ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] 'altri mai: ma la sua stessa debolezza di carattere, l'indole affettuosamente mite e ingenua lo inducevano a un manierismo sentimentale, che era della sua natura ancor prima che della sua poesia. Questa indefinitezza sentimentale fu anche, in lui ...
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CAMPI, Giulio
Silla Zamboni
Figlio primogenito di Galeazzo e fratello di Antonio e Vincenzo (un'iscrizione già in SS. Nazaro e Gelso a Cremona, chiesa soppressa nel 1804 ove era la tomba di famiglia [...] appunto per il Bertoja e i Campi, in Annali della Scuola norm. super. di Pisa, XII (1971), pp. 419 s.; Disegni di manieristi lombardi (catalogo), a cura di G. Bora, Vicenza 1971, pp. 10 s., 28-34; B. Nicolson, The Treasures of the Foundling Hospital ...
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CLARET, Giovanni
Andreina Griseri
Di origine fiamminga, operoso come pittore in Piemonte, nel Cuneese, nacque intorno al 1599; lo si deduce dai registri della parrocchia di S. Andrea in Savigliano (Cuneo), [...] a quella della pittura di corte, dominata a Torino e nei castelli ducali di Rivoli e di Venaria dall'ultimo manierismo dei pittori lombardi richiesti per decorazioni retoriche e allegoriche. Il caravaggismo di provincia si configurava su di una linea ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] 1962): in particolare il Reclutamento degli equipaggi, ora in deposito al Museo storico navale, sembra mostrare un ricordo del manierismo del padre nel telamone che al centro separa la scena del reclutamento dalla visione della riva degli Schiavoni e ...
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CICONI, Teobaldo
Sergio Cella
Nacque a San Daniele del Friuli (Udine) il 20 dic. 1824, figlio dell'avv. Pietro e Teresa Perusini. Nel 1835-42 compì gli studi ginnasiali al collegio civico di Udine, [...] (Venezia 1853), ma le critiche - specie quella de Il Crepuscolo - gli furono sfavorevoli, rilevando vari difetti stilistici, manierismo e monotonia. Maggiore accuratezza egli conseguì ne Il ferito della Crimea (1855) e in alcune liriche per nozze ...
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GRASSIA, Francesco, detto Franco Siciliano
Alessandro Serafini
Nacque a Palermo in data imprecisata, ma quasi certamente prima del 1640 (Faldi, p. 38). L'origine palermitana è testimoniata dallo stesso [...] un'esercitazione neocinquecentesca su un motivo di Andrea Sansovino, la scultura ostenta ricordi di Domenico Gagini e del manierismo meridionale. Brani di inaspettata raffinatezza, come la bella testa della Vergine che si china per raggiungere il ...
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CERUTI, Giovanni
Luciano Patetta
Figlio di Antonio e di Maria Meglini, nacque a Valpiana, frazione di Valduggia (prov. di Vercelli), il 1ºottobre del 1842. Studiò all'università di Pavia e al politecnico [...] lavorò, per gli elementi decorativi, anche lo scultore Antonio Ceruti (Storia di Monza..., V, R.Bossaglia, L'arte dal Manierismo al primo Novecento, Milano 1971, p. 251). Nel 1883 partecipò al concorso per il monumento alle Cinque giornate di Milano ...
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CATANIO, Francesco Costanzo
Giacomo Bargellesi
Nacque a Ferrara nel 1602. La tradizione lo dice dapprima a Ferrara allievo dello Scarsellino, poi a Bologna (1625-27) alla scuola del Reni. Tuttavia in [...] però che la sua arte aveva allora perso il vigore e lo spregiudicato spirito inventivo degli anni giovanili, adagiandosi in un manierismo di mestiere. Come suo ultimo lavoro è ricordata l'Orazione nell'Orto per il coro della chiesa di S. Benedetto ...
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BORDONE (Bordon), Paris
Cecil Gould
Figlio di Giovanni, sellaio, e di una Angelica, veneziana, nacque a Treviso e fu battezzato il 5 luglio 1500. Dal 1518 risulta residente a Venezia (doc. in Bailo-Biscaro, [...] a sentire l'influsso di Giorgione, mentre sono quasi assenti nel B. gli eccessi di tecnica e schematizzazione comuni al manierismo dell'Italia centrale e presenti in certa misura anche a Venezia con il Pordenone e il Tintoretto. D'altra parte ...
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DOMENICO di Polo
Stephen Paul Fox
Nacque a Firenze nel 1480da Polo di Maestro Agnolo di Filippo, formatore di maschere con bottega sul ponte Vecchio; il nonno aveva lavorato come aiutante ad una vetrata [...] 342).
D. fece parte di quel mondo artistico che contribui al cambiamento del gusto estetico dell'età tra Rinascimento e Manierismo. Nelle sue medaglie, in particolare quelle per Cosimo, volte a costituire una "storia metallica" del governo del Ducato ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...