ASSERETO (Axeretto, Axereto, Axareto), Gioacchino
Gian Vittorio Castelnovi
Nato a Genova nel 1600, a dodici anni entrò nella bottega del pittore Luciano Borzone, che lasciò più tardi per quella di Andrea [...] guardare non meno che ai suoi maestri, ed anche attraverso essi, allo Strozzi, ormai più incline all'acre manierismo dei Milanesi che a quello aggraziato e devoto baroccesco donde era partito. L'interesse per Cerano, Procaccini, Morazzone ebbe ...
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CASTELLUCCI, Salvi
Anchise Tempestini
Nacque ad Arezzo nel 1608. Allievo ed imitatore di Pietro Berrettini da Cortona, fu attivo ad Arezzo, Cortona e Città di Castello. Ritenuto dalle fonti più felice [...] porta laterale; Resurrezione e Assunzione, affreschi già esistenti sopra la porta centrale della facciata; Museo civico: prima sala del manierismo, barocco e Ottocento al secondo piano, sulla porta, Preghiera nell'orto, e a sinistra, Padre Eterno, e ...
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CARRACCI
Donald Posner
Famiglia di artisti attiva a Bologna e a Roma tra gli ultimi decenni del sec. XVI e i primi del XVII. Il Malvasia (I, p. 457) pubblica l'albero genealogico della famiglia, di [...] "riforma" della pittura bolognese, da loro attuata tra il 1580 e il 1590. Si opposero al facile manierismo dei loro predecessori, fondato essenzialmente sulle formule comuni nell'Italia centrale, e reintrodussero uno stile naturalistico ispirato alla ...
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MAMELI, Giovanni
Maura Picciau
Poche notizie d'archivio documentano la biografia di questo argentiere attivo a Cagliari e dintorni nella seconda metà del XVI secolo: se ne ignorano infatti la paternità, [...] replicati, le anfore hanno spesso suscitato l'interesse della critica, che vi ha individuato una prima apertura al manierismo italiano, forse mediata dalla cultura del committente (Ferru). In realtà il M. - con ogni probabilità l'esecutore materiale ...
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CAPRIANI, Francesco, detto Francesco da Volterra
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Volterra nei primi decenni del secolo XVI. La sua fama è basata sulle sue opere architettoniche a [...] un gusto - specie a. S. Maria dell'Orto - del tutto surreale; inoltre in ambedue gli edifici compaiono temi minori del manierismo settentrionale (vedi la serliana che si apre al piano superiore del S. Macuto). La Gargano, al contrario, riferisce all ...
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GANDINO, Antonio
Enrico Maria Guzzo
Figlio diBernardino de Zambaitis, "cognomento Gandino" dal paese di provenienza, nel Bergamasco, nacque verso il 1560 (e non nel 1565, come solitamente riportato) [...] , a cura di M. Gregori, Milano 1986, p. 215; R. Stradiotti, ibid., p. 255; E.M. Guzzo, La pittura del tardo manierismo bresciano a Bergamo, in Brixia sacra, XXII (1987), pp. 134, 136; Id., Le effigi dei vescovi nel salone episcopale di Brescia…, in ...
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ASPETTI (Aspeti, degli Aspetti, de Aspectis, de Aspettis, de Aspetis; talora de Aspectatis o de Expectatis), Tiziano
Estella Brunetti
Nato a Padova, molto verosimilmente non dopo il 1559, in quanto [...] scadere dell'attività padovana (1595). Più elaborata eleganza, con un'apertura non solo giambolognesca, ma in genere di manierismo estremamente colto, distingue il Perseo (o Marte?) della coll. Frick di New York (già coll. Pierpont Morgan), databile ...
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NERONI, Bartolomeo
Mauro Mussolin
NERONI, Bartolomeo (detto il Riccio). – Di questo artista proveniente da una famiglia di pittori originaria di Montecchio, nel contado pisano, non si conoscono il luogo [...] di Siena in età medicea (1557-1737), a cura di M. Ascheri, Cinisello Balsamo 1996, pp. 200-283; B. Sani, I manieristi della seconda generazione, in G. Chelazzi Dini - A. Angelini - B. Sani, Pittura senese, Milano 1997, pp. 396-399; M. Pagni, Giorgio ...
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CARRACCI, Ludovico
Donald Posner
Figlio di Vincenzo, macellaio di origine cremonese, nacque a Bologna nel 1555 (fu battezzato il 21 aprile). Studiò con Prospero Fontana, e probabilmente con Camillo [...] partenza dei cugini, il C. non ebbe più rivali importanti fra i pittori della città, sicché la sua opera influì in maniera determinante sulla pittura dell'inizio del sec. XVII a Bologna e, più generalmente, in Emilia. Tuttavia, attorno al 1610 il suo ...
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DELLE COLOMBE, Michele
Roberta Roani Villani
Figlio di Raffaello, fu pittore; dall'atto di morte (Archivio di Stato di Firenze, Medici e speziali, ed. in Roani Villani, 1984, pp. 60 s.: l'atto non fa [...] indizi che si ricavano dalla lettura delle poche opere note ci fanno ritenere che essa sia avvenuta in ambito di pieno manierismo fiorentino: sono già stati rilevati i legami che uniscono il Ritratto di Pier Francesco Ricci a un altro ritratto dello ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...