FIAMMERI (Fiamiero, Flamerius), Giovan Battista (Battista di Benedetto, Battista di Benedetto dell'Ammannato)
Enrico Parlato
Nacque a Firenze all'inizio del quinto decennio del sec. XVI, data che si [...] con la sua ricerca di "senso" cui Deve essere sottoposto ogni particolare dell'opera, è la versione religiosa del concettismo manierista, un elemento di continuità tra l'artista-cortigiano di Firenze e l'artista-devoto di Roma e una possibile chiave ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] sfondo architettonico richiama senza alcun dubbio edifici romani e le figure hanno per lo più il modulo allungato dei manieristi, come nella Circoncisione e nella Visitazione (una versione quasi identica della Visitazione, già in Spagna, è ora a Roma ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] e Rodope abbracciate, opera che rivela come le influenze della pittura romana su Palagi si palesino anche in un manierismo di derivazione michelangiolesca, evidente nelle anatomie e nelle posture delle figure; a ciò va aggiunto quel gusto ingresiano ...
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CARLONI (Carlone), Carlo Innocenzo
Amalia Barigozzi Brini
Figlio di Giovanni Battista e di Taddea Aglio (de Allio), nacque a Scaria (Valle d'Intelvi, prov. di Como) nel 1686. Era fratello minore di [...] di Uggiate (Como).
Dal 1738 per circa sei-sette anni lavorò nel duomo di Monza (R. Bossaglia, L'arte dal manierismo al primo Novecento, in Storia di Monza…, V, Milano 1971, ad Ind.)agli affreschi delle navate minori collaborarono i quadraturisti G ...
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PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino
Alessandro Nesi
PICCINELLI, Andrea e Raffaello, detti Andrea e Raffaello del Brescianino. – Figli del ballerino Giovanni Antonio [...] nel Battesimo delle turbe (compiuto nel marzo 1517) affrescati dal Sarto nel chiostro della Scalzo a Firenze.
Gli influssi della maniera fiorentina, estesi anche a Rosso e Pontormo, sono ben presenti in alcune tra le più riuscite opere attribuite ad ...
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CIRCIGNANI (Cincignani, Cercignani, Cirgnani), Nicolò, detto il Pomarancio
Michele Cordaro
Il soprannome gli deriva dal paese di Pomarance, vicino Volterra (Pisa), dove nacque. Incerta è la data della [...] , cui si era via via aggiunta una facile ed eclettica capacità di assimilazione delle tendenze più importanti del tardo manierismo romano, dal Muziano agli Zuccari e, sia pure limitatamente, anche al Barocci, succede la tendenza ad una più chiara ...
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LONGHI, Luca
Giordano Viroli
Nacque il 14 febbr. 1507 a Ravenna, da Francesco di Andrea e da Antonia di Vincenzo da Cunio, secondo di tre fratelli destinati tutti a divenire pittori (Bernicoli, pp. [...] civica della città).
Modello ispiratore di quest'opera - una Sacra Conversazione normalizzata entro un tracciato tutto frontale, alla maniera di F. Francia - sembra essere stato il dipinto che F. Zaganelli realizzò per la chiesa dell'ospedale di ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] collocare il soggiorno romano. Così nel momento di più intenso fermento artistico che precedette l'esplosione e la diffusione del manierismo F. ebbe l'opportunità di conoscerne i principali protagonisti e ammirare le loro opere non solo a Firenze, ma ...
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BIANCHI (Bianco), Isidoro
Rossana Bossaglia
Nacque a Campione verso la fine del sec. XVI. La data di nascita del 1602, tradizionalmente riferita, è errata, giacché il B. risulta pittore affermato nel [...] stancamente i propri modelli e non indulge a certa enfasi secentesca; nelle opere torinesi pare attenersi a un tardo manierismo di formula internazionale (Federico Zuccari), specie per la scelta delle soluzioni decorative, ma lo ravviva qua e là di ...
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CAMPI (Campo), Vincenzo (Vincenzo Antonio)
Silla Zamboni
Terzo figlio di Galeazzo, fratello di Giulio e Antonio, documentato dal 1563 al '91; l'anno di nascita si deve porre induttivamente nella prima [...] Bologna, IX (1970), pp. 31-33; A. Puerari, Il duomo di Cremona, Milano 1971, p. 176, figg. 258-61, 266-67; Disegni di manieristi lombardi (catal.), a cura di G. Bora, Vicenza 1971, pp. 32, 47; D. Posner, Annibale Carracci, London 1971, I, pp. 10-12 e ...
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manierismo
s. m. [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni artistiche (cioè le diverse maniere)...
maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno alla (o nella) stessa...