presso Empoli, 1494 - Firenze 1557). Fu esponente della cosiddetta prima maniera, che preannunciò il manierismo. Le sue opere presentano sempre bellezze originali e raffinate [...] per eleganza e potenza di disegno, per delicatezza di tocco e di tonalità e per sensibilità e passione intima. P. rimase sempre eccellente nei ritratti, pieni di intimità psicologica e di sensibilità nervosa, ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...