Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma, [...] nel 1550 eseguì per Giulio III un ritratto, poi collaborò alla decorazione di Villa Giulia. Recatosi per breve tempo a Fontainebleau (1560), nel 1565 fu a Firenze tra i collaboratori di G. Vasari. Tra ...
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Pittore (Parma 1544 - ivi 1574), rappresentante dell'elegante manierismo parmense, derivato dal Parmigianino (Entrata in Gerusalemme, Parma, Gall. naz. e affreschi nel Palazzo ducale di Parma e nell'oratorio [...] del Gonfalone a Roma). Fu anche incisore ...
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Scultore (n. Viggiù - m. 1619); esponente del tardo manierismo romano, di tendenza classicista, caratterizzato soprattutto dall'opera di artisti lombardi e ticinesi. Eseguì le statue di Clemente VIII e [...] di Paolo V in S. Maria Maggiore (1611) e sculture nella chiesa del Gesù e in S. Giovanni in Laterano ...
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Pittore (m. Napoli 1608). Esponente di rilievo del manierismo di marca neocorreggesca, dipinse opere segnate da straordinario naturalismo: a Napoli, Madonna tra i ss. Giacomo Maggiore e Minore (S. Caterina [...] a Formiello), Allegoria francescana (S. Lorenzo Maggiore), Annunciazione (Mus. di Capodimonte), ecc ...
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Pittore (Haarlem 1562 - ivi 1638). Rappresentante tipico del manierismo olandese di ispirazione italo-francese. Fondò verso il 1578 con K. van Mander e U. Goltzius una scuola di pittura che esercitò un [...] notevole influsso (la cosiddetta "Accademia di Haarlem") introducendo in particolare lo studio del nudo. Fra le sue opere: Strage degli Innocenti (1590) e Betsabea al bagno (1594) al Rijksmus. di Amsterdam, ...
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Pittore (Roma 1571 - ivi 1640). Esponente del tardo manierismo romano, lasciò nella decorazione della capp. della Passione della chiesa del Gesù una delle testimonianze più significative della pittura [...] della Controriforma. Eseguì anche affreschi nel pal. Mattei di Giove. Abile disegnatore, è autore di molte delle illustrazioni delle In Ezechielem explanationes di H. Prado e J. B. Villalpando (1596-1604). ...
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Pittore (Ferrara 1550 circa - ivi 1620). Si formò sul manierismo ferrarese e su Veronese, Tintoretto, I. Bassano. Importante, intorno al 1590, l'influsso dei Carracci (Scene mitologiche, Roma, galleria [...] Borghese), evidente tanto nei paesaggi animati da piccole figure, non privi di riferimenti nordici (Martirio di s. Venanzio, Houston, S. Campbell Blaffer Gallery) quanto nell'intimo tono devozionale dei ...
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Pittore (Bologna 1558 - Roma 1628); educato nell'ambiente del tardo manierismo bolognese (Calvaert, Tibaldi), eseguì affreschi decorativi a Roma (Vaticano, S. Maria Maggiore, S. Giovanni in Laterano, S. [...] Susanna, chiesa del Gesù, ecc.); a Viterbo decorò il Palazzo pubblico ...
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Poeta (Amburgo 1680 - ivi 1747). Liberatosi lentamente dagli eccessi del manierismo barocco, scrisse Irdisches Vergnügen in Gott (9 voll., 1721-48), che è la sua opera principale: una raccolta di poesie [...] in lode della natura, nella quale l'uomo riconosce e adora Dio ...
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Scultore italiano (Firenze 1846 - Siena 1924). Intese dapprima reagire al manierismo accademico (Nerone vestito da donna, 1873, che suscitò un'aspra polemica); modellò poi gruppi piuttosto sentimentali [...] e aneddotici (Sorelle di latte, Il fumo negli occhi); il suo nome è legato soprattutto al monumento a Garibaldi, sul Gianicolo, a Roma ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...