JACOVACCI, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Giovanni e Caterina Jacovacci, nacque a Roma il 30 genn. 1838. Rimasto orfano a cinque anni (De Gubernatis), compì gli studi al Collegio Romano e, successivamente, [...] aveva registrato un progressivo impoverimento, lo J. ne rilevava la convenzionalità, la falsità del carattere e il manierismo. Secondo lui le accademie avevano avuto un ruolo negativo, in quanto "legittime eredi di quella falsa scuola esercitarono ...
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LI VOLSI, Scipione (Simone, Simeone)
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Tusa (nell'attuale provincia di Messina) da Giuseppe e Angelica Cardita, poco prima del 12 luglio 1588, giorno in cui fu battezzato. [...] . 244-246; M. Fagiolo - M.L. Madonna, Il teatro del Sole, Roma 1981, p. 71; S. La Barbera Bellia, La scultura della maniera in Sicilia, Palermo 1984, pp. 113, 135 s.; A. Anzelmo, Ciminna. Materiali di storia tra XVI e XVII sec., Palermo 1990, pp. 92 ...
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FRANCESCO da Siena
Giovanna Sarti
A eccezione della città di provenienza non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, allievo di B. Peruzzi agli inizi del Cinquecento e attivo a Roma nella [...] frequentazione delle botteghe eredi della lezione ornamentale raffaellesca alla conoscenza del repertorio di soluzioni che caratterizzavano il manierismo romano ed europeo. Nel 1540 era giunto a Roma il Primaticcio, portando con sé la testimonianza ...
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CARLONE (Carloni), Taddeo
Paola Costa Calcagno
Figlio di Giovanni, nacque a Rovio (Mendrisio) presso il lago di Lugano nel 1543, seguì il padre, scultore, e il fratello Giuseppe a Genova dopo la metà [...] senese (Soprani-Ratti, p. 457).
La sua abbondante produzione di scultore rivela una assimilazione del manierismo romano, riecheggiante motivi dei Montorsoli e in particolare di Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco, particolarmente ...
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DANTI, Girolamo
Giovanna Sapori
Figlio di Giulio e di Biancofiore degli Alberti, e fratello minore di Egnazio e Vincenzo, nacque, probabilmente a Perugia, nel 1547, come si ricava dalla iscrizione apposta [...] corrente michelangiolesca a Roma, da Daniele da Volterra a Pellegrino Tibaldi. Giudicati dall'Orsini (1784) di "maniera soverchia" e dal Bombe (1913) "ultramichelangioleschi" gli affreschi, caratterizzati da una condotta pittorica larga, da singolari ...
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BIFFI, Gianandrea, il Vecchio
Rossana Bossaglia
Da un censimento del 1610 (B. Besta) risulterebbe nato fra il 1580 e il 1581.
Queste date sono parzialmente in contrasto con le notizie degli Annali della [...] riferiscono a Gianandrea.
Artista dignitoso, ma senza genialità, il B. si muove tra i due poli di un tardo manierismo solenne, già disposto ad aprirsi in oratoria barocca, e un vagheggiamento purista che trova modo di esprimersi nei rilievi più ...
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CACCIA, Orsola Maddalena
Giovanni Romano
Figlia del pittore Guglielmo e di Laura Oliva, se ne ignora la data esatta di nascita, ma il fatto che l'atto di morte, del 26 luglio 1676, la dica ottantenne [...] ), pp. non nn.; A. Bertini, I dis. ital. della Bibl. Reale di Torino, Roma 1958, p. 40; A. Griseri, L'autunno del manierismo alla corte di Carlo Emanuele I e un arrivo caravaggesco, in Paragone, XII (1961), 141, pp. 25 s.; A. Peroni, Restauri e nuove ...
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CALVI, Lazzaro
Paola Costa Calcagno
Figlio di Agostino, nacque a Genova nel 1502 (Soprani-Ratti); dal padre fuavviato alla pittura, al fratello maggiore Pantaleone. Secondo la tradizione (Soprani, pp. [...] Strada Nuova - Una lottizzazione del Cinquecento a Genova, Genova 1968, pp. 184, 317; F. Caraceni Poleggi, La committenza borghese e il manierismo a Genova, in La pittura a Genova e in Liguria..., Genova 1970, pp. 241 ss., 305-308, ill. 196; M. Labò ...
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D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] nati o vissuti nell'antico Regno di Napoli, Napoli 1966, p, 657; C. Jannaco, Il Seicento, in Storia letteraria d'Italia, Milano 1973, p. 310; A. Quondam, La parola nel labirinto. Società e scrittura del manierismo a Napoli, Roma1975, pp. 288-292. ...
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BEZZI, Giovanni Francesco, detto Il Nosadella
Silla Zamboni
Bolognese, figlio di Bartolommeo, fu attivo tra il 1548 (Zani) e il 1571. La nascita è da porre verosimilmente all'inizio del quarto decennio [...] Cesi, in La Critica d'Arte,XX-XXII (1939), pp. 55-57; G. Briganti, Il Manierismo e P. Tibaldi,Roma 1945, pp. 82, 111; F. Bologna-R. Causa, Fontainebleau e la Maniera italiana,Firenze 1952, p. 41; F. Bologna, Inediti di P. Tibaldi,in Paragone,VII(1956 ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...