CERBARA, Nicola
Silvana De Caro Balbi
Nato a Roma il 29 febbr. 1796 dall'incisore Giovanni Battista e dalla seconda moglie di costui, Barbara Cappelli, romana, fu battezzato nella chiesa di S. Maria [...] una ampia veduta della città e del porto di Gaeta.
La produzione medaglistica del C. è improntata spesso a un aulico manierismo. L'eclettismo che sta alla base della sua cultura e della sua opera lo spinse inoltre a riprodurre opere famose di autori ...
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CARLONE (Carloni), Giovanni (Giov. Andrea)
Paola Costa Calcagno
Figlio di Taddeo e Geronima Serra, nacque a Genova nel 1584. Allievo di P. Sorri, senese, durante il soggiorno di questo a Genova tra [...] e la semplificazione del racconto"; egli è ossequiente alla tradizione genovese per quanto riguarda i modi formali del tardo manierismo locale, pur risentendo di apporti culturali extragenovesi, come quelli del Paggi e del Sorri senese.
Fonti e Bibl ...
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D'ANNA, Baldassarre
Serena Romano
Nacque a Venezia intorno al 1560, da una famiglia di mercanti fiamminghi residenti in città. È citato per la prima volta nella fraglia dei pittori veneziani nel 1593.
Nonostante [...] di modi e un sempre maggior avvicinamento alle cadenze più popolari, campagnole (Pallucchini, 1981) o molto periferiche, del manierismo veneto attardato. Di consimile gusto altre due tele conservate a Bergamo, una al Museo diocesano, l'altra, un ...
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COCCHI, Pompeo
Giovanna Sapori
Figlio del pittore Piergentile, la notizia della sua nascita a Corciano (Perugia) non è basata su documenti. Il padre, nel 1523, risulta essere iscritto a Perugia nella [...] Gesù bambino, in instabile torsione, rivelano che non dovettero essergli del tutto ignote soluzioni stilistiche del primo manierismo fiorentino.
La tavola, dipinta nelle due facce, proveniente dalla Confraternita della Giustizia, è stata in seguito ...
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BERTUCCI, Giacomo, detto Iacopone da Faenza
Ennio Golfieri
Ultimo dei figli maschi di Giovan Battista il Vecchio, nacque a Faenza intorno al 1502. Fa testimonianza in patria per la prima volta nel 1527. [...] , come dice il Vasari che era in buoni rapporti col Bertucci.
Ritornato a Faenza, il B., orientato decisamente verso la maniera romana, dipinge (1552-53) la Deposizione già in S. Rocco, ora nella Pinac. comunale. Negli anni seguenti egli si occupò ...
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CALVI
Paola Costa Calcagno
Famiglia di pittori genovesi di origine lombarda. Agostino, figlio di un Marciano che si era trasferito a Genova "dentro del secolo 1400" dal luogo di Sant'Agata (Ratti), [...] , L. Cambiaso, la vita e le opere, Milano1958, p. 55 (per Pantaleone); F. Caraceni Poleggi, La committenza borghese e il manierismo a Genova, in La pittura a Genova..., Genova 1970, pp. 241 ss., fig. 183 (per Pantaleone), 305-307 (per Agostino); M ...
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CANE, Carlo
Franco R. Pesenti
Figlio di Francesco e di una Margherita, nacque a Gallarate il 15 dic. 1615 secondo la notizia del Vesme che fa anche unaaccurata distinzione (non sempre chiara nella storiografia) [...] , Milano 1968, p. 242; F. R. Pesenti, in La Certosa di Pavia, Milano 1968, pp. 104 s.; Storia di Monza e della Brianza, R. Bossaglia, L'arte dal manierismo al primo Novecento, Milano 1971, pp. 78, 145; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 497. ...
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Vedi FIRENZE dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
FIRENZE (Florentia)
G. Maetzke
G. A. Mansuelli
G. Caputo
T. Coco
Colonia romana dedotta circa la metà del I sec. a. C.: secondo le più recenti ipotesi colonia [...] artisti di grido, come Giambologna e Algardi e questi, come altri assai più modesti (Silla, Caccini), realizzavano il restauro in una maniera che a noi sembra oggi, sì, immetodica, ma che è pur sempre eloquente specchio di un'epoca e di un momento ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] facciata di una casa che era situata in piazza Piccapietra.
Nel primo periodo di attività, il C. ha già una maniera straordinariamente personale che, nella sua sfrenata esuberanza, esprime una forza creativa che non accetta limitazioni: una sorta di ...
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GANASSINI (Canassini, Fiore, Ganasini, Ganacini, Ganascini, Ganasselli, Ossini), Marzio (Marco, Mario, Martino, Marzio di Cola Antonio)
Enrico Parlato
Nacque a Roma in un periodo che può essere circoscritto [...] che ha fatto proporre a Röttgen il nome di Andrea Lilli quale riferimento per gli esordi del Ganassini. In realtà tale maniera sembra assai più eclettica e sensibile anche ad alcune trovate di Cherubino Alberti nella sala Clementina in Vaticano.
La ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...