AMYKOS, Pittore di
A. Stenico
Ceramografo protoitaliota. Assieme al Pittore di Pisticci, che iniziò la sua attività poco prima di lui, appartiene al gruppo A ("protolucano") delle officine italiote [...] nella stessa officina. Più tardi la produzione del Pittore di A. rivela una più netta individualità, che sviluppa un proprio manierismo e si allontana dai modelli originariamente attici.
In questa prima fase, frequenti sono i vasi con sileni e menadi ...
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CIVITALI, Vincenzo
Stella Rudolph
Figlio primogenito dello scultore ed architetto Nicolao di Matteo e di Lucina del Sinibaldi, nacque a Lucca ove fu battezzato il 17 idic. 1523. Il Trenta (1822) ci [...] S. Paolino a Lucca, il soggiorno a Roma dovette determinare in lui un aggiornamento alla corrente aulica del manierismo romano. Ne sono riflesso le più notevoli sculture finora attribuitegli: quelle del monumento del vescovo Giovanni Guidiccioni in ...
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FRANCK (Francken), Pauwels (Paolo Fiammingo)
Stefania Mason
Non si conosce l'esatta data di nascita di questo pittore originario di Anversa: probabilmente nacque negli anni Quaranta del XVI secolo. [...] , La pittura veneziana del Seicento, Milano 1981, I, pp. 60-63; Id., Per la storia del manierismo a Venezia, in Da Tiziano a El Greco. Per la storia del manierismo a Venezia 1540-1590 (catal., Venezia), Milano 1981, pp. 61-63; S. Mason Rinaldi, Paolo ...
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CORTELAZZO (Cortellazzo), Antonio
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Figlio di Pietro e di Elisabetta Tomasi, nacque a Vicenza il 18 febbr. 1820; mancano notizie precise sulla formazione di questo cesellatore che arrivò a tale perfezione [...] salvato dalla oscurità e dalla sventura", perché le sue opere erano vendute dagli antiquari come originali del Rinascimento e del Manierismo. Sempre secondo Memmo, "uno straniero salvò il C. da questa sorte": sir A. H. Layard, uno degli scopritori di ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] il D. è stato finalmente oggetto di più attenti studi che ne hanno illuminato l'importanza nell'ambito della diffusione del manierismo nel Veneto: oggi il suo ruolo appare sempre più determinante non soltanto a Verona, dove con lui e il Brusasorci si ...
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LILLI, Andrea (Lilio)
Cecilia Prete
(Lilio). Le notiziebiografiche relative al L. non permettono di ricostruire con esattezza le date di nascita e di morte di questo pittore, figlio di Vincenzo, originario [...] età giovanile; e per esser travagliato o da liti, o da altre fatiche no riteneva più in sé la sua prima buona maniera" (1642, p. 140).
Possibili difficoltà di stare al passo con i nuovi protagonisti della scena romana e probabili inquietudini del non ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] 1960, p. 24; A. Ottino Della Chiesa, S. Maurizio al Monastero Maggiore, Milano 1962, pp. 65, 77-79; G. Bora, Disegni di manieristi lombardi, Vicenza 1971, p. 57; P. Frigerio - P.G. Pisoni, Il Verbano del Morigia, Intra 1977, p. 88; G. Bora, Un ciclo ...
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Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. [...] ricordare i volumi: Scritti rinascimentali di architettura (in collab. con C. Maltese, M. Tafuri, R. Bonelli, 1978); Borromini, manierismo spaziale oltre il barocco (1978); S. Maria delle Grazie a Milano (in collab. con altri, 1983); Il Tempio della ...
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Famiglia di scultori nativi di Settignano, dei quali ricordiamo i più importanti: Battista di Domenico, detto Battista del Cavaliere (Settignano 1527/1528 - forse Pisa 1594), scolaro di Baccio Bandinelli, [...] Corte nel Camposanto di Pisa. Nell'opera di questi scultori si riflettono le forme delle personalità artistiche più notevoli del manierismo fiorentino (Baccio Bandinelli, Tribolo, Giambologna); accenti più originali degli altri ebbe Stoldo di Gino. ...
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Storica dell'arte, nata a Firenze il 2 aprile 1927. Laureatasi a Firenze nel 1949, è stata libera studiosa fino al 1958, svolgendo attività di assistente presso il Magistero di Firenze dal 1954 al 1958. [...] sua scuola (3 voll., 1962-64), Vasari pittore (1964), vanno ricordate le fondamentali edizioni Trattati d'arte del Cinquecento fra manierismo e controriforma (3 voll., 1960-62) e Scritti d'arte del Cinquecento (3 voll., 1971-77) e, inoltre, la cura ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...