Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo gli eccessi del manierismo e del barocco, l’Arcadia dà voce alla volontà diffusa [...] a declinare, anche a causa del totale scollamento tra letteratura e realtà politico-sociale. La poesia d’occasione e di maniera, impegnata a celebrare i vari momenti della vita aristocratica, non è in grado di cogliere la rapida evoluzione della ...
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Architetto (n. 1561 - m. Palermo 1636). Come architetto del senato di Palermo dal 1602, segnò la città con i suoi interventi, esemplari del passaggio dal manierismo al barocco, al molo vecchio, alla Porta [...] Felice, ai Quattro Canti, ecc. Ristrutturò anche S. Maria di Valverde (1633) ...
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Pittore (Firenze 1576 - ivi 1644), di padre fiammingo, allievo del Cigoli. È uno dei migliori artisti del Seicento fiorentino, in cui la tradizione del tardo manierismo si orienta verso modi di ispirazione [...] realistica, non senza risentire influssi veneti. Fra le sue opere: la Castità di Giuseppe (Uffizî), Tarquinio e Lucrezia (Roma, Acc. di S. Luca), S. Francesco riceve le stigmate (Pisa, S. Giusto) ...
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Pittore statunitense (n. Boulder 1962). Diplomatosi alla scuola d’arte della Yale University nel 1986, si ispira ai maestri del Rinascimento europeo e del primo manierismo, rivisti con l’occhio della cultura [...] pop americana, per realizzare ritratti e nudi di corpi deformati, sovente donne dalle proporzioni alterate. C. crea un’immagine triste e al tempo stesso comica della società, che si percepisce nell’estetizzazione ...
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Pittore (Fiesole 1537 circa - Firenze 1591). Allievo del Pontormo e collaboratore di Vasari nella decorazione pittorica di Palazzo Vecchio, fu uno dei più caratteristici rappresentanti del manierismo michelangiolesco. [...] Sue opere a Firenze (S. Maria Novella) e Roma (S. Giovanni Decollato, Trinità dei Monti) ...
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Pittore (Modena 1570 circa - Parma 1615). Tranne un breve apprendistato presso F. Zuccari a Roma (1595), si formò tra Modena e Parma, sulle principali fonti del manierismo emiliano e soprattutto su Correggio, [...] il cui influsso informa le opere del primo periodo (Sacra famiglia e santi, Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). La ricca formazione di S., cui contribuì la conoscenza delle collezioni artistiche estensi ...
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Pittore (n. Genova 1502 - m. 1607). Scolaro del padre Agostino (m. prima del 1561), subì l'influsso di Perin del Vaga. Tra i più significativi esponenti del manierismo a Genova, decorò soprattutto facciate [...] e interni di numerosi palazzi (Cicala, 1542; Doria, ora prefettura, 1541-43; Lercari-Parodi; ecc.). Ebbe come collaboratore il fratello Pantaleone (n. prima del 1502 - m. 1595) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In opposizione sia al tardo manierismo che al naturalismo di Caravaggio e dei suoi [...] con gli scritti di Giovan Pietro Bellori, che riconosce in Annibale Carracci il padre del classicismo moderno e postula in maniera definitiva la superiorità morale ed estetica del classicismo rispetto all’arte barocca, da un lato, e alla pittura dei ...
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Nome con cui è noto il pittore Giovanni Battista di Iacopo de' Rossi (Firenze 1495 - Parigi 1540). Tra i maggiori esponenti, con il Pontormo e D. Beccafumi, del primo manierismo fiorentino, rivelò il suo [...] , dove il suo stile vario e affinato contribuì alla formazione della scuola di Fontainebleau, influenzando fortamente lo sviluppo del manierismo internazionale.
Vita e opere
Si formò a Firenze nell'orbita di Andrea del Sarto; lo studio dell'opera di ...
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CASTELLO, Battista (Giovanni Battista), detto il Genovese
Giuliana Biavati
Nacque a Genova nel 1547 da Antonio e da Geronima Macchiavello. Fratello di Bernardo, il celebre pittore del tardo manierismo [...] culturale che questo centro di eclettismo artistico comportava e a cui aggiunse l’esperienza degli incisori nordici: il manierismo tosco-romano, le ascendenze venete ed emiliane, una forma di depurato baroccismo e, non ultima, l’aspirazione ad ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...